Un lettore propone un caso e si chiede se è
tutto regolare e se il Prefetto ne sia a conoscenza
ABETONE. Un
nostro lettore scrive:
Buon giorno,
vorrei far notare una cosa che non so se è
normale (in un paese come l’Italia, c’è da aspettarselo), se è legale (le
leggi, i politici se le fanno e disfanno ad uso e consumo), se è legittima o se
solo è una questione di buon gusto che manca abbondantemente.
Nel Comune di Abetone (basta aprire il sito
Internet ufficiale del Comune di Abetone, www.comune.abetone.pt.it per
leggere) c’è una persona che ricopre, adesso, il ruolo di responsabile tecnico
(livello apicale, cioè dirigente) del Settore Tecnico (LL.PP., Urbanistica,
edilizia privata e pubblica – vedi)
e – contemporaneamente – il ruolo di Assessore con delega esattamente
alle stesse materie (vedi)!
Ma è regolare, questo? È legale, legittimo,
corretto questo?
Io capisco che un ex assessore provinciale,
che con i soldi della Provincia andava tutti gli anni al meeting degli italiani
di New York e ha fatto il giro del mondo, sia abituato a fare come vuole, come
capisco che un imprenditore che comanda e ha la proprietà di mezza Abetone,
abbia deciso di fare il Sindaco (se il Dr. Berlusconi ha governato l’Italia per
circa 20 anni, perché il sig. Danti non può fare il sindaco e decidere lui
direttamente sui destini dei rapporti con l’ente pubblico delle società da lui
controllate?), ma quello che non capisco è come mai nessuno si sia mai accorto
di distorsioni come queste!
Ecco come si giustifica l’odio delle
persone “normali” nei confronti di chi fa politica!
Il Segretario Generale del Comune non ha
nulla da dire?
Il Sig. Prefetto non è informato?
Grazie per la pubblicazione.
Mario Di Nanni
Giriamo a chi di dovere le sue domande: Segretario generale e Prefetto Lubatti.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 3 agosto 2012 - © Quarrata/news
2012]
In effetti la cosa è clamorosa.
RispondiEliminaMa è anche clamoroso che nessuno (compreso i media locali, se non sbaglio) abbia posto pubblicamente la questione, fino ad ora.
A occhio e croce il fatto che un assessore (titolare cioè di delega politica) sia anche responsabile (titolare cioè di ruolo tecnico) nello stesso settore, mi pare una illegalità assoluta. Ma non escluso che, nell'Italia dei cavilli, esista appunto un cavillo che rende legale ciò che comunque è, almeno,inopportuno.
La cosa è grave anche perchè riguarda l'urbanistica. E un Comune così piccolo ma così appetibile come Abetone.
Caro titolare del blog: perchè non investire la grande stampa nazionale su questa storia, in effetti di evidente notiziabilità?
E poi, mi chiedo e chiedo: non c'è nessuno, fra le forze politiche pistoiesi (destra, cenro, sinistra, grillini) che non trovi almeno sconveniente una questione così palesemente strana?
Ma la cosa non è certo finita qui.... basta scendere sulla piana e si trova altre primizie: giornalisti collaboratori a testate locali (Il Tirreno) che vengono "assorbiti" come responsabili dell'ufficio stampa del Comune di residenza, oppure, sempre nella piana, Assessori che si fidanzano con il Sindaco e quando dico "fidanzato" mi riferisco al significato preciso, non figurato, senza che ciò apra delle perplessià sulla sua compatibilità nel piano delle conseguenze di ruolo politico e, primariamente, nel suo ruolo professionale (questo è anche un professionista applicato nel settore edile della medesima piazza ove è assessore e fidanzato del sindaco). Mi fermo qui. Questo è l'effetto di una radicazione ultrasessantennale del PCI-DS-PDS- PD.... è una inevitabile arroganza tessuta nel sociale, che avvolge tutto, con viene avvolto il baco nel bozzolo....
RispondiEliminaMDB
Certo che all'Abetone devono essere molto creativi: leggo che il nuovo strumento urbanistico, in fase di approvazione, prevede addirittura di rendere "produttive" le "aree sciabili". Per costruirci sopra strutture "turistico-ricettive".
RispondiEliminaTemo di capire il motivo di una scelta "compatibile con l'ambiente" (mancherebbe si approvassero atti ... "incompatibili con l'ambiente" !!!). E tremo per questa mancanza di cultura ispirata al bene comune.