PISTOIA. Un lettore scrive:
Salve.
Ieri sera al Tg niente tele-prediche
del messia (con “m” minuscola), ma solo repliche affidate ai comunicati dei
fidi scudieri Cecilia Turco e Renzo Bardelli.
La prima (che sul blog di Quarrata/news
si è premurata di farci sapere che non è più da mesi legale di Bardelli Luigi)
si comporta invece da suo portavoce legale, «osservando che fino a questo
momento nessun tribunale si è pronunciato sulla legittimità del commissariamento
dell’Aias».
Il secondo intervento invece, quello
dell’ex-sindaco di Pistoia, molto più interessante, ci fa forse comprendere a
chi fossero concretamente rivolti gli strali di Luigi Egidio nel Tg di ieri (12
gennaio – n.d.r.) sera: la persona non degna di ripresentarsi in pubblico
probabilmente è l’attuale sindaco Renzo Berti, reo di avere esternato una «sconcertante
dichiarazione».
Secondo Renzo Bardelli, Berti avrebbe
affermato che il Comune «non ha un ruolo attivo in questa vicenda».
Ora, mi pare che né sui quotidiani, né
su Tvl e in sostanza su nessun mezzo di informazione di qualsiasi tipo, sia
uscita fuori questa dichiarazione del Sindaco, improntata ad una sorprendente
quanto tardiva prudenza.
È quindi probabile che tale presa di
posizione sia stata fatta direttamente a Luigi Bardelli, in risposta ad una sua
richiesta di aiuto.
Si spiegherebbe quindi il motivo per
cui il direttore di Tvl è andato su tutte le furie, lanciandosi in imbarazzanti
attacchi verso chi non lo avrebbe soccorso per l’ennesima volta.
Un’ultima, forse superflua,
annotazione.
La cricca Bardelli & C. ancora una
volta vuol far passare il teorema secondo il quale, se vincesse la vecchia Aias,
i posti di lavoro sarebbero in pericolo e gli assistiti non godrebbero più di
alcun servizio, quando invece a rischio è soltanto la sua poltrona (del patron
generale – n.d.r.).
Cordiali saluti.
Lettore Attento
Caro Lettore Attento,
la signora Turco ha perfettamente
ragione: ancora nessun tribunale ha detto se il commissariamento fu o non fu legittimo.
Ma come avvocata di fama e di successo,
che non perde mai una delle sue cause (ma che, guarda caso, in questa vicenda
dell’Aias ha, come ha dichiarato a questo blog, rinunciato al mandato: e
quando un avvocato rinuncia al mandato, una ragione ci deve pur essere…), in
veste di brillante e preparata patrona, deve pur sapere che un’ordinanza di
sospensione indica una sola cosa: che tutto l’ambaradan si deve immediatamente
fermare, anche perché – e lei stessa può insegnarcelo, data la sua specializzazione
in penale – la disobbedienza alle disposizioni di un tribunale porta
direttamente alla commissione di un reato; cosa non punto bella e simpatica.
Lei, caro Lettore, si preoccupa troppo
però.
I due fidi scudieri di Luigi
Egidio, il messia – come lei scrive – con la “m” minuscola, gli sono
legati forse per altri motivi.
La signora Turco presumibilmente perché,
in quanto candidata – come si sente dire – “per volontà dell’intera società
civile pistoiese”, nessun interesse avrebbe ed ha a non sostenere politicamente
(e si sa bene cosa voglia dire questo termine in politichese) l’impresa
Bardelli. Oltretutto il non esternare a favore del pantocrator (con la
“p” minuscola: il termine significa pelipotenziario e si riferisce, di
solito, a Gesù bizantino, ma allora si scrive maiuscolo) corrisponderebbe –
come sembra sia già successo ad altri in passato – ad una cancellazione della “persona
insensibile al bene bardelliano” dagli schermi celesti del paradiso di quella
liberissima (di fare come vuole) Tvl-feudo egidiano.
Il grande e caro Renzo, ex sindaco di
Pistoia (che però non si ricordava di me a Villa Cappugi: la memoria gli gioca
brutti tiri ormai…), con cui io ho dibattuto vari aspetti della vita
amministrativa in rapporto al personale del suo Comune quando ero Segretario
Uil per gli Enti Locali, è naturalmente portato a difendere la sua razza, dato
il legame di sangue (è biscugino di Luigi Egidio): anche se la memoria gli fa clamorosamente
dimenticare che, proprio lui, sul Tirreno, lo scorso anno sosteneva che
il messia (con la “m” minuscola) andava mandato a casa e qualcuno avrebbe
dovuto dirgli: «Bravo! Ma ora ritìrati e riposati, che hai già fatto fin troppo
per Pistoia!».
Cosa vuole farci, mio buon Lettore?
Renzo è fatto così. Parte a testa bassa, poi si dimentica per strada… È buono.
E forse anche lui perderebbe qualsiasi altra possibilità di dire due parole in
Tv, se non sostenesse il “divinamente collerico” biscugino Luigi Egidio.
Sulla questione Berti, infine, è presto
detto.
Siamo convinti che sia il sindaco
bello (come viene comunemente chiamato Berti) che la Regione Toscana e
Scarafuggi e l’Agenzia delle Entrate, abbiano, finora, fatto anche troppo per
Bardelli. L’Agenzia delle Entrate, se se lo fosse dimenticato, attribuì un
codice fiscale all’Apr appiccicandolo direttamente su altro contribuente – e
anche questo sarebbe un aspetto tutto da chiarire. Se non ricordiamo male (ma
noi siamo mortali e fallibili e non come il messia) su di esso dovrebbe
esserci un esposto o in procura o da qualche altra parte…
Ora siamo proprio curiosi di vedere
come, nella condizione sospensiva delle delibere congelate, il pubblico
denaro (quello che nelle tasche di Luigi diventa immediatamente denaro privato
e suo, per sua esplicita ammissione) possa venire elargito e trasferito a chi,
in buona sostanza, non esiste: e tutto questo solo in virtù dell’assioma
Bardelli-Turco secondo cui la politica deve intervenire nello stoppare e negare
uno dei tre poteri costituzionali autonomi dello Stato, quello giudiziario. Perché
se così fosse, staremmo proprio freschi ad avere un Sindaco Turco che la pensa in questo
modo.
Sul fatto che, finita l’Apr, i
dipendenti andranno a ramengo e moriranno di fame, mi faccia scoppiare in una
solenne e sonora risata, mio caro Lettore.
Il Bardelli, perdinci, ha le stesse
manie di Berlusconi: si crede eterno e in grado di risorgere ogni volta che
morirà (e toccherà, prima o poi, anche a lui come a tutti noi) solo per
garantire la continuità del lavoro ai suoi 120 uomini e 40 consulenti? È
semplicemente ridicolo.
Piuttosto… Perché Bardelli non ci dice
chi è il supergiornalista, migliore di tutti i giornalistucoli
della sua Tv e delle redazioni locali, migliore dei vescovi – ma i vescovi sono
esseri trascendenti? –, migliore di lui stesso (bestemmia!)?
Forse questo innominato genius loci
potrebbe dirci come stanno veramente le cose, chiarendoci le idee e
demistificando tutte quelle che fossero – come sembrano essere queste,
turcobardelliane – davvero mistificate fino all’osso.
Grazie per l’attenzione che ci dedica.
E ridiamoci sopra.
Davvero.
Edoardo Bianchini
Link utile: http://youtu.be/KtT64hWouKA
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14
gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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