Questa mattina, durante un brevissimo
giro nel centro della città, siamo stati letteralmente subissati da cittadini
scandalizzati dalla notizia pubblicata dal Tirreno, di un aumento del 30% dello
stipendio che il Sindaco Berti ha percepito nel 2010 rispetto al 2009 dalla Asl
3 di Pistoia della quale è dipendente.
La notizia è stata, in effetti,
presentata in maniera un po’ fuorviante: infatti lo stipendio del 2009 non si
riferiva all’intero anno, ma solo dal mese di maggio in poi. Infatti,
precedentemente Berti percepiva solo l’intero stipendio di Sindaco ed era in
aspettativa come dipendente della Asl, e solo successivamente al maggio 2009,
ha reiniziato a lavorare alla Asl percependo il doppio emolumento.
In effetti gli stipendi 2009 e 2010 di
Berti percepiti dalla Asl, sono perfettamente allineati, ed il vero scandalo
non sta in queste cifre.
Ciò che più dà fastidio, specialmente
in un momento di grandi ristrettezze come questo, è che il Sindaco abbia scelto
di rivestire il suo importante incarico politico solo part time
(incassando, quindi, il doppio emolumento di Sindaco più di dipendente Asl) e
abbia deciso di continuare a lavorare in una azienda, quella sanitaria, che
istituzionalmente, nella sua qualità di Sindaco e di Presidente della
Conferenza dei Sindaci, egli dovrebbe controllare ed indirizzare.
Questo imbarazzante conflitto di
interessi è ulteriormente aggravato, a Pistoia, dal fatto che anche il
capogruppo del Pd in Consiglio comunale è un dipendente Asl e che l’Assessore
alla sanità è un medico di base con tanto di convenzione con la medesima Asl 3,
che tutti insieme dovrebbero controllare nel suo operato e dalla quale, invece,
ricevono gli stipendi.
Il conflitto di interessi è talmente
macroscopico e caratterizzante che ha creato una sorta di “sanitarizzazione”
della politica pistoiese, che da tempo appare più succuba delle scelte della
politica sanitaria che protagonista delle medesime.
Le scelte dettate dalle esigenze Asl
dell’ubicazione del nuovo ospedale al campo di volo e quelle assurde e devastanti
della nuova viabilità collegata, del recupero del vecchio Ceppo con
valorizzazione dell’ex area ospedaliera (appartamenti e centri commerciali),
della valorizzazione delle ville Sbertoli e di altre aree anche in comuni
limitrofi, sono le più caratterizzanti della trasformazione del nostro
territorio negli ultimi anni e in quelli futuri.
Ci auguriamo tutti, davvero, che il
prossimo Sindaco possa essere davvero terzo rispetto al mondo sanitario, senza
palesi o reconditi conflitti di interessi o cointeressenze alcune, affinché
anche a Pistoia il Comune incida sulle scelte sanitarie della Asl e non
viceversa come è stato palesemente negli ultimi anni.
Alessio Bartolomei
Nicola Barbarito
[comunicato]
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[Martedì 3 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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