PESTE (E NON POSTE) ITALIANE. 46 MINUTI PER UNA RACCOMANDATA

All’ufficio n. 1 di via Pratese

PISTOIA. Stamattina, 14 dicembre 2012. Ufficio postale 1 di via Pratese. Non c’è particolarmente gente.

È questione di un piccolo calcolo aritmetico per comprendere come gira l’Universo-Italia, il Paese di Mario Monti, delle riforme, della competitività, dell’europeismo e della necessità dell’€uro.

Dal cartellino P020 potete vedere che il numero è stato stampato e staccato alle 10:04.

Dalla ricevuta della raccomandata 1 potete constatare che l’impiegata dello sportello 1 ha passato la cedola alle 10:50.

Differenza: –46 minuti netti per una raccomandata.

Ora sedetevi.

Concentratevi bene e rispondete a questa semplice domanda:

l’Italia (quella di Monti, di Bersani, di Casini, di Berlusconi, di Napolitano, di Renzi, di Vendola, di Di Pietro, della Corte Costituzionale – che dice che è incostituzionale abbassare gli stipendi dei magistrati, ma fa tagliare le penZioni dei comuni mortali –, dei Monopoli dei Tabacchi che però sono vietati per legge e stratassati eccetera eccetera eccetera eccetera), quell’Italia lì è un Paese competitivo in cui voi, comuni mortali, cittadini comuni, investireste volentieri i vostri capitali perché, se avete bisogno di fare una raccomandata, siete costretti ad aspettare solo 46 minuti e non dai 3 ai 5 minuti come nel resto d’Europa, perfino in certi Paesi dell’ex Cortina di ferro, tipo la Polonia o l’Ungheria?

Io ve lo dico chiaro e tondo: scapperei più volentieri in Mongolia.

Lì potrei aspettare anche 40 giorni bevendo latte di cavalla munto di fresco, ma sarei sicuro che non mi piglierebbero in giro con una Posta privatizzata che ha, come unico socio privato, uno Stato che fa acqua – e soprattutto cacca – da ogni parte.

Che ne dite? Sono troppo polemico…?

E intanto andate a corsa a pagare l’Imu per rimettere il debito delle banche, come è venuto fuori ieri sera da Santoro a Servizio pubblico…

e.b. blogger

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[Venerdì 14 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]