venerdì 20 gennaio 2012

REGOLAMENTO URBANISTICO. LACRIME E STRAPPI DI CAPELLI


PISTOIA. Evidentemente il Regolamento Urbanistico è un dente che duole sotto la lingua del Pd, che finisce per battere sempre sullo stesso punto.
Ma questo proverbio, che è molto noto e che, come tutti i proverbi è – a detta di Manzoni – un pizzico di saggezza dei popoli, nasconde anche altre verità.
Perché un dente duole? Perché è cariato? Perché fa tanto male?
Sì: può sempre succedere che la malattia venga da sé per debolezze organiche indipendenti da volontà dell’individuo, ma spesso… Spesso, ci insegnano i medici, i professori, i cattolici
(ma anche i moralisti del Pd), il male deriva da una colpa e con essa è connesso: nel caso del dente, come dicono i ‘carissimi’ dentisti, per lo più dipende da una cattiva regola igienico-alimentare; da troppi zuccheri e poca igiene in bocca.
E perché non potrebbe essere così anche per il tremendissimo R.U. che sta togliendo i sonni a Berti e ai suoi fino al punto di far piangere – come abbiamo scritto qualche giorno fa – Mazzieri, il capogruppo, la Giampaoli, vicecapogruppo, e tutti quei che li seguono sulla via delle tappe forzate dell’approvazione?
Prima che si vada a consiglio comunale, è forse bene che i consiglieri di Pistoia prendano atto di una  verità – fra le tante – che qui si suggerisce loro e che, molto probabilmente, li renderà più nervosi del solito nell’affrontare la maratona delle osservazioni, anche dopo quanto hanno riferito in commissione i rappresentanti ufficiali dei professionisti delle costruzioni a Pistoia.
Non vogliamo scavare troppo, non vogliamo aprire troppi armadi – col rischio di trovare, come si dice, scheletri da tutte le parti –; ma proponiamo a Berti, alla Giunta, a Mazzieri e Giampaoli e quant’altri, l’interessante lettura (rigorosamente parziale: perché più bella e apre la via a una, come dire?, caccia al tesoro…) di alcuni documenti risalenti al trascorso anno 2010 e indirizzati alla direzione politica del Comune di Pistoia, Sindaco & C..
Signori della corte e signori giurati, direbbe Perry Mason: siamo dinanzi a osservazioni di funzionari (1) e dirigenti stessi (2) del Comune di Pistoia; dipendenti dei vari settori specifici che avanzano “serie molto serie di serie osservazioni” al R.U.; osservazioni e riserve che, in alcuni casi, vengono esplicitamente definite illegittimità palesi ed evidenti da correggere sùbito per il bene di tutta la città e di tutti i cittadini.
Sono documenti che risalgono al periodo giugno-luglio 2010: per cui, se si fosse voluto, da quel tempo ad oggi sai quante cose si sarebbero potute fare e quanti chiodi storti raddrizzare? E perché non si è fatto, allora?
Per ora le note dolenti ve le facciamo vedere, per così dire, in assaggio. Poi magari ci torneremo sopra.
Ora chi vuole il R.U. assolutamente votato sùbito e senza rinvii, ci dovrebbe spiegare perché l’amministrazione Berti non è stata a sentire chi, più di un anno fa, chiedeva motivati interventi di modifica e rettifica del Regolamento Urbanistico.

Poi, magari Mazzieri e Giampaoli possono anche continuare a piangere insieme a Simone Ferretti su facebook.
e.b. blogger
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[Venerdì 20 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011] 

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