Al corteo erano presenti consiglieri
comunali del Pd, la presidente della Provincia Federica Fratoni, i consiglieri
regionali Venturi e Bini, gli onorevoli Scarpetti e Innocenti e anche i candidati
a sindaco Samuele Bertinelli e Cecilia Turco. (*)
PISTOIA. Concretezza vuole che non ci lasciamo prendere dalle situazioni
emotive.
Ogni volta che lo facciamo, ci troviamo,
nudi e indifesi, dinanzi a un caro ministro come quello che, in Parlamento,
versò una lacrimuccia, ma sùbito dopo squartò – e senza mezzi termini – la vita
previdenziale di milioni di lavoratori, tutti comunque raggiunti – anche se chi
più, chi meno – dalla mannaia del risanamento.
È dunque anacronistico e ‘favoloso’ il
credere a tutti i discorsi che, ieri, i politici hanno imbastito per la Breda,
hanno seminato per strada.
L’azienda non ha pietà.
Il governo non avrà pietà.
E tutte le lettere e tutti i discorsi
dei politici non saranno che penne strappate all’oca per fare un bel guanciale
morbido: da servizio funebre, però.
La Breda e i suoi uomini non devono
aspettarsi che solidarietà: ma vuota e senza sostanza. Fatta solo di parole.
Chi parla, in tutta questa vicenda; chi
va in corteo, chi interviene, chi strilla, hanno tutti il/un loro tornaconto.
Sindaco e Presidente della Provincia
hanno stipendi milionari in quelle vecchie lire che, forse, potremmo anche
tornare a rivedere dopo un possibile fallimento dell’€uro. Onorevoli presenti e
passati – compresi i grandi assenti – hanno raggiunto traguardi invidiabili in
forme di benessere inconcepibili per permettere loro di parlare di vera adesione
e sincero sostegno a chi resta senza lavoro e, poi, senza pane.
Aspiranti sindaci che sfilano con le
tute blu – secondo lo stereotipo giornalistico –, ammesso che non facciano già
parte di una classe privilegiata che li pone al di sopra della crisi che tocca
solo ai comuni mortali, hanno tutto e solo da guadagnare in termini legati alla
fatidica data del 29 gennaio e della scelta delle primarie Pd.
Insomma: chiedono voti e sostegno per
prendere il volante del Comune e, onestamente parlando, non sembrano poi affidabilissimi,
dato il loro immediato interesse alla ‘cosa pubblica’.
Meglio la non-presenza, a nostro
avviso: più onesta e credibile. Più chiara.
Meglio perché il tempo della fede è
finito tutto. Come diceva la canzone, Dio è morto.
Il mondo non sta cambiando. Il mondo è
già tutto cambiato.
È possibile, allora, che solo i
politici non se ne accorgano e possano definirsi in perfetta buona fede?
e.b. blogger
(*) – Da Il Tirreno/Pistoia,
24.01.2012.
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[Martedì 24 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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