Sulla vicenda Sallusti è stato scritto
fin troppo.
Credo di poter aggiungere solo alcune
povere considerazioni ma che, nella loro semplicità, contengono, come sempre, verità
eterne.
Tutti hanno paura della stampa e dell’informazione.
Nessuno è disposto a correre rischi e pericoli. Né magistrati né politici né – aggiungiamolo
– dirigenti della pubblica amministrazione, anch’essi poteri forti e
distruttivi.
È per questo che, quando accadono
vicende che sono un paradosso di per sé, si incattiviscono fino all’inverosimile.
Si è visto: dalla Cassazione all’aula del Senato.
La nostra Costituzione doveva
essere rivista e soprattutto corretta: da un pezzo.
Non lo ha fatto nessuno e – vedrete –
anche quelli che andranno al potere il prossimo anno, faranno di tutto pur di
non farlo – come i bambini che stringono le gambe fino all’inverosimile quando
hanno una voglia assurda di pisciare.
Fa più comodo lasciare tutto com’è,
perché così ognuno avrà la possibilità di continuare a fare quello che vuole
con la sostanziale garanzia dell’impunità.
Per le punizioni ci saranno sempre i
pochi che, bastonati, daranno chiari segnali e educheranno i molti a tener
bassa la testa.
È la stessa storia delle leggi razziali
fasciste e dei professori universitari: il 99% si allineerà, gli ebrei potranno
andare ad Auschwitz e tutto tornerà nella calma più totale.
Eppure basterebbe così poco per fare di
questo Paese un Paese davvero moderno.
Tre passi:
- via la discrezionalità dei giudici
- via la magistratura amministrativa
- passaggio dal caos più totale alla regola dello stare decisis
e il peggio finirebbe in un attimo.
Ma non torna comodo.
Eppure sarebbe preferibile una giustizia
freddamente aritmetica, ma uguale per tutti, piuttosto che una marmellata
fluida – come quella di ora – che però rovina
sostanzialmente tutti e non si sa chi salvi.
Credete che Bersani o Renzi, quando
vinceranno, porranno mano a questo e risolveranno i problemi? O pensate che
tutto resterà esattamente così com’è?
Sallusti è solo un granello di sabbia:
ma che, a ben vedere, è più grande di un Everest, in ogni direzione e per
tutti. Indistintamente. E purtroppo qua siamo ancora a livello di una pericolosissima
realtà preunitaria: mancano solo le torture fisiche, ma il peggio c’è tutto.
Ecco perché ogni mattina mi vergogno di
essere italiano: ed ecco perché penso che la morte sia la cosa più necessaria e
utile che possa esistere.
Buona pessima domenica a tutti.
A chi va al ballottaggio e ai più che
sono sballottati!
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 2 dicembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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