domenica 5 agosto 2012

TEATRO MANZONI. SCENARI DEL XXI SECOLO

di Luigi Scardigli

Saverio Barsanti sarà confermato o la carica di Direttore Artistico si sommerà a quella di Presidente nelle mani di Sacchettini?

Prima di scambiare le piacevolissime chiacchiere condivise con Pamela Villoresi, ho avuto modo, nel retrobottega del Manzoni, di parlare con qualche addetto ai lavori, che mi ha illuminato sui possibili scenari del prossimo futuro.

Non abbiamo discusso dell’imminenza della fine del mondo – i Maya non avevano contemplato questo governo tecnico e la loro previsione peccherà in eccesso, perché a dicembre non ci arriviamo –, ma della direzione artistica del teatro Manzoni, attualmente nelle mani, ma soprattutto nelle idee, di Saverio Barsanti, che ha saputo mediare, nel segno del binomio con Grattacaso, dignità scenica e austerity, anticipando, previsionalmente, quello che non poteva non succedere.
Il suo mandato scadrà proprio in concomitanza con l’implosione cosmica, ma visto che il diavolo farà affari con qualche nostro losco individuo, l’Italia, probabilmente, riuscirà a scampare dal diluvio universale del terzo millennio, fatto di asteroidi e radiazioni, rovesci nucleari e un po’ di pubblicità, senza cambiare scenario, mi raccomando.
La lama della ghigliottina della revisione di spesa non ha fatto ancora rotolare tutte le teste; chissà quante ancora ne dovremo veder cadere.
Proprio il mio confidente mi ha ventilato questa ipotesi: appena scadrà il mandato di Saverio Barsanti, Presidente e Direttore artistico potrebbero essere concentrati in una persona sola: Rodolfo Sacchettini, l’attuale Presidente, che in quanto tale, di amministrazione, lui, giovane di cultura e innovazioni mediatiche, forse se ne intende il giusto.
Può essere? Non è da escludere.
Soprattutto perché da quando si è insediato il nuovo Sindaco, Samuele Bertinelli, chi ha scelto Presidente e staff, a Saverio Barsanti non ha ancora detto e chiesto niente di niente.
Chi tace acconsente? No, chi tace sta zitto, parola di Francesco Nuti.

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[Domenica 5 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Se rinnovo deve essere che lo sia..... dopo dieci anni, ci può e ci dovrebbe stare. Sacchettini amministrerà a modo suo e come crederà necessario, come hanno fatto quelli di prima (tra le altre cose, il passato Presidente e Direttore artistico non mi sembrano fossero laureati in Economia di Teatro e in Teatro) e spero che nella sua Amministrazione non faccia come chi ha fatto fare quel troiaio di struttura invasiva (presunto palco) che è nella saletta concerti del Manzoni! Cosa più brutta e probabile spesa più inutile non avrebbe, probabilmente, potuta fare.
    Io non taccio, come direbbe Andrea (don) Gallo.

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