mercoledì 21 novembre 2012

MODERNO DI AGLIANA. L’ESORDIO TOCCA A SILVIO ORLANDO


di Luigi Scardigli

AGLIANA. Sabato 24 novembre e poi ancora sabato 1 dicembre e il primo sabato di febbraio, che è il 2, nel 2013, naturalmente e poi ancora il 9 febbraio, che cade sempre di sabato. Fissatevele queste date e fate in modo di non mancare al Teatro Moderno di Agliana, queste quattro sere, perché la Talone dinasty è riuscita ad organizzare qualcosa di particolarmente interessante.
Certo, molto, di questo cartellone parecchio forbito, il gruppo dei carbonari di mezza strada tra Pistoia e Prato lo devono al fatto che recentemente sono stati in grado di sottoscrivere un accordo, non belligerante, con la Fondazione Toscana Spettacolo, oltre il placet, indispensabile, dell’Amministrazione comunale, ma sono queste le (uniche) globalizzazioni che fanno bene all’anima.
Con ordine. L’esordio tocca, forse per estrazione, a Silvio Orlando che sabato prossimo, alle 21, darà il battesimo alla nuova stagione del Moderno, con l’interpretazione di Il nipote di Rameau, di Diderot, riadattato, per l’occasione, dal mattatore coregista e dal suo complice, Edoardo Erba. E’ la storia di un musico fallito, di un pio e un teorete, aggiungerebbe Guccini, che si avvale della collaborazione, strumentale, dunque poetica, di Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini e Luca Testa.
Il sabato successivo – 1 dicembre, solita ora – sbarca un teatrante vero, ad Agliana, uno di quelli che impara poco a mente, ma versa parecchio sangue, sul palcoscenico: Ascanio Celestini, che debutterà con il suo Discorso alla nazione, un’apoteosi, tristemente poco immaginaria, del sottobosco dittatoriale che permea il vocabolario dei potenti.
Il 2 febbraio, sabato, ovviamente, il palcoscenico del Moderno diventerà set per tre esibizioni fisiche, in una serata che l’Associazione ha definito Explo, nel senso di esplorazione: apriranno le danze e le intuizioni Claudia Caldarano e il saxofonista Beppe Scaldino, con Dialogo; seguirà Francesca Duranti e la sua Non so come stare, fino ad arrivare all’epilogo della serata affidato a Maristella Tanzi e Carlo Quartararo, interpreti di N-esimo progetto fallimentare. La stagione la chiuderanno gli Omini, sabato 9 febbraio, con conversazioni generazionali.

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[Mercoledì 21 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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