di ALESSANDRO ROMITI
AGLIANA-PIANA. Il dottor Mazza, direttore di Ematologia all’ospedale
di Taranto, aveva fatto denuncia il 2 aprile del 2007 sul periodico “Il
corriere di Taranto” dell’aumento dei tumori registrati nella città. Si legga l’inquietante
articolo, che oggi mette in pesante imbarazzo l’intera comunità dei medici
tarantini.
La sua denuncia cadde
nel silenzio più assordante, ma i tumori sono continuati a proliferare tra gli
innocenti e gli ignari.
Lo stesso medico,
osservava che “...i benpensanti ritengono che una tale evidenza (l’Ilva,
con l’inevitabile inquinamento, n.d.r.) possa essere utile alla città perché
ovviamente può portare nuovi posti di lavoro, arrivo di grande movimento di
navi o merci…”.
Ebbene, non sono le
stesse argomentazioni che usano gli inceneritoristi per difendere l’incenerimento
dei rifiuti? Alcuni di essi hanno parlato più volte di risorsa del territorio,
tutela dell’ambiente e capacità occupazionale.
A distanza di cinque
anni, Taranto è scoppiata in un caso nazionale di cui nessuno riesce a
prevederne gli esiti e che presto, con la sentenza della Corte Costituzionale,
andrà a costituire un incredibile caso di conflitto tra i poteri dello Stato.
E qua, nella Piana,
quanto tempo ancora dovremmo aspettare?
L’Ordine dei Medici
cosa dice a riguardo della recente denuncia del Comitato in relazione alla documentazione
pubblicata nella scorsa settimana (vedi)?
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 14 dicembre
2012 - © Quarrata/news 2012]
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