I commenti dei candidati-Sindaco – Il
pericolo è che l’opera non sia conclusa nel 2014 e che la Regione non finanzi i
lavori – Ma c’era davvero bisogno di un ‘monumento’ di questa portata?
QUARRATA. Ieri mattina la notizia che della piscina di Vignole ci se
ne può scordare, almeno per ora (ma, forse, anche per un bel pezzo, se non per
sempre).
I due giornali di cronaca sono usciti
dando la notizia diramata da un comunicato dell’amministrazione: le cose più
importanti, in genere, vengono sempre gestite con questa specie di
ghiaccio-secco che serve a tamponare, almeno per un po’, il dolore del calcio
nello stinco o lo strappo muscolare improvviso.
Quarrata/news ha perciò scritto ai cinque candidati-sindaco per avere un
loro commento in proposito: sono state chieste 20 righe, uguali per tutti.
I commenti sono riportati qui di
séguito, in rigoroso ordine alfabetico. Solo Noci non ha risposto, come anche
potete vedere dal posto che gli abbiamo lasciato.
Avevamo dato, agli aspiranti-sindaco,
tempo fino alle 17 di oggi: forse poco, ma per chi vuole mettersi in gioco come
amministratore, anche l’utilizzo di tempi ristretti può essere significativo
per i loro tempi di reazione.
Li ringraziamo tutti e… buona lettura.
e.b. blogger
BERINI: «Un’opera nata male,
iniziata male e che finirà male»
È svanito il sogno della piscina a
Quarrata. L’azienda costruttrice ha alzato bandiera bianca ed ha abbandonato i
lavori perché è stata messa in liquidazione.
La notizia di ieri sui giornali non era
però inaspettata perché l’opera è ben lungi dall’essere ultimata. Basta
visitare il cantiere per rendersi conto che sono stati effettuati solo gli
scavi e qualche muro di retta.
Sembra impossibile che nessuno degli
interessati si sia preoccupato dei ritardi in corso d’opera. Ora il Comune di
Quarrata cercherà qualunque forma di non responsabilità, attribuendo le colpe
alla azienda costruttrice ed all’Uisp di Firenze che ne ha demandato i lavori.
La piscina fa parte dei Piuss e sarà finanziata dalla Regione, dalla Bcc di
Vignole e dall’Uisp di Firenze, quindi il Comune doveva almeno assicurarsi
della regolarità e dei tempi dell’esecuzione dei lavori soprattutto per il
rispetto dei finanziatori e del beneficio alla popolazione. Questo non è
avvenuto perché dopo i dovuti controlli doveva avvisare il committente dell’opera
ed avvisare i cittadini.
Come al solito trattandosi di denaro
degli altri sono state fatte le cose alla carlona. Eppure i lavori sono
sotto gli occhi di tutti e chiunque poteva rendersi conto di quanto poco era
stato costruito rispetto alla data di consegna, che era il 31 marzo 2012.
Si rileva inoltre che l’opera era
partita male. Si era perso molto tempo nell’offrire prima prezzi irrisori e poi
minacciando l’esproprio dei terreni interessati.
L’accordo è stato raggiunto solo per
merito dei proprietari che si sono dimostrati dei veri gentiluomini. Cosa che
non si può dire del Comune che sta creando nuovi problemi con i proprietari del
terreno di passo. Quanto accaduto, che si poteva evitare con un comportamento
del buon padre di famiglia, porterà senza dubbio un sensibile aumento della
spesa e ritardi nella consegna dell’opera.
Come al solito pagheranno i cittadini.
CIALDI: «Un progetto realizzato con
cambi di favori e concessioni di edificabilità»
Prima o poi, i nodi vengono al pettine.
Il Comune ha diramato un comunicato stampa sibillino con il quale ci informa,
anche noi consiglieri, che il cantiere è chiuso.
E spera che Uisp provveda prima
possibile a rimpiazzare l’impresa costruttrice in liquidazione.
Speranza, ho usato questo sostantivo.
Ma può un Ente serio limitarsi alla speranza? Assolutamente no.
Voglio solo rimarcare alcuni aspetti
della vicenda, a dimostrazione dell’incapacità di questa Amministrazione, e,
quindi, anche di colui che ne faceva parte come assessore ai lavori pubblici
(la piscina, quindi…) e vicesindaco, Mazzanti. Oggi candidato sindaco.
A parte la tempistica (doveva essere
eseguita nel primo mandato Gori – 2002/2007) la posa della prima pietra avvenne
il 29.10.2010 con squilli di trombe e rulli di tamburi, con l’impegno al “primo
tuffo nella primavera 2012”.
Il primo tuffo si potrà fare sì, ma
nella buca esistente riempita d’acqua dalle recenti (sospirate) piogge.
Non è stato previsto che sarebbe
servita l’acqua, (sic) quindi Publiacqua dovrà realizzare una nuova condotta,
ancora la da venire. Non era stato previsto che sarebbe servita l’energia
elettrica ed hanno chiesto ai proprietari dei terreni limitrofi di far passare
cavi volanti dalle loro proprietà. Hanno dovuto concedere l’inverosimile ai
proprietari dei terreni espropriati, attraverso la concessione di terreni
edificabili.
Ma il peggio deve ancora venire. Il
progetto è inserito nei Piuss, che come ormai quasi tutti sanno, è finanziato
dalla Regione per 8.000.000 di euro.
Quello che forse non tutti sanno è che
se al 31.12.2014 tutte le opere in progetto non vengono realizzate, la Regione
non finanzia un centesimo. Ed ecco perché, quindi, il Comune non può limitarsi
a sperare.
MAZZANTI: «Non tutto è perduto, sto
facendo del mio meglio per salvare l’opera»
In merito a quanto uscito sulla stampa
sullo stop ai lavori della piscina a Vignole, sono doverose alcune precisazioni.
Il Comune di Quarrata, come si legge,
stipulò a suo tempo una convenzione con Uisp Firenze per la realizzazione della
nuova piscina e la sua gestione dando mandato alla Uisp stessa di individuare
la ditta costruttrice, insieme alla gestione della struttura per vent’anni
anni.
Purtroppo la congiuntura economica
attuale ha determinato e tuttora determina grosse crisi aziendali; situazione
che, com’è evidente, ha interessato anche la Cepa di Pontassieve, la ditta
costruttrice incaricata, costretta a chiudere l’attività.
Ma i lavori effettuati in verità non si
limitano ai semplici scavi: i lavori di compensazione idraulica sono stati
conclusi e pagati, i getti per posare il prefabbricato che ospiterà la
struttura sono stati avviati.
Gli intoppi burocratici hanno fatto il
resto in termini di ritardi e così a gennaio, a seguito del fallimento, la
ditta ha cessato i lavori.
In sostanza si sono persi tre, quattro
mesi che sarebbero stati certamente utili per vedere un concreto avanzamento
dei lavori. Il contatto con la Uisp è stato attivato affinché quanto prima
venga individuata una nuova ditta costruttrice.
In prima persona, da attuale
amministratore, sto seguendo con attenzione gli sviluppi della situazione
impegnandomi a far sì che quanto prima possano riprendere i lavori.
NOCI: commento non pervenuto.
PIERAGNOLI: «È stato fatto un passo
più lungo della gamba»
Dispiace apprendere la notizia dello
stop alla costruzione della piscina di Vignole.
Dispiace perché dopo 15 mesi dalla posa
della prima pietra, ancor prima della messa in liquidazione della ditta
appaltatrice, i lavori erano già in ritardo ed oggi c’è un forte rischio che l’opera
non possa essere completata nei termini del Piuss e che la piscina, quindi, non
venga realizzata.
I tempi sono stretti e visto in passato
le tante questioni che si sono susseguite come gli espropri, gli ampliamenti
ulteriori al progetto, i ritardi di Publiacqua per un approvvigionamento
sufficiente per coprire le esigenze della piscina e dei residenti, una cassa d’espansione
per sopperire al fatto che la zona è a rischio idraulico, si aggiunge la
liquidazione della ditta appaltatrice.
Vista la complessità del progetto ed il
numero degli attori (Regione, Comune, Bcc di Vignole e Uisp) ho l’impressione
che si sia voluta a tutti i costi un’opera che il Comune non può permettersi. Perché
l’esigenza di Quarrata è quella di avere un “Centro Natatorio”, non un’opera
che prevede solarium, due bar, un ristorante, un negozio, un centro
benessere, un centro estetico, un centro fitness e una sala riunioni.
La prossima amministrazione dovrà
affrontare questo problema di non poco conto cercando con le parti coinvolte
nel progetto la soluzione più efficiente che permetta di portare a compimento
la piscina nei tempi del Piuss.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 15 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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