sabato 27 luglio 2013

NUOVO OSPEDALE E AGIBILITÀ: QUANDO LE COSE SONO FATTE UN PO’ TROPPO ALLA CARLONA…


di EDOARDO BIANCHINI

Commissioni consiliari allo stress per sanare l’insanato e scontro a fuoco Capecchi-Bertinelli – E intanto il San Jacopo è partito ‘fuor d’ogni regola’

PISTOIA. La fretta non fa bene alla salute, la gatta frettolosa fece i gattini ciechi, gatta fretosa parit tisichettos saepe gatellos
Eppure Bertinelli, che ha fatto il liceo classico, di queste cose dovrebbe averne sentito parlare. Ma evidentemente val più un interesse (di partito) che la correttezza: e questo è ciò che, in sempre maggior numero, la gente rimprovera al giovine Sindaco di Pistoia, il quale, dalla sua elezione, si è sempre trovato in mezzo alle polemiche, ai rimproveri, ai rimbrotti: ed è stato costretto (anche tre volte su due, come abbiamo già scritto e detto) a fare marcia indré.

COMMISSIONE I - Vigilanza e controllo sulle Aziende, Affari generali ed istituzionali, Bilancio, Patrimonio immobiliare, Personale e organizzazione dell'Ente, Polizia Municipale, Decentramento e rapporti con la Regione

Giacomo Del Bino (Presidente), Emiliano Melani (Vice Presidente), Giovanni Sarteschi, Carla Breschi, Nicola Gonfiantini, Altiero Ciriello, Paolo Lattari, Andrea Betti, Massimiliano Sforzi, Alessandro Capecchi, Margherita Semplici, Alessio Bartolomei.
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COMMISSIONE II - Governo territorio, Edilizia economica e popolare, Lavori pubblici

Alessandro Capecchi (Presidente), Nicola Ruganti (Vice Presidente), Giovanni Sarteschi, Riccardo Trallori, Tommaso Braccesi, Alvaro Alberti, Rachele Balza, Loreno Del Maestro, Rosalia Billero, Anna Maria Celesti, Alessandro Tomasi, Giacomo Del Bino, Alessio Bartolomei.
Stavolta la pietra dello scandalo, in ogni senso, è l’agibilità che sarebbe stata concessa al nuovo ospedale – ragion di Stato? E perché certi favoritismi? – ancor prima che ce ne fossero tutte le condizioni: come del resto ha scritto Enrico Guastini di ‘Per un’altra Pistoia’, e ben ribadito Maurizio Giorgi dei 5 Stelle.
Un passo indietro, per capirci.
Il nuovo ospedale viene trasferito a corsa al Campo di volo il 13 luglio, ma le carte non sono per niente in regola: e questo bel pasticcio nasce da un doppio inghippo in cui sono coinvolte anche due Commissioni consiliari: la Prima (Vigilanza e controllo sulle Aziende, Affari generali ed istituzionali, Bilancio, Patrimonio immobiliare, Personale e organizzazione dell'Ente, Polizia Municipale, Decentramento e rapporti con la Regione) e la Seconda (Governo territorio, Edilizia economica e popolare, Lavori pubblici).
Alla Prima spetta decidere sull’aspetto peggiore, il problema del debito fuori-bilancio discendente dalla viabilità anomala (colline di riporto alla rotonda-Breda) creata dall’ingegner Evangelisti.
Alla Seconda toccano le gatte da pelare dei problemi ambientali del Campo di volo: inquinamento acustico e altro, come anche da rilievi di ambientalisti e non solo.
Il guaio del debito fuori-bilancio è urgente; più dell’altro aspetto. Bertinelli, sotto questo profilo, si rende conto di essere una vera e propria maglia nera: ha promesso all’Asl di Abati che tutto, con lo sbarco al Campo di volo, sarebbe stato in regola, ma in realtà in regola non c’è niente. E le ferie sono qui: sono a un passo, a spingere – per restare in metafora – come se all’Ospedale il travaglio fosse iniziato, si fossero rotte le acque, la testa del feto si presentasse in uscita, ma… in sala parto mancassero medici, infermiere e strumenti. E questo a Bertinelli – il Sindaco dell’efficienza – secca: perché ne va della sua immagine, della sua parola.
Con qualche fibrillazione in più del dovuto, le commissioni iniziano a lavorare: ma non si può fare tutto, tutto insieme e tutto bene. Qualcosa non va; qualche manciata di sabbia, inaspettatamente, finisce negli ingranaggi, e i due orologi, che pure si incontrano anche in una prima seduta congiunta, iniziano a scricchiolare.
Bertinelli insiste e cerca di fare accelerare i lavori con un blitz: tenta di far passare il provvedimento di sanatoria (per un povero cittadino privato lo farebbe il Santo Comune di Pistoia?) fra le varie ed eventuali e, per un istante, pare avercela fatta, senonché Margherita Semplici si mette di traverso e spara ad altezza d’uomo, inchiodando l’avanzata del Sindaco.
I ‘fulmini sindacali’ cadono e colpiscono: Bertinelli parla di buonafede e malafede; le parole scorrono a fiumi e – ci dicono – anche a sproposito. Tanto che Capecchi, Presidente della Commissione 2, scrive indignato a Ferretti e chiede – per poter continuare qualsiasi dialogo in termini di correttezza – le scuse di Bertinelli. E vai con un altro macchine indietro tutta!
Come spesso accade dopo le intemperanze del Sindaco (si ricordi che è stato richiamato alla continenza perfino dal Presidente del Consiglio Comunale), dove Bertinelli lascia frantumi, interviene il suo capogabinetto Ferretti, che scrive a tutti e assicura che il primo cittadino è stupefatto dell’indignazione di Capecchi, ma è stato solo un malinteso.
Capecchi non si è ancora espresso in pubblico su tutta questa vicenda, ma certo è che non sembra avere posizioni preconcette dal momento che, come Presidente di una commissione, ha sempre fatto vedere come si possa svolgere il compito istituzionale affidatogli, in termini di bastevole neutralità ed equidistanza.
Il problema è un altro: che il tempo è tiranno, tant’è – pare – che il Pd sta facendo spasmodicamente la conta per vedere se entro metà agosto, con una chiamata a raccolta di fedelissimi, tale da garantire una maggioranza consiliare, il debito fuori-bilancio possa finalmente essere sanato con un colpo di spugna, dando a Bertinelli la possibilità di poter dormire fra due guanciali.
Così almeno se abbiamo compreso bene tutto il meccanismo del trenino a molla e se non ci siamo confusi. Ma in sostanza – secondo le regole dell’informazione – più o meno i passaggi sarebbero questi.
Leggete l’epistolario che vi proponiamo Del Bino-Ferretti-Capecchi-Ferretti.
Chiedetevi però anche se è giusto che un Comune – quello della trasparenza, della correttezza e della legalità – adoperi più pesi e più misure: sia cioè irriducibilmente rigido con i sudditi che votano, e così permissivo e stucchevolmente dolce (come un Bacio Perugina rimasto in tasca in una giornata torrida come quella del Sant’Jacopo 2013) con se stesso.
Vi sembra che sia un segno di cambiamento?


 












[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Sabato 27 luglio 2013 | 20:24 - © Quarrata/news]

7 commenti:

  1. Entro nel merito solo della lettera del Del Bino e della richiesta di Lega Ambiente....non sarebbe più corretto alla luce di un concorso vinto, quello del "Parco Urbano"...chiedere una revisione ed eventuale modifica del progetto vincitore allo studio che ha vinto...invece di proporre un progetto senza prendersene oltre tutto l'onere di spesa per la sua realizzazione....

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  2. No.... caro il mio Filippo Bassetti,in quanto il progetto vincendo il concorso di idee,diviene di fatto proprietà del comune,inoltre il concorso non vincola il comune a realizzarlo,ne tanto meno a conferire proprio un bel niente ai signori vincitori,essendo ormai come sopra detto tale progetto di proprietà del comune,è lui che deve decidere o meno di realizzarlo e chi lo realizzerà,ma costando quel che costa,sia la realizzazione che la manutenzione.....la vedo dura nche lo realizzi...ma....potresti tirarli fuori te i soldi visto che ci tieni tanto che venga proposto ai medesimi vincitori del progetto di idee di realizzare un nuovo progetto

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  3. Caro il mio Filippo Bassetti,il concorso d'idee non conferisce nessun diritto ai progettisti dello stesso in merito alla realizzazione visto che vincendo il suddetto concorso il progetto è divenuto proprietà del comune,ed è lo stesso comune che decide se e come e da chi farlo realizzare....ma visto i costi penso che sia difficile che il comune decida di farlo...se però paghi te...compresa la manutenzione è ovvio....

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  4. Inoltre vorrei dire al signor Basetti Filippo,di specificare quali sarebbero gli oneri di spesa...visto che la mia collega Matilde ed io non abbiamo chiesto una lira..il progetto lo regaliamo...le piante,semenzali forestali la Regione(legge Regionale forestale)li fornisce gratis agli enti pubblici,e ci sono finanziamenti UE per la forestazione urbana...poi ho guardato da che pulpito veniva la predica ed ho capito......

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  5. Da che pulpito vien la predica e cosa hai capito, scusa? Nella lettera non c'è scritto nulla di tutto quello che tu, Unknown, hai detto...casomai prenditela con chi ha pubblicato la lettera...la mia era solo una considerazione su quello che c'era scritto...e so benissimo che il concorso di idee non da diritto alla realizzazione.....(poi codesto paghi te che ti è uscito me lo devi spiegare)...io ho solo detto che se Lega Ambiente propone un progetto o chiunque altro, dovrebbe prevederne anche il costo di realizzazione....Che facciamo allora, tutti propongono un progetto esterno e il Comune lo fa e paga? Ci sono i bandi per quello. Io non ci tengo proprio guarda che lo faccia chi ha vinto, personalmente non piace neanche come non mi piace la Loggia di Isozaki ma credo sarebbe diciamo formalmente logico chiedere prima a chi ha vinto regolarmente un concorso. Poi se ne fai un fatto personale mi dispiace ma la mia era solo una logica constatazione.

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  6. No,sei te che non capisci..il comune è libero di farlo il progetto che ha vinto il concorso d'idee,in quanto ne adesso appartiene a lui,quindi non vedo dove sta il problema di far cambiare il progetto a chi ha vinto il progetto di idee,se non il fatto di rimettere in gioco questi che altrimenti,ti ripeto essendo già il comune propietario del progetto può benissimo realizzarl,legambiente propone un'altra cosa,che non comporta spese per il comune,perche le piante le da la Regione gratuite,chi ha pensato il bosco urbano non chiede niente,le opere di impianto sono finanziate dalla Comunità Europea nei progetti di Riforestazione...poi se si vuol essere chiari,legambiente ha stimato anche il costo dell'opera se non si tenesse conto dei finanziamenti di cui sopra,ed è 7/8 volte inferiore dei costi del progetto vincitore del concorso...poi te parli di bandi...bene facciamo questo bando,invece il comune se non lo sai vuole proprio premiare quelli che te continui a ritenere meritevoli di un trattamento di favore,con il pagamento del premio del progetto d'idee il comune esaurisce i suoi obblighi nei confronti del vincitore...allora facciamolo un bando serio,ma voi Democratici Sportivi siete buoni a paventarla la trasparenza poi siete degli occupatori di posizioni,e facilmente non le mollate,la tua è una difesa di tali metodologie ben conosciute in Italia,ed è ciò che sta portando a fondom questo paese....Occupy....

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  7. Vabbè auguri per il tuo progetto, saluti. Ciao

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