di Luigi
Scardigli
AGLIANA. Sabato 24 novembre e poi ancora sabato 1 dicembre e il
primo sabato di febbraio, che è il 2, nel 2013, naturalmente e poi ancora il 9
febbraio, che cade sempre di sabato. Fissatevele queste date e fate in modo di
non mancare al Teatro Moderno di Agliana, queste quattro sere, perché la Talone
dinasty è riuscita ad organizzare qualcosa di particolarmente interessante.
Certo, molto, di questo cartellone parecchio forbito, il gruppo dei carbonari
di mezza strada tra Pistoia e Prato lo devono al fatto che recentemente sono
stati in grado di sottoscrivere un accordo, non belligerante, con la Fondazione
Toscana Spettacolo, oltre il placet, indispensabile, dell’Amministrazione
comunale, ma sono queste le (uniche) globalizzazioni che fanno bene all’anima.
Con ordine. L’esordio tocca, forse per estrazione, a Silvio
Orlando che sabato prossimo, alle 21, darà il battesimo alla nuova stagione del
Moderno, con l’interpretazione di Il
nipote di Rameau, di Diderot, riadattato, per l’occasione, dal mattatore
coregista e dal suo complice, Edoardo Erba. E’ la storia di un musico fallito,
di un pio e un teorete, aggiungerebbe Guccini, che si avvale della
collaborazione, strumentale, dunque poetica, di Amerigo Fontani, Maria Laura
Rondanini e Luca Testa.
Il sabato successivo – 1 dicembre, solita ora – sbarca un teatrante vero, ad Agliana, uno di quelli che
impara poco a mente, ma versa parecchio sangue, sul palcoscenico: Ascanio
Celestini, che debutterà con il suo Discorso
alla nazione, un’apoteosi, tristemente poco immaginaria, del sottobosco
dittatoriale che permea il vocabolario dei potenti.
Il 2 febbraio, sabato, ovviamente, il palcoscenico del
Moderno diventerà set per tre esibizioni fisiche, in una serata che
l’Associazione ha definito Explo, nel
senso di esplorazione: apriranno le danze e le intuizioni Claudia Caldarano e
il saxofonista Beppe Scaldino, con Dialogo;
seguirà Francesca Duranti e la sua Non so
come stare, fino ad arrivare all’epilogo della serata affidato a Maristella
Tanzi e Carlo Quartararo, interpreti di N-esimo
progetto fallimentare. La stagione la chiuderanno gli Omini, sabato
9 febbraio, con conversazioni generazionali.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 21 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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