domenica 5 agosto 2012

ABETONE. UNA SEMPLICE OMONIMIA O UNA STRIDENTE CONTRADDIZIONE? – 2


All’Abetone stanno approvando il nuovo strumento urbanistico, ideato, politicamente e tecnicamente, proprio da Risaliti: e propongono di considerare “aree produttive” quelle “sciabili” in modo da costruirci sopra

ABETONE. Sapete che a noi piace tornare sempre a battere, come la lingua, dove il dente duole.
Forse sarebbe meglio dire come la tartaruga – animale perlopiù zuccone e primitivo che, se inizia a sbattere contro qualcosa, lo fa fino a rompersi il carapace, che pure è abbastanza duro. Ma qualcuno deve pur svolgere la funzione di ‘rompi’.

Stavolta, però, a darci una mano è un nostro lettore che è sceso in campo e ha fatto – come si dice – i suoi studi per vedere di venire a capo di quel mistero che noi raccontavamo nel post Abetone. Una semplice omonimia o una stridente contraddizione? (vedi).
Ed effettivamente i risultati della sua indagine ci sembrano assai singolari e perciò degni di considerazione e di risonanza.
Una cosa, però, la abbiamo fatta noi.
Siccome il lettore ci indicava che la fonte normativa del ‘gioco di prestigio’ di Abetone risiedeva nella Finanziaria 2001, siamo andati a vedere chi era al Governo in quel momento: così, per pura curiosità. E i dati li avete nell’apposita immagine: ma fate caso anche alla presenza del signor Bassanini…
Oltre a questo leggete, con la lente d’ingrandimento, tutti gli attenti passaggi del nostro commentatore; e fate occhio al fatto – anche – che il lettore ci segnala che all’Abetone stanno approvando il nuovo strumento urbanistico, per cui, essendo esso realizzato dalla stessa persona che è Dirigente dell’ufficio tecnico e Assessore all’urbanistica, il tutto assume il significato simbolico di una vera e propria partenogenesi: come dire, insomma, che Risaliti è padre e figlio di se stesso al tempo stesso; è, nell’ottica dei decreti-Bassanini, un Dirigente che si autodirige e si autodetermina con le sue determine (avete mai visto quando, nelle determine, appunto, il Dirigente X nomina se stesso responsabile di se stesso come un Napoleone che si autoincorona e poi, addirittura, come l’ingegner Evangelisti si attribuisce anche i premi di produzione perché è stato bravo...?); è, sotto il profilo dell’Assessore, superiore politico di se stesso quale Dirigente e, contemporaneamente, ‘imperatore imperato’ dalla parte di sé (ma… Dr. Jekyll o Mr. Hide?) che parla in veste di tecnico che corregge l’inevitabile strabordo politico…
Ma come fanno in Europa a prenderci sul serio? Provate a domandarvelo.
Il nostro lettore-commentatore si chiede, infine, scandalizzato, come sia possibile che nessun ambientalista intervenga sulle assai probabili aberrazioni del nuovo strumento urbanistico ‘risalitesco’ che permette di costruire case e altro sulle stesse piste di sci.
Noi, però, così come ci compete nella veste di giornalisti, di informatori e di antipotere, andiamo oltre ancor più indignati: e ci domandiamo come sia potuto accadere che a Pistoia, dal dopoguerra ad oggi, per 70 anni, nessuno si sia mai accorto di nulla, ma tutti abbiano continuato a dormire tranquilli e beati come delle belle addormentate nel Bosco(lungo).
Edoardo Bianchini

Caro blogger,
riprendendo il mio naturale ruolo di rompiscatole, penso di aver trovato il cavillo usato per eliminare il conflitto ‘risalitesco’.
Esiste infatti una legge (la finanziaria 2001: legge 388/2000 articolo 53 comma 23) che ai Comuni under tremila dà questo tipo di possibilità (attribuire agli assessori le responsabilità di uffici/servizi e il potere di adottare atti tecnico-gestionali). Vale per quei Comuni che dimostrino la “mancanza non rimediabile” di figure professionali idonee nell’ambito dei dipendenti. Ed è una possibilità ufficialmente pensata per (figurati!) contenere la spesa documentata (sarà facilissimo dimostrare che un assessore/dirigente fa risparmiare al Comune. Ci mancherebbe altro…).
Il fatto è che questa possibilità deve essere prevista nel regolamento comunale dei servizi (dal sito l’ho guardato, ma in modo frettoloso, e non mi pare ci sia).
Nel caso in specie, inoltre, il Risaliti (che – finito di fare l’assessore giramondo in Provincia di Pistoia nella primavera 2010 – era già stato preso, in distacco dal Comune di Agliana dov’era tornato a “lavorare”, al Comune di Abetone diventando così responsabile dei servizi tecnici, urbanistica, edilizia privata) ha fatto un percorso diverso: non un assessore che diventa responsabile dell’Ufficio Tecnico/Urbanistica, ma il responsabile dell’Ufficio Tecnico/Urbanistica che (settembre 2011) viene preso dal Sindaco a fare l’assessore. È proprio la stessa cosa copribile con il cavillo ex legge 388/2000? Esistono altri cavilli?
Cavilli a parte (che forse –, ma mi piacerebbe vedere bene, conoscendo come certe cialtronerie vengono fatte male – sanano il caso sotto il profilo formale), mi pare che la sostanza meriti una grande copertura mediatica. Qui il controllore è la stessa persona del controllato, in un conflitto di interessi del tutto evidente.
Sempre dal web si scopre che all’Abetone stanno approvando il nuovo strumento urbanistico, ideato (politicamente e tecnicamente) proprio dal Risaliti: propongono addirittura di considerare “aree produttive” quelle “sciabili” in modo da costruirci sopra.
Allucinante! Ma non c’è a Pistoia qualche ambientalista serio che dia la sveglia prima che murino tutta la montagna? Nessuno si rende conto che costruire ancora (e male, come in Val di Luce) significa diminuire l’appeal di questa nostra splendida montagna?
Un caro saluto ai lettori del blog.
Lettera firmata
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 5 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. Noi montanari aspettiamo, a parte i nomi degli altri ladri, la restituzine di quanto rubato in comunità montana. Successivamente gli interessi e la penale, come si applicano ai normali cittadini.
    Ma quanto dobbiamo aspettare? VERGOGNA!
    Chi deve controllare che cosa ha controllato ad oggi? Vergogna!
    Questo non è uno Stato democratico, questa è solo una democrazia apparente ... Vergogna!
    Ma esiste ancora il Prefetto ???
    Esiste ancora la Magistratura???
    Esiste ancoa la Guardia di Finanza??? o appare solo in televisione???
    Ed i carabinieri elevano contravvenzioni per una lampadina che non funziona, ma non hanno fatto niente in questo caso???
    VERGOGNA!!!
    Esistono ancora dei politici onesti ???
    Esiste ancora la Giustizia???
    VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!
    Si può continuare A CREDERE ANCORA IN QUESTO STATO????
    La mancanza di fiducia nelle istituzioni, l'antipolitica come la chiamano quelli che hanno rubato e quelli che dovevano controllare e non hanno controllato HA UN SENSO BEN PRECISO.
    VOGLIAMO SAPERE SOPRATTUTTO QUANTO E' STATO RUBATO; VOGLIAMO CHE I DENARI SOTTRATTI SERVANO ALLA COMUNITA'PER TUTTE QUELLE COSE DA FARE CHE NON SI POSSONO FARE PERCHE' NON CI SONO I SOLDI CHE SONO STATI RUBATI.
    FUORI I SOLDI RUBATI, GLI INTERESSI E LE PENALI DEL CASO.
    e chi ad oggi ha fatto il suo dovere???
    VERGOGNA!!!
    ... ma è possibile credere ancora??? in chi e in che cosa??? meno feste, meno retorica; più fatti e Giustizia ad onore di tutti coloro che sono morti per uno Stato Democratico

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  2. Io mi domando come si possa concepire un'aberrazione del genere, come si possa pensare che sia normale o comunque accettabile ! Pur con tutta la fiducia in Risaliti trovo questo gioco di prestigio degno di un episodio de "Ai confini della realtà" e mi immagino il protagonista che in consiglio comunale sostiene decisioni politiche sul governo del territorio come assessore per poi comunicarsele, allo specchio, parlando con il suo alterego dirigente dell'urbanistica.
    Suppongo non ci sarà mai disaccordo fra i due, mai confronto e questo non è positivo.
    Ammettiamo pure che ci siano ragioni di urgenza e carenza di risorse economiche per giustificare tutto questo e posso capirlo, ma ciononostante spero che questa anomalia sia sanata al più presto. La politica italiana e pistoiese in particolare, è già poco credibile, certe scelte non fanno che danneggiarla ulteriormente. Io non amo la politica ed i politici, ma sono pienamente consapevole che essi sono alla base di un qualsiasi stato democratico e l'odio che sta maturando verso di loro non credo, alla fine, possa portare molto lontano.

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