PISTOIA. Che la Breda non dipenda più dal Pd e che, ormai (e
finalmente, direbbe anche l’ex Renzo Bardelli) il Pd e la Cgil non abbiano più
il monopolio della e sulla Breda, dovrebbe essere un fatto
acclarato e risaputo.
Il Pd ne sta solo parlando per prendere
l’ultimo treno (tanto per restare sulla metafora Breda) in vista delle elezioni
amministrative del prossimo anno.
Sarebbe bene che i lavoratori della
Breda non cadessero dinanzi a questi specchietti delle allodole come degli
sprovveduti in un fin troppo evidente trabocchetto.
Bertinelli parla – e stavolta parla anche troppo. Cade nell’eccesso opposto di
quello che normalmente fa: perché perlopiù è taciturno. Ma ora, noblesse
– o elezioni? – oblige.
È finita l’èra Chiti-Scarpetti. Sicché,
passato il vento delle elezioni, passato tutto. Se mai, se si potesse tirare
fino al prossimo anno questa agonia, sarebbe un successo: poi di cosa nascerà
cosa.
Un fatto è certo: che Bersani e il Pd
hanno da pensare ad altro che alla Breda di Pistoia.
E che Manfellotto e la General Electric
hanno altre idee per questa azienda: un mero puntino come quello di una «i» sopra un foglio di carta grande quanto piazza del Duomo.
Non lasciamoci ingannare.
e.b. blogger
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[Sabato 14 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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