domenica 1 aprile 2012

À PROPOS DE POISSONS ET DE DUPES...


PISTOIA. Pesci e gonzi. C’era una volta l’Area Pallavicini…
E tutti si sarebbero aspettati che proprio là – o in zone limitrofe e connesse – si realizzasse quella cosa che si chiama nuovo ospedale e che costerà non uno, ma anche due, tre, o perfino quattro occhi della testa.
Là – o in zone limitrofe e connesse – il nuovo ospedale non avrebbe scassato i cabbasisi a nessuno: l’aria sarebbe stata più salubre, il rumore non ci sarebbe stato, la movimentazione della terra (ora addirittura si parla, come vedete, di colline alte più di 10 metri) non avrebbe turbato il subalveo dell’Ombrone e i pozzi della zona (compreso il famoso Quota 136 di cui ci ha parlato di recente Giampaolo Pagliai – vedi) non sarebbero stati svegliati dal loro torpore e non si sarebbero intorbidati, come pare stia accadendo in questo momento.
Ma questo no: questo non era possibile per le eccelse menti della Giunta Berti e per i bravi soldatini di piombo della sua maggioranza, tutti nei secoli fedeli.

Ed èccolo qui un ecomostro inutile, gratuito e destinato solo a fare spendere quattrini inutilmente. Quattrini pubblici, intendiamo dire: soldi della gente di Toscana che è costretta a tirare la cinghia mentre ancora si spreca denaro e nessuno – neppure la preoccupata Corte dei Conti – se ne accorge.
È questo il pesce d’aprile per Pistoia.
Ce lo presenta Fabio Calamati sul Tirreno.
Su una realtà così ab-normal, come diceva Igor in Frankenstein Junior, nessuno ormai fa più caso.
Va tutto bene perché l’hanno decisa le menti sopraffine di un Partito Democratico che, solo per il fatto di esistere, ha il diritto di regnare indisturbato. Evviva la Regione Toscana.
Se ai Pistoiesi va bene così, buon per loro. E soprattutto, buon baccalà 2012!
e.b. blogger
[Domenica 1° aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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