martedì 22 maggio 2012

COMUNITÀ MONTANA. RELAZIONE ELLER, PERCHÉ ALL’ASSESSORE REGIONALE NENCINI SÌ E AL POPOLO NO?


di Felice De Matteis

Sul suo blog la neo-Sindaco Cormio informa che il documento gli è stato consegnato in Regione il 18 maggio scorso

SAN MARCELLO. Caro A********, come abitante della montagna sono indignata e amareggiata per il disastro della comunità montana che colpisce tutti noi. Le indagini naturalmente le sta conducendo la magistratura, come amministratrice, insieme agli altri sindaci della Comunità, farò tutto il possibile per quello che ci compete. Già oggi siamo stati ricevuti dall’Ass. regionale Nencini (vedi) al quale abbiamo consegnato la relazione del dott. Heller, ed espresso le nostre preoccupazioni. Firmato Silvia Cormio.

Questa è la mail, fedelmente riproposta, inviata il 18 maggio 2012 dal neo sindaco di San Marcello come risposta ad un lettore di Quarrata/news il quale, avendo letto sul blog l’articolo Ancora niente, non è possibile, chiedeva lumi sull’ingiustificabile silenzio politico.
Quindi sappiamo che la Cormio e soci, venerdì 18 maggio hanno portato in regione la relazione Eller lasciando il popolo – cioè noi – con un palmo di naso.
Noi non abbiamo diritto di sapere, perché, dicono i furbetti della parrocchietta, gli atti sono secretati ma disponibili per i politici di rango; la plebe non ha diritti. Fine del Cormio-pensiero e soci.
Lettore paziente, non toccheremo, se non di sfuggita, il concetto di secretazione degli atti nella pubblica amministrazione.
Possiamo solo anticipare che questo principio, nel caso in questione, è applicabile solo se stiracchiato per ogni lato; si possono tranquillamente narrare gli episodi tralasciando i nomi e cognomi e salvare così capra e cavoli, ma neppure questo si vuole fare, perché la gente potrebbe farsi un’idea compiuta dei fatti e trarre le dovute considerazioni. E questo sarebbe estremamente pericoloso. Ne conveniamo, ma assicuriamo che questa relazione la pubblicheremo presto, non appena ci perverrà.
Ci potrebbe dare una mano – apprezzabile gesto catartico – il sig. Giuliano Sichi che tutto sa e niente dice senza rendersi conto che prima o poi i suoi referenti politici e non, e tutti i reggisacco, lo abbandoneranno al suo destino, mentre il tesoretto accatastato, eventualmente per una serena vecchiaia, considerati i patteggiamenti, sconti di pena vari e quant’altro, non lo ripagheranno dell’indecoroso marchio di unico responsabile di questo ladrocinio reiterato, continuato e – perché no? – fino ad oggi legalizzato dal silenzioso (ma un roboante silenzio) dei politici locali, difensori della trasparenza e della legalità.
Tutti. Nessuno escluso.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 22 maggio 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. Ci tengo (anche per via di una precisa responsabilità che rivesto in FNSI, sindacato unitario dei giornalisti, come membro della Commissione nazionale uffici Stampa) a sottolineare la non istituzionalità di questa importante comunicazione resa dal neo sindaco attraverso il suo profilo facebook.

    Come noto fb è uno strumento - di evidente efficacia ma assolutamente privato, personale e certo non istituzionale - cui si accede solo "per amicizia".
    Che sia diffuso anche fra i politici è un segno dei tempi ed è ottima cosa, tuttavia - ecco il punto - una comunicazione via Fb (o via Twitter o altro analogo mezzo) non può e non deve sostituire quella, diciamo così, più istituzionale e pubblica.

    Per questo (in base alla legge nazionale 150/2000) esistono gli uffici stampa formati da giornalisti che, in quanto tali, sono soggetti a una precisa deontologia professionale.

    Una notizia importante e istituzionale come questa (la consegna formale all'assessore regionale alle Finanze, da parte di un sindaco, della relazione Eller sulla bruttissima vicenda Comunità Montana) andava resa nota a tutti i media, attraverso la tecnica del comunicato stampa, in modo che fosse poi data a tutti i cittadini.

    Capisco che un neo-sindaco (per di più al primo mandato) possa non conoscere le regole dell'informazione e della comunicazione istituzionale. Ma sono regole facili da capire: basta leggersi la legge 150/2000.

    Forse la cosa migliore (e lo dico a livello di Comuni montani: almeno Abetone/Cutigliano/San Marcello/Piteglio/Sambuca) sarebbe dotarsi di un servizio associato di ufficio stampa dando lavoro (attraverso regolare selezione pubblica) a un giovane giornalista regolarmente iscritto all'Albo.

    Il dovere delle Pubbliche Amministrazioni (anche locali) di essere trasparenti si sposa perfettamente con il diritto del cittadino a essere informato in modo corretto, continuato, professionale.

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  2. Tutto giusto: ad ognuno il proprio mestiere.Lasciamo perdere le corporazioni:erano una cosa seria,sono diventate una associazione a delinquere,il più delle volte.
    Questo lo può scrivere un non aderente alla FNSI che però è aderente al SICCMP( scrivo il cacchio che mi pare se qualche anima buona me lo pubblica).Per il resto sono formalmente d'accordo al 100%

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