di Edoardo Bianchini
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Immaginatevi come possono essere rimasti i più stretti
attivisti del Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana, quando si sono
visti consegnare la risposta del Commissario Federica Fratoni che differisce sine
die (allontana, cioè, a data imprecisata) la consegna della
relazione-Eller: un documento che lo stesso perito, scelto dalla Giunta, ha
illustrato in buona parte – almeno nelle sue linee essenziali – in varie
occasioni e in pubblico. E per giunta invocando anche una specie di ‘sollevazione
di popolo’ contro i comportamenti che, in Comunità, si sono realizzati e
mantenuti (e – perché no? – anche cresciuti) in oltre un trentennio di ruberie
e malversazioni.
La portavoce del Comitato, Graziella
Cimeli, è molto irritata: «Non ce lo aspettavamo – dice –, anche perché,
finora, tutti ci avevano fatto credere che quella relazione ce l’avrebbero
data. A partire dell’ex-Presidente Carluccio Ceccarelli, che ci tirò fino alla
conferenza-stampa del 10 luglio scorso per poi trovare mille scuse e fregarci…»
Insomma, hanno fatto di tutto per
scaricare il barile sulle spalle di Federica Fratoni?
«Direi di sì. Ma… guardi: non avevamo
chiesto neppure di avere la relazione integrale. Lo sapevamo che quella con il
capitolo 3 secretato per la magistratura, non ci spettava. Ci sarebbe bastato
poter leggere quello che Eller aveva scritto in ambito puramente
amministrativo: quella relazione che, del resto, hanno tutti i sindaci e i
membri della ex-Giunta e che, comunque, è in giro e circola… Quella di cui, a
quel che si dice, può disporre anche Quarrata/news...»
Il tono di Graziella Cimeli è assai indispettito.
E, quindi, chiedo, cosa farete?
«Cosa potremo fare se non aspettare?
Non potremo certo rivolgerci al Tar per fare annullare la decisione del
Commissario: finiremmo alle calende greche. Sarebbe una follia. Solo che ci
sentiamo, oltre che imbarazzati al massimo, sufficientemente arrabbiati per
essere ancor più determinati a lottare per la pulizia, anzi…»
Anzi cosa?
«Anzi… Se ben ripenso… Potremmo perfino
ricorrere a una class action a tutela dei nostri diritti. Cosa vuole,
del resto, che facciamo, se dovessimo leggere quello che c’è scritto nella
relazione? Potremmo forse ostacolare l’azione del magistrato che conduce le
indagini? Siamo così pericolosi e invadenti? Se lo immagina noi che, da poveri
depredati e derubati, senza armi in mano, turbiamo il lavoro della
magistratura?»
Occorrerà, dunque, fare di necessità
virtù…?
«Sì, guardi. Ma sappia – e sappiano
anche tutti gli altri: i politici del silenzio di cui avete parlato spesso
anche voi –, sappia che come gente di montagna non lasciamo andare con troppa
facilità. Adesso sì che dovremo stare sul chivvalà! E guai, anche, a chi
perde battuta. Non vogliamo certo che la cosa ci sfugga di mano con il rischio
che finiamo derubati e per giunta derisi».
Evidentemente lo stallo che si crea con
questa imprevista decisione del Commissario Fratoni, non è affatto un
deterrente sufficiente a far deporre le armi alla gente del Comitato.
La guerra – come si dice – continua…
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[Mercoledì 1° agosto 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Dante profeta come Nostradamus?,oggi poeta alla moda, Benigni fa della sua riscoperta un cavallo di battaglia.
RispondiEliminaE' strano però o un vero peccato che Benigni non faccia mai le associazioni, che potrebbero essere facili e usuali per un comico come lui, con quello che succede oggi in Toscana e non credo che gli manchi la materia prima, sempre che non sia cieco, sordo e muto.
Ancora più strano è che coloro che lo vanno ad ascoltare non si accorgano o facciano finta di non accorgersi della cosa.
Per non far torto a nessuno, ricordiamo la terzina, sperando di non sbagliare nei nomi.
Vita bestial mi piacque e non umana,
sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci
bestia, e Pistoia mi fu degna tana».
Anche chi non beve birra, può sempre meditare!