martedì 3 aprile 2012

AGLIANA. MA VIA DANTE SI STA PROSCIUGANDO?


AGLIANA. Sappiamo purtroppo tutti cos’è la crisi, quella economica intendo, ma alla quale in questi giorni si è aggiunta anche a quella idrica, che sembra – ahinoi – aver esasperato, ad Agliana, anche la ridotta falda idrica di via Dante Alighieri. Il fatto però è emerso da un paio di anni, allorquando non v’era certamente penuria d’acqua.
Alcuni abitanti della centralissima zona residenziale, prospicente il quartiere, si sono rivolti a un geologo per conoscere le anomalie dei flussi d’acqua già disponibili alla falda freatica di superficie che, secondo tale ipotesi, sembrano essere avviate con le opere di scavo effettuate per la costruzione della palazzina in fotografia, costruita con una speciale deroga al Regolamento Urbanistico sull’immediata prossimità della strada, anzi con i balconi addirittura sporgenti sulla stessa carreggiata.

C’è chi pensa che le opere di scavo e di costruzione degli scantinati della palazzina abbiano potuto avere un effetto dannoso, perché tali da incidere sulla falda d’acqua dell’area, danneggiandola irrimediabilmente.
La vicenda impegnerà gli addetti in alcune considerazioni di merito sulla qualità della progettazione e dell’esecuzione, ma anche e non ultimo, sul profilo di correttezza del processo autorizzativo dei lavori, facendo scaturire, spontanee, alcune impertinenti ma importanti domande:
  1. La costruzione dei vani interrati al fabbricato è stata accompagnata dalla necessaria relazione del geologo? Qual è stato il parere dello stesso professionista sul punto specifico in relazione alla presenza di una falda acquifera di superficie?
  2. Il parere dell’U.O. Urbanistica è stato espresso in modo categoricamente favorevole o vi erano delle riserve o prescrizioni specifiche in rispetto della consulenza idro-geologica?
  3. Qual è la causa della sospensione dei lavori di costruzione che risultano fermi da oltre un anno? Ci sono forse incombenti dei provvedimenti di natura amministrativa da parte di qualche autorità?
Se il parere dell’U.O. Urbanistica fosse stato concesso in contrasto con il parere del geologo insediato nella commissione, avremmo un’altra incongruenza che offusca la limpidezza dell’Amministrazione, e che vedrebbe confermato il teorema dell’applicazione di “diversi pesi e misure” tra i cittadini.
Non me ne vogliano gli amici dell’Amministrazione: chi scrive è solo mosso da spirito di servizio alla comunità e non vuole prestarsi a insinuazioni.
Sono sicuro che l’Amministrazione vorrà, dunque, verificare le circostanze sinteticamente dedotte, al fine di assicurare e confermare – in modo univoco e dirimente – la correttezza dell’espletamento delle procedure autorizzative.
Anzi, già che sono a chiedere al mayor Ciampolini di rispondere, la prego vivamente di provvedere, con analoga cortese sollecitudine, anche sul motivo per il quale non sono stati ancora forniti chiarimenti richiesti al precedente caso segnalato da me segnalato, e che aveva – come protagonista – l’assessore Marco Pacini (al quale, ricordo ai lettori, erano state poste 5 domande): http://quarratanews.blogspot.it/search?q=pacini+marco.
In totale, fanno ad oggi otto domande, alle quali spero che l’Amministrazione disponga rapidamente le necessarie risposte, evitandomi l’accumulo di un irrituale, quanto fastidioso, question time; e restituendo il necessario smalto di dignità all’Amministrazione che deve operare in equità, trasparenza e chiarezza – ovvero nell’alveo del più democratico rispetto delle norme per l’amministrazione della res publica.
Un “semplice cittadino”
Alessandro Romiti
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[Martedì 3 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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