di Roberto Bartoli (*)
C’è modo e modo di essere, c’è modo e
modo di rappresentare le proprie opinioni, c’è modo e modo di difendere i
propri interessi. Non siamo tutti uguali. In questo confronto che sottopone
agli elettori, delle ormai prossime Primarie per la scelta del candidato a
Sindaco per la coalizione di Centro Sinistra qui a Pistoia, quattro degne
persone, io sono il Figlio nascosto del Partito Maggiore: lasciatemi scherzare
“Cenerentolo”.
Non si accorge di me il Presidente
della Regione Enrico Rossi che dopo aver ammesso di aver sostenuto Bertinelli “a
sua insaputa” si dispone ora a soccorrere la Turco perché in cuor suo il
Partito con la P maiuscola è quello della foto di Vasto.
Esce oggi Agostino Fragai che non
ricordando di essere, tra l’altro, il padre della legge elettorale ispiratrice
del Porcellum fa un inutile discorso sul voto utile riferendo di sondaggi. Che
sondaggi? Gente che di Politica se ne intende.
Noi invece facciamo politica e
insistiamo e continuiamo ad incontrare centinaia di persone che porteranno nell’urna
il voto per le cose che diciamo di voler fare, ora, a Pistoia, per Pistoia. Per
darle un futuro. Noi ci aspettiamo un mare – sia a Reggello come a Rignano si è
registrata una partecipazione straordinaria – che
spazzi il bicchiere della rendita di posizione, dell’arguzia interessata, della
supponenza.
Siamo per i giovani, se non dispiace,
perché siamo giovani con figli allegri e giocosi che vogliamo difendere. Siamo
per il verde, per la tutela dell’ambiente, perché vogliamo la qualità delle
cose. Siamo per il lavoro come espressione dell’ingegno e delle capacità umane,
come risultato di una competizione virtuosa. Siamo per la difesa dei deboli
cercando di conciliare il soccorso con il rimedio.
Quindi, scusate, ma il voto può davvero
essere utile e lo sarà. Il voto che chiedo è la chiave di una porta che è ora
di aprire. Di spalancare.
Accogliamo pienamente questo intervento
di Roberto Bartoli, ripreso – tanto lui non se la prenderà – di sana pianta dal
suo blog: uno strumento, che il buon Cenerentolo ha fatto frullare come
una trottola, e che ha messo in seria difficoltà la nomenklatura del Pd
locale, che si voglia dire oppure no.
Lo copiamo, questo intervento, perché
anche noi siamo sempre stati dell’idea che non siamo tutti uguali e che
l’essere diversi fa anche bene, nonostante l’uguaglianza forzata di Rossi e
Fragai, del Pd tradizionalista anche pistoiese, di quello che sorregge e spinge
Bertinelli e la Turco: insomma quel Pd che non vuole nessun cambiamento in
nessuna direzione perché rimanere fermi e immobili fa meglio che impegnarsi in
qualcosa di faticoso nel tentativo di mandare a casa chi, alla città, ha fatto
fin troppo male non avendo fatto assolutamente nulla.
Lo copiamo, questo intervento, e lo
sottoscriviamo, come cittadini semplici e come giornalisti – pur se qualcuno,
che ignora il valore del termine libertà costituzionale e interesse
costituzionalmente protetto ex art. 21, vorrebbe volentieri imbavagliarci
–, perché davvero il voto di cui parla Bartoli «è la chiave di una porta che è ora
di aprire. Di spalancare» affinché «il bicchiere della rendita di posizione,
dell’arguzia interessata, della supponenza» venga tolto di mezzo e gli
affaristi della politica faccendiera dell’ancien régime lascino
un futuro a chi ne ha diritto e a chi lo reclama senza dover essere costretto a
pagare stipendi, emolumenti e umilianti genuflessioni a quanti, finora, hanno
fatto più danni della grandine.
e.b. blogger
P.S. – Bella botta ben assestata sul Porcellum, professore!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 25 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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