mercoledì 25 gennaio 2012

PRIMARIE PD. NON SIAMO TUTTI UGUALI


di Roberto Bartoli (*)

C’è modo e modo di essere, c’è modo e modo di rappresentare le proprie opinioni, c’è modo e modo di difendere i propri interessi. Non siamo tutti uguali. In questo confronto che sottopone agli elettori, delle ormai prossime Primarie per la scelta del candidato a Sindaco per la coalizione di Centro Sinistra qui a Pistoia, quattro degne persone, io sono il Figlio nascosto del Partito Maggiore: lasciatemi scherzare “Cenerentolo”.

Non si accorge di me il Presidente della Regione Enrico Rossi che dopo aver ammesso di aver sostenuto Bertinelli “a sua insaputa” si dispone ora a soccorrere la Turco perché in cuor suo il Partito con la P maiuscola è quello della foto di Vasto.
Esce oggi Agostino Fragai che non ricordando di essere, tra l’altro, il padre della legge elettorale ispiratrice del Porcellum fa un inutile discorso sul voto utile riferendo di sondaggi. Che sondaggi? Gente che di Politica se ne intende.
Noi invece facciamo politica e insistiamo e continuiamo ad incontrare centinaia di persone che porteranno nell’urna il voto per le cose che diciamo di voler fare, ora, a Pistoia, per Pistoia. Per darle un futuro. Noi ci aspettiamo un mare – sia a Reggello come a Rignano si è registrata una partecipazione straordinaria – che spazzi il bicchiere della rendita di posizione, dell’arguzia interessata, della supponenza.
Siamo per i giovani, se non dispiace, perché siamo giovani con figli allegri e giocosi che vogliamo difendere. Siamo per il verde, per la tutela dell’ambiente, perché vogliamo la qualità delle cose. Siamo per il lavoro come espressione dell’ingegno e delle capacità umane, come risultato di una competizione virtuosa. Siamo per la difesa dei deboli cercando di conciliare il soccorso con il rimedio.
Quindi, scusate, ma il voto può davvero essere utile e lo sarà. Il voto che chiedo è la chiave di una porta che è ora di aprire. Di spalancare.

Accogliamo pienamente questo intervento di Roberto Bartoli, ripreso – tanto lui non se la prenderà – di sana pianta dal suo blog: uno strumento, che il buon Cenerentolo ha fatto frullare come una trottola, e che ha messo in seria difficoltà la nomenklatura del Pd locale, che si voglia dire oppure no.
Lo copiamo, questo intervento, perché anche noi siamo sempre stati dell’idea che non siamo tutti uguali e che l’essere diversi fa anche bene, nonostante l’uguaglianza forzata di Rossi e Fragai, del Pd tradizionalista anche pistoiese, di quello che sorregge e spinge Bertinelli e la Turco: insomma quel Pd che non vuole nessun cambiamento in nessuna direzione perché rimanere fermi e immobili fa meglio che impegnarsi in qualcosa di faticoso nel tentativo di mandare a casa chi, alla città, ha fatto fin troppo male non avendo fatto assolutamente nulla.
Lo copiamo, questo intervento, e lo sottoscriviamo, come cittadini semplici e come giornalisti – pur se qualcuno, che ignora il valore del termine libertà costituzionale e interesse costituzionalmente protetto ex art. 21, vorrebbe volentieri imbavagliarci –, perché davvero il voto di cui parla Bartoli «è la chiave di una porta che è ora di aprire. Di spalancare» affinché «il bicchiere della rendita di posizione, dell’arguzia interessata, della supponenza» venga tolto di mezzo e gli affaristi della politica faccendiera dell’ancien régime lascino un futuro a chi ne ha diritto e a chi lo reclama senza dover essere costretto a pagare stipendi, emolumenti e umilianti genuflessioni a quanti, finora, hanno fatto più danni della grandine.
e.b. blogger
P.S. – Bella botta ben assestata sul Porcellum, professore!

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[Mercoledì 25 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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