PISTOIA. La pagina che vedete non porta bene alla città.Non che Il Tirreno catalizzi le
forze negative del momento. Quelle forze sono state catalizzate da anni – e si
potrebbe dire da sempre – da una direzione politica dell’azienda pilotata dal
P(artito) D(ominante) a Pistoia.
Davvero le aziende pubbliche sono state
– come il matrimonio per l’amore – la bara per la nostra economia: tutti ci
sono passati accanto, chi più chi meno; e tutti hanno allungato una mano per
toccare il cadavere. Da quando era caldo e ancora dava speranze di reviviscenza,
a oggi che ormai è freddato definitivamente.
Chi credesse che noi godiamo di questo,
è solo persona stupida e in malafede.
Come abbiamo scritto anche in altro
post, conosciamo personalmente il licenziamento e 4 anni di
disoccupazione: sì, leggete bene, disoccupazione, e senza cassa
integrazione come poteva capitare nell’industria. Dunque non possiamo
essere felici per ciò che sta per capitare ad altri lavoratori dei quali
abbiamo il massimo rispetto umano.
Del resto però non possiamo fare a meno
di ricordare a tutti i lavoratori, della Breda e dell’indotto, quanti hanno
messo le mani in pasta in tutto questo, più che pasticcio, troiaio. E
fino al punto in cui la brillante mente di Scarpetti ha rovesciato addosso a
lavoratori e sindacati (anche questo è comparso sui giornali, è documentato)
ogni colpa dell’attuale situazione.
I lavoratori della Breda dovrebbero
ripensare con la dovuta attenzione alla dinamica degli ultimi mesi, da prima dell’estate
passata e fino a questi ultimi giorni.
E dovrebbero ricordare, oltre a tutto
questo, i politici (Berti e Fratoni) al cancello; la presenza di Enrico Rossi
al cancello; le chiacchiere dei politici pistoiesi e la loro assoluta
inefficienza e incapacità di poter fare qualcosa di sodo e concreto.
Al cancello c’è stato anche Samuele
Bertinelli che – se non ha potuto fare niente il potentissimo Vannino –
figuriamoci cosa potrà fare lui, pur se affiancato e sostenuto da un Rossi che,
di recente, ha detto che lui non crede che la Breda sarà venduta…
I politici sono meravigliosi. Farfalle
evanescenti.
Quelli di sinistra ancor più quando credono,
pensano e stimano – cioè quando non hanno niente in mano e non
sanno che altro fare che parlare a vuoto, come un disco rotto.
Cerchiamo, allora, di tenere i piedi
per terra, per favore: e di affrontare il toro per quello che è e non per
quello che vorremmo che fosse.
Finito il tempo delle vacche grasse,
quando tutti i ‘partiti dominanti’ sfilavano intorno alla bara delle aziende
pubbliche, sono iniziati i giorni della cinghia tirata.
Il Governo non farà nulla, anche se i
sindacati strombazzano la solita solfa.
Anzi no. Il Governo farà solo l’atto di
chiudere il coperchio della bara: tanto i politici, di Roma e di qui, non hanno
problemi né di ristrettezze economiche né di disoccupazione – né per sé né per
i figli.
e.b. blogger
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[Sabato 21 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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