COMUNICATO STAMPA
Con preghiera di pubblicazione integrale
L’APR
Onlus continua con serenità la propria attività in quanto il provvedimento del
Tribunale di Roma è improduttivo di effetti nei confronti dell’Associazione
Pistoiese per la Riabilitazione Onlus. E’ questo il messaggio che si desidera dare
agli assistiti dell’APR, alle loro famiglie, ai dipendenti ed ai volontari a
seguito delle notizie apparse sugli organi di informazione relative al contenzioso promosso contro l’APR
dall’AIAS Nazionale e dal presunto “commissario” dell’AIAS di Pistoia nominato
dalla medesima AIAS Nazionale avanti al Tribunale di Roma, tramite il
patrocinio fra gli altri, dell’attuale Viceministro Prof. Avv. Michel Martone,
figlio del più noto Antonio Martone, ex magistrato di Cassazione e già
presidente della Commissione di garanzia e sciopero (della quale ha fatto parte
anche l’avv. Marco Baldassarri, legale della neo-costituita AIAS di Pistoia).
Ciò posto, si osserva che l’attuale AIAS di Pistoia, nata
sotto l’egida del presunto “commissario” Bagnale, è un nuovo soggetto
totalmente distinto dall’APR. L’attuale AIAS di Pistoia è soggetto totalmente
nuovo in quanto il commissario ha
reclutato ex novo tutti gli associati
dopo aver dichiarato decaduti tutti i vecchi soci.
L’APR Onlus oggi, e la vecchia AIAS di Pistoia, ha sempre proclamato la propria
indipendenza dall’AIAS Nazionale. Desta purtroppo stupore che ex-soci dell’allora AIAS, e che oggi
fanno parte della “nuova AIAS”, come documentato dal verbale d’assemblea del
2007, abbiano all’epoca con virulenza affermato la necessità di distinguere l’allora
associazione di Pistoia dall’AIAS Nazionale, salvo poi ricorrere (e la
circostanza risulta dalle carte dell’AIAS nazionale) a quest’ultima per
sollecitare un commissariamento, senza valutare minimamente le possibili
conseguenze sulla gestione dell’assistenza ai disabili. Diversi provvedimenti
della pubblica autorità hanno chiarito che tale commissariamento non è conforme
alla legge: l’Agenzia per le entrate e
l’Agenzia per il Terzo settore hanno dato, proprio a motivo del caso pistoiese,
stringenti indicazioni di comportamento, pubblicati anche in riviste nazionali.
A questo proposito non può non rilevarsi che l’AIAS
Nazionale nella persona del suo presidente, Francesco Lo Trovato (personaggio
quest’ultimo rammentato in un’intercettazione pubblicata sul quotidiano “Il
Fatto” in un articolo a firma di Rino Giacalone, intercettazione disposta
nell’ambito di un’operazione antimafia denominata “Salus Iniqua”: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/17/ciotti-sgarbi-assegna-terreni-confiscati-lagenzia-revoca-concessione-comune/171399/ ), si è distinta in
tutta una serie di attività di commissariamento di varie AIAS (si veda ad
esempio il commissariamento di Sorrento, dove è commissario da più di due anni
Bagnale). Alcune delle AIAS commissariate sono state fatte confluire nel Consorzio Siciliano per la Riabilitazione
- soggetto di natura commerciale che ha come proprio legale rappresentante
Francesco Lo Trovato. Tale Consorzio, come emerge dal bilancio 2009, ha avuto
una perdita d’esercizio di ben € 10.000.000. Ciò perché un valore pari a €
13.000.000 è stato fatto confluire dal Consorzio ad una certa Fondazione “Lo
Trovato”, fondazione che ha ovviamente come presidente, ancora una volta, lo
stesso Francesco Lo Trovato. Questi sono fatti che suscitano inquietanti
domande sul motivo del Commissariamento Pistoiese.
C’è poi un aspetto sostanziale e politico della vicenda. L’APR Onlus annovera, fra i suoi soci, più
di trecento soci la maggioranza dei quali genitori e assistiti. Loro sono i veri “titolari”
dell’Associazione. L’operazione che si intende realizzare, ad opera di un
gruppo di interesse, è quello di estromettere costoro dalla vita
dell’Associazione, sostituendoli con una compagine sociale che, per quanto
rispettabile, non annovera che pochissime famiglie di ragazzi disabili (che
hanno continuato comunque ad usufruire dei servizi di riabilitazione dell’APR
Onlus) e soci privi di legami storici o morali con l’Associazione che opera da
quarant’anni a Pistoia.
In attesa di ulteriori sviluppi è stato ritenuto opportuno
portare a conoscenza di tutti quanto sopra, affinché ciascuno possa farsi
un’idea, secondo il proprio spirito critico, dei singolari accadimenti che
hanno visto protagonisti anche alcuni pistoiesi impegnati nella vita politica
cittadina.
Pistoia, 14 gennaio 2011
Il Consiglio direttivo
APR Onlus
Quello che abbiamo riportato qui
sopra, è il testo integrale che l’Apr/Bardelli ha diffuso ieri pomeriggio,
inviandolo ai due giornali locali.
Noi diciamo a Luigi Egidio, riprendendo
più o meno le sue stesse parole del Tg-Tvl del 12 gennaio (vedi):
«Qualcuno ci pare che si faccia
influenzare dalle profezie del grande giornalista direttore di Tvl, padrone di
Tvl, anchorman di Tvl, ma al tempo stesso presidente
dell’Apr e pronto a difenderne gli interessi (che sono anche i propri interessi in quanto non solo
presidenteApr/ma, al contempo e in conflitto, giornalista/e direttore/e proprietario/e
opinionistaTvl) che da troppo tempo (circa 40 anni) circola tra noi – c’è un
grande giornalista-direttore-proprietario di Tvl nonché -presidente Aias-Apr
che è sopra a tutti i giornalistucoli delle cronache locali e dei poveri blog e anche
alle autorità e anche ai vescovi e anche a tutti, compresi i magistrati della
Repubblica della terza sezione civile del Tribunale di Roma – e… e dice delle
cose… e dice delle cose di una incompetenza e di una stupidaggine che è la fine
del mondo. Una di quelle clamorose, per fare colpo, dice che il Bardelli e
l’Apr (usando soldi pubblici, che però diventano privati quando finiscono in
mano a lui) continueranno a fare quello che hanno sempre fatto finora, anche se
un tribunale di Roma ha sospeso le delibere sulle quali prima il sindaco Berti
e poi la Regione Toscana e, infine, Scarafuggi dell’Asl 3, gli hanno permesso
di ricevere quei sostanziosi finanziamenti che magicamente, nel solo passaggio
nelle sue mani, hanno perso e continuano a perdere le qualità della loro
provenienza trasformandosi, appunto, da pubblici a privati, anzi privatissimi…».
Ebbene, ci siamo rotti di sentire
cazzate e vogliamo sapere – noi, i nostri lettori e tutti
quelli che ne hanno diritto –, dalla Regione e da Scarafuggi,
se continueranno a dare, all’Apr-Bardelli-Tvl etc., soldi pubblici (perché
diventino privati nelle mani di Luigi Egidio), soldi tolti dalle tasche dei
Pistoiesi e dei Toscani, stante la sospensione delle delibere/Apr-BardelliTvl-etc.,
decisa dalla terza sezione civile del Tribunale di Roma.
E lo vogliamo sapere con chiara e
definitiva certezza, perché ogni silenzio non potrà che essere interpretato
come segno di reticenza e di colpa; e perché le istituzioni sono tenute a dirci
se intendono rispettare uno dei tre poteri indipendenti dello Stato oppure se,
al di là di tutto, la Repubblica è morta e finita e ognuno può fare quello che
crede e che vuole come gli pare e gli piace!
e.b. blogger
P.S. – Signor direttore-proprietarioTvl-PresidenteApr
e quant’altro in conflitto d’interesse… Allo spauracchio della disoccupazione e
della chiusura dell’Apr, il personale non ci credette nemmeno lo scorso anno
quando lei intendeva spingerlo alla secessione ribelle contro Giulio Francesco
Bagnale. Non se lo ricorda forse…?
Cliccare sull’immagine per
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[Domenica 15 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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