Presa
di posizione di Bartolomei (Fli)
contro Berti e i
candidati
alle primarie Pd
Il prossimo
19 Febbraio porterò in Consiglio comunale una torta con 10 candeline per
festeggiare l’adozione del Piano Strutturale del Comune di Pistoia, avvenuta
appunto il 19 febbraio 2002.
La legge
urbanistica della Toscana detta, da quella data, tempi contingentati in 3 anni
per adottare il Regolamento Urbanistico che, del Piano Strutturale, è mero strumento
esecutivo.
Il
Sindaco, in questi giorni, ha lanciato un appello pubblico chiedendo
responsabilità alle forze politiche di minoranza per far approvare celermente
il R.U. volendo far intendere che il ritardo ingiustificabile con il quale il
R.U. arriva alla discussione consiliare fosse colpa dei gruppi consiliari di
minoranza, anziché dell’incapacità sua e della sua maggioranza grazie alla
quale sono passati invano 10 anni, durante i quali è stato compiuto, fra l’altro
il più grande scempio urbanistico della storia di Pistoia: la collocazione del
nuovo ospedale nell’area del campo di volo.
Al netto
del fatto che questo R.U. nasce già vecchio, perché figlio di un Piano Strutturale
concepito oltre un decennio fa, quando le condizioni e le esigenze della città
erano ben altre, la questione che più ci rende perplessi è legata ai continui
attacchi dei candidati alle primarie contro la cementificazione della città.
Ricordo
che alcuni di loro hanno votato convintamente tutte quelle “cementificazioni”
contro le quali adesso si scagliano, ma ancor più singolare è il loro
atteggiamento sull’attuale R.U. in discussione, rispetto al quale vanno dicendo
in giro che è uno strumento inadeguato da modificare subito.
Capiamo,
allora forse meglio, che in realtà l’appello alla responsabilità del Sindaco
non è tanto rivolto alla minoranza, ma ai candidati del centrosinistra alle
primarie, i quali ogni giorno non perdono occasione per demolire tutta la
politica urbanistica fatta (anche con il loro determinante contributo, però...)
negli ultimi anni.
Da parte
nostra daremo il via libera al nuovo R.U. solo quando ci saremo persuasi del
fatto che con questo strumento rimetteremo in moto la città e non la
condanneremo, invece, ad un immobilismo che sommato alla devastante crisi
economica attuale, la condannerebbe ad un arretramento immeritato.
Fin
quando, invece, la sensazione sarà quella di uno strumento non accettato dalla
città, estraneo alle sue esigenze attuali, ideologico e politicizzato, ci pare
che l’unico motivo per approvarlo sarebbe quello di non far fare una brutta
figura al PD che lo ha stolidamente portato avanti contro tutto e tutti e,
sinceramente, di evitare figuracce al PD a noi non interessa per nulla.
Alessio Bartolomei
[comunicato]
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[Mercoledì
18 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
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