di Edoardo Bianchini
Questa pessima domenica sta finalmente volgendo al termine e forse, proprio per questo, è il caso di chiuderla con un colpo di coda da scorpione velenoso. Del resto era iniziata avvelenata (vedi)…
Ballottaggio. Grande giornata del
ballottaggio, quella di oggi, e degli sballottati: a cominciare da
quelli che hanno chiesto di votare e sono rimbalzati come asteroidi sull’atmosfera
terrestre. Solo in pochi – ovviamente di chiara e dichiarata fede – sono riusciti
a entrare in atmosfera e a incendiarsi prima di toccare la terra promessa
di Gigi di Bettola. Ma certo questo Pd è straordinario: ha una paura cane della
gente, alla faccia della fiducia nelle proprie uniche forze! Bocciato in pieno.
Tasse. Mario e il supercontrollore
dei conti, un altro capitolo di questo Paese di cacca e nella cacca. Il nostro
amorevole difensore dei banchieri e della finanza, nelle cui manine siamo stati
messi da quel brav’huomo di Napolitano, democratico dei carri di
Budapest, èccotelo che s’incazza (avrebbe anche di queste uscite, l’homme de
plastique, le répondeur automatique de Crozza!) ed esclama: «Le tasse caleranno quando è
possibile». Ma nessuno ha il coraggio
di dirgli che ce li ha rotti? Bocciato – lui e quell’ufo della Fornero, suo
braccio destro o secolare.
Ilva. Il Governo – e qui davvero c’è
da accendere un cero alla Madonna! – salva l’Ilva. Ma la Procura va al
contrattacco. E da qui si vede chi davvero comanda in Italia: mi spiace per chi
è giovane e dovrà vivere lunghi decenni di miseria italiana a favore del nuovo
capitale, che si chiama “finanza selvaggia”. I giudici – i cui stipendi sono
intoccabili, come ha detto la Corte Costituzionale – parlano bene. I 5mila
lavoratori che stanno dietro alla tragedia (e tutto “il resto del carlino”, per
giunta, dell’indotto) contano…? Pare di no. E non vengano a dirci che lo fanno
per la tutela della salute: quanti inceneritori sono stati chiusi in Italia?
Eppure c’è salute (marcia, ovviamente) anche lì, ma nessuno fa nulla. A Pistoia
poi, tra amianto e inceneritore di Montale… Lasciamo perdere. Forse se, dopo l’Ilva,
continueranno a far chiudere tutto e tutti, finirà che non ci saranno più quattrini
per gli stipendi – nemmeno per loro. Chissà che non possa essere una soluzione.
Bocciati – e in pieno.
Israele. Washington alza la voce con
Israele e lo bacchetta per i nuovi insediamenti. Beh, credo che Israele
dovrebbe averne fin sopra i capelli dell’inefficienza di una diplomazia che dal
dopoguerra ad oggi non ha cavato un ragno dal buco. Clinton e America bocciate!
Pistoia. Poi si scende alla
schizofrenia locale. Macrocosmo e microcosmo non possono essere difformi o
dìssoni. Don Baronti voleva votare perché voleva scegliersi il proprio leader.
Non lo hanno nemmen preso in considerazione, ma forse una ragione potrebbe
esserci: Calvetti e il Pd, probabilmente, hanno pensato che il prete del
Bottegone un leader ce l’aveva già, Gesù. Il male della Chiesa di oggi è
che è tutto fuorché ‘evangelica’: non è che faccia, come diceva Cristo, come
gli uccelli, che mangiano senza seminare, e come i gigli del campo, che si
vestono senza tessere (infinito del verbo e… magari, anche di partito), no;
la Chiesa è attaccata ai beni della terra. E allora, bocciata. Tutta e tout
court!
In somma (proprio staccato!). Domani,
sia che vinca Bersani sia che vinca Renzi, gli italiani hanno ancora da pensare
a come pagare l’Imu e tutto il resto. Non cambierà nulla. Con Bersani perché,
da vecchio rottame, non può avere idee nuove; con Renzi perché, da nuovo
rottamatore, il bimbo baserà le sue novità sulle brillanti idee della vecchia&consolidata
Dc (di non si sa quale corrente) che ha le radici profonde a Palazzo del Balì a
Pistoia.
Ne
volete delle altre? No, basta così. Deve bastare. E ditemi se questo non è
semplicemente un gran casino.
Che
disgusto – per non dir peggio…
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[Domenica
2 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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