di Alessandro Romiti
AGLIANA-PIANA. Sembra che i vivaisti (La Nazione
del 3 agosto) abbiano deciso di smuovere le “melmose acque” sulla vicenda
Repower di Canapale e che dunque la Regione Toscana abbia – suo malgrado – riaperto i termini per le necessarie
osservazioni alla procedura di Via (valutazione impatto ambientale):
saggiamente, visto come le osservazioni siano più che giustificate per le
diffuse incongruenze tecnico-argomentative disponibili, come si potrà
consultare nei carteggi pubblicati (vedi).
La vicenda non è
certo da ricondurre all’impegno per la trasparenza del governatore Rossi, fatto
che dopo la denuncia dello scrivente, apparsa lo scorso 8 giugno su questo blog,
la Regione non ha nient’affatto disposto le necessarie puntualizzazioni e
precisazioni di chiarimento, appunto utili a fugare le diffuse nebbie (vedi
precedenti post
1 e post
2).
Più di ogni
altra cosa, la Presidenza della Giunta dovrebbe segnatamente pubblicare i
verbali dei tre incontri intrattenuti dalla Repower nell’ufficio presidenziale,
vista la curiosità dei cittadini nel comprendere chi-ha-detto-cosa.
L’ingresso degli
uomini della Repower nell’elegante ufficio presidenziale è certamente improprio
e diviene sfacciato (o inquietante) perché riferito in modo apparentemente
disincantato nella documentazione integrativa presentata dalla società svizzera
dopo la chiusura del periodo di osservazioni, dando origine a una clamorosa coercizione
nella segnalazione della violazione ai generali principi di correttezza della
procedura e trasparenza nella pubblicazione di atti e avvenimenti. La nota di
risposta pervenutami dalla Regione, niente riferisce, ma mi esorta a proseguire
nella corrispondenza… e io lo farò.
Il Sommo
Governatore ci deve scusare, ma nella verde provincia pistoiese, il
sospetto e lo scetticismo sembra essere divenuto una regola dopo le incredibili
vicende riportate dalle cronache degli scandali Untouchables, Comunità
Montana, Asilo Cip e Ciop, Aias/Apr
e altre numerose nefandezze, che escludo dall’elenco per necessaria brevità.
La relazione di “sintesi
non tecnica” consultabile sul web è semplicemente abominevole, per come dipinge
il progettato impianto di centrale turbogas ininfluente sullo stato della
qualità dell’aria.
Più esattamente
la relazione riporta il termine “immutato” (pag. 42 della sintesi “non tecnica
Sia”) che non è un eufemismo ma più esattamente, una menzogna grossa come una
casa, proprio per le stesse note di sicuro pregio scientifico disponibili dal
Ministero della Salute sulla diretta inferenza degli ossidi di azoto emessi
dalle due torri (vedi).
Vero che la
relazione riporta altre amenità che ai più potrebbero non dire niente, ma che
dimostrano la pervicace volontà di dissimulare la contingente situazione di
pesante inquinamento da “polveri fini” nell’area metropolitana Pistoia-Prato,
con nessun Comune escluso e che ha impegnato la Provincia a tenere un apposito
convegno sulle polveri fini lo scorso 30 maggio, partecipato dall’Asl e dall’Arpat.
Ancora siamo in attesa della pubblicazione delle relazioni presentate al seminario,
soprattutto per quella pregevole dell’Asl 3.
Le relazioni
tecniche della Repower –
usate per la verifica degli aspetti sanitari legati alla qualità dell’aria – riportano
i più inutili dati disponibili dall’unica centralina di rilevazione delle polveri
fini, quella di Montale, in località Stazione.
Peccato però,
che non riporti nessun dato recente, soprattutto degli anni 2010/2011,
allorquando si è aperta l’emergenza sanitaria territoriale con l’assegnazione
della “maglia nera” al Comune di Montale e l’emissione di decine di Ordinanze beffa da parte dei Sindaci tutti,
così sollevati da ogni possibile formale contestazione di inadempienza.
Repower,
rassicura. La piana è libera da impianti inquinanti: l’inceneritore, infatti,
non è nemmeno richiamato per la veemente polemica insorta sulla sua dimostrata
responsabilità sulla formazione di polveri fini (vedi).
Comunque, basta
con ‘ste fregnacce: il nuovo impianto lascerà immutata l’atmosfera
della piana.
Lo dice Repower
(e noi, ci dovremmo credere....).
È giusto che
pertanto la procedura Via sia svolta in modo approssimativo e incompleto
(ancora non sono pubblicati i pareri negativi prodotti da alcuni enti della
Conferenza dei Servizi) e in spregio ai necessari presupposti di trasparenza e
correttezza della comunicazione.
Cliccare sull’immagine
per ingrandirla.
[Sabato 4 agosto
2012 - © Quarrata/news 2012]
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