sabato 14 gennaio 2012

APR/AIAS. ANATEMI, mESSIA E FEDELTÀ ISRAELITICA


PISTOIA. Un lettore scrive:

Salve.
Ieri sera al Tg niente tele-prediche del messia (con “m” minuscola), ma solo repliche affidate ai comunicati dei fidi scudieri Cecilia Turco e Renzo Bardelli.
La prima (che sul blog di Quarrata/news si è premurata di farci sapere che non è più da mesi legale di Bardelli Luigi) si comporta invece da suo portavoce legale, «osservando che fino a questo momento nessun tribunale si è pronunciato sulla legittimità del commissariamento dell’Aias».

Il secondo intervento invece, quello dell’ex-sindaco di Pistoia, molto più interessante, ci fa forse comprendere a chi fossero concretamente rivolti gli strali di Luigi Egidio nel Tg di ieri (12 gennaio – n.d.r.) sera: la persona non degna di ripresentarsi in pubblico probabilmente è l’attuale sindaco Renzo Berti, reo di avere esternato una «sconcertante dichiarazione».
Secondo Renzo Bardelli, Berti avrebbe affermato che il Comune «non ha un ruolo attivo in questa vicenda».
Ora, mi pare che né sui quotidiani, né su Tvl e in sostanza su nessun mezzo di informazione di qualsiasi tipo, sia uscita fuori questa dichiarazione del Sindaco, improntata ad una sorprendente quanto tardiva prudenza.
È quindi probabile che tale presa di posizione sia stata fatta direttamente a Luigi Bardelli, in risposta ad una sua richiesta di aiuto.
Si spiegherebbe quindi il motivo per cui il direttore di Tvl è andato su tutte le furie, lanciandosi in imbarazzanti attacchi verso chi non lo avrebbe soccorso per l’ennesima volta.
Un’ultima, forse superflua, annotazione.
La cricca Bardelli & C. ancora una volta vuol far passare il teorema secondo il quale, se vincesse la vecchia Aias, i posti di lavoro sarebbero in pericolo e gli assistiti non godrebbero più di alcun servizio, quando invece a rischio è soltanto la sua poltrona (del patron generale – n.d.r.).
Cordiali saluti.
Lettore Attento
Caro Lettore Attento,
la signora Turco ha perfettamente ragione: ancora nessun tribunale ha detto se il commissariamento fu o non fu legittimo.
Ma come avvocata di fama e di successo, che non perde mai una delle sue cause (ma che, guarda caso, in questa vicenda dell’Aias ha, come ha dichiarato a questo blog, rinunciato al mandato: e quando un avvocato rinuncia al mandato, una ragione ci deve pur essere…), in veste di brillante e preparata patrona, deve pur sapere che un’ordinanza di sospensione indica una sola cosa: che tutto l’ambaradan si deve immediatamente fermare, anche perché – e lei stessa può insegnarcelo, data la sua specializzazione in penale – la disobbedienza alle disposizioni di un tribunale porta direttamente alla commissione di un reato; cosa non punto bella e simpatica.
Lei, caro Lettore, si preoccupa troppo però.
I due fidi scudieri di Luigi Egidio, il messia – come lei scrive – con la “m” minuscola, gli sono legati forse per altri motivi.
La signora Turco presumibilmente perché, in quanto candidata – come si sente dire – “per volontà dell’intera società civile pistoiese”, nessun interesse avrebbe ed ha a non sostenere politicamente (e si sa bene cosa voglia dire questo termine in politichese) l’impresa Bardelli. Oltretutto il non esternare a favore del pantocrator (con la “p” minuscola: il termine significa pelipotenziario e si riferisce, di solito, a Gesù bizantino, ma allora si scrive maiuscolo) corrisponderebbe – come sembra sia già successo ad altri in passato – ad una cancellazione della “persona insensibile al bene bardelliano” dagli schermi celesti del paradiso di quella liberissima (di fare come vuole) Tvl-feudo egidiano.
Il grande e caro Renzo, ex sindaco di Pistoia (che però non si ricordava di me a Villa Cappugi: la memoria gli gioca brutti tiri ormai…), con cui io ho dibattuto vari aspetti della vita amministrativa in rapporto al personale del suo Comune quando ero Segretario Uil per gli Enti Locali, è naturalmente portato a difendere la sua razza, dato il legame di sangue (è biscugino di Luigi Egidio): anche se la memoria gli fa clamorosamente dimenticare che, proprio lui, sul Tirreno, lo scorso anno sosteneva che il messia (con la “m” minuscola) andava mandato a casa e qualcuno avrebbe dovuto dirgli: «Bravo! Ma ora ritìrati e riposati, che hai già fatto fin troppo per Pistoia!».
Cosa vuole farci, mio buon Lettore? Renzo è fatto così. Parte a testa bassa, poi si dimentica per strada… È buono. E forse anche lui perderebbe qualsiasi altra possibilità di dire due parole in Tv, se non sostenesse il “divinamente collerico” biscugino Luigi Egidio.
Sulla questione Berti, infine, è presto detto.
Siamo convinti che sia il sindaco bello (come viene comunemente chiamato Berti) che la Regione Toscana e Scarafuggi e l’Agenzia delle Entrate, abbiano, finora, fatto anche troppo per Bardelli. L’Agenzia delle Entrate, se se lo fosse dimenticato, attribuì un codice fiscale all’Apr appiccicandolo direttamente su altro contribuente – e anche questo sarebbe un aspetto tutto da chiarire. Se non ricordiamo male (ma noi siamo mortali e fallibili e non come il messia) su di esso dovrebbe esserci un esposto o in procura o da qualche altra parte…
Ora siamo proprio curiosi di vedere come, nella condizione sospensiva delle delibere congelate, il pubblico denaro (quello che nelle tasche di Luigi diventa immediatamente denaro privato e suo, per sua esplicita ammissione) possa venire elargito e trasferito a chi, in buona sostanza, non esiste: e tutto questo solo in virtù dell’assioma Bardelli-Turco secondo cui la politica deve intervenire nello stoppare e negare uno dei tre poteri costituzionali autonomi dello Stato, quello giudiziario. Perché se così fosse, staremmo proprio freschi ad avere un Sindaco Turco che la pensa in questo modo.
Sul fatto che, finita l’Apr, i dipendenti andranno a ramengo e moriranno di fame, mi faccia scoppiare in una solenne e sonora risata, mio caro Lettore.
Il Bardelli, perdinci, ha le stesse manie di Berlusconi: si crede eterno e in grado di risorgere ogni volta che morirà (e toccherà, prima o poi, anche a lui come a tutti noi) solo per garantire la continuità del lavoro ai suoi 120 uomini e 40 consulenti? È semplicemente ridicolo.
Piuttosto… Perché Bardelli non ci dice chi è il supergiornalista, migliore di tutti i giornalistucoli della sua Tv e delle redazioni locali, migliore dei vescovi – ma i vescovi sono esseri trascendenti? –, migliore di lui stesso (bestemmia!)?
Forse questo innominato genius loci potrebbe dirci come stanno veramente le cose, chiarendoci le idee e demistificando tutte quelle che fossero – come sembrano essere queste, turcobardelliane – davvero mistificate fino all’osso.
Grazie per l’attenzione che ci dedica. E ridiamoci sopra.
Davvero.
Edoardo Bianchini


Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.