A “Il Tirreno”
A “La Nazione”
A “Quarrata/news”
Leggo sulla stampa locale le dichiarazioni del Capogruppo del PD; devo
ammettere che ha ragione la città “rischia” grosso che il regolamento
urbanistico venga approvato così come risulta dopo l’adozione, dopo l’esame
delle oltre mille osservazioni e delle relative controdeduzioni dell’Ufficio.
Se entro l’aprile 2013 questo strumento non venisse approvato non cadrà
il mondo, ma la materia inerente all’Urbanistica nel nostro Comune sarà
regolata dal vecchio Piano Regolatore che, per lo meno, è uno strumento
leggibile ed applicabile.
Il Capogruppo del PD chiede dove era il Consigliere Pagliai dall’aprile
al dicembre 2011, mentre si svolgevano le 49 riunioni della Commissione
Consiliare preposta; ero quasi sempre a Pistoia e per 21 pomeriggi ho assistito
sgomento alle riunioni della Commissione 2.
Mai in quelle riunioni c’è stata un’espressione di voto, trattandosi si
riunioni preparatorie per l’unico organo istituzionale che deve decidere e
votare, cioè il Consiglio Comunale. Ma, dopo aver dato conto delle mie
responsabilità, chiedo ora, io, dove il Capogruppo del PD è stato dall’aprile
2004, quando fu approvato il Piano Strutturale, all’aprile 2011 quando si è
cominciato ad esaminare le osservazioni formulate dai cittadini alla proposta
di R.U.
Sette anni sono lunghi da passare, tutti i Consiglieri di maggioranza in
carica dal 2004 al 2011, sono responsabili di “un ostruzionismo” contro gli
interessi di tutti i cittadini, evidentemente loro non erano a Pistoia ma erano
su Marte, oppure impegnati a permettere la cementificazione di Pistoia
dovunque, ma specialmente lungo il Viale Adua, il Campo di Volo, via Don Bosco,
ecc. ecc… ma soprattutto nella vergognosa “urbanizzazione” dell’area ex
Pallavicini, dove si continua a scempiare sversando una continua colata di
cemento.
Lì sarebbe stato molto meglio realizzare il nuovo ospedale, ma ora
vadano il Capogruppo del PD, insieme al Sindaco e all’Assessore competente a
vedere il risultato, poi ne parleremo volentieri, non solo con i tecnici e i
rappresentanti degli ordini professionali, insieme ai consulenti del Comune, ma
soprattutto con tutti i cittadini ed in particolare coloro che hanno presentato
osservazioni e si sono visti rispondere picche non con la chiarezza loro dovuta,
ma con ripetuti balbettii spesso illeggibili e contraddittori, fatti di: “le
ragioni di fondo del regolamento urbanistico”, “tuttavia”, “si dovrà”, “si
farà”, e fumosità del genere, che non sono risposte serie da dare ai giusti
diritti dei cittadini.
Intanto chiederò al Sig. Sindaco di invitare i cittadini che hanno
inviato osservazioni a presenziare alle riunioni del Consiglio dove si discute
dei loro interessi. Così tutti capiranno che questo roboante regolamento
urbanistico è una “Robin Tax” (e non “Tobin”) alla rovescia: volete togliere a
tutti i piccoli proprietari di modesti immobili di periferia ogni possibilità
di ampliamento e di ristrutturazione di tutti gli edifici costruiti prima del
1953, al solo fine di permettere la costruzione di 200 appartamenti di valore
medio-alto nelle residuali aree rimaste vergini.
Stia tranquillo il Capogruppo del PD, come non ho fatto “costruzionismo
sfrenato” così non farò ostruzionismo, ma difenderò puntualmente gli interessi
di tutti i cittadini.
Giampaolo
Pagliai
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 15 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.