Non si
tengono mai davvero in conto le osservazioni della gente e i diritti e la
sicurezza dei cittadini
PISTOIA. Sulle decisioni regionali che riguardano
la centrale Repower, interviene Riccardo Andreini, direttore della Coldiretti
di Pistoia, con la seguente dura nota:
Purtroppo queste
dichiarazioni confermano che coloro che ci governano in Toscana e a Pistoia e
lo stuolo di servi sciocchi, che fa loro corona, eternamente in ginocchio,
intendono la Verifica di Impatto Ambientale al pari di una inutile prassi
burocratica. Una perdita di tempo prezioso sulla strada delle meravigliose
sorti e progressive del “ percorso di reindustrializzazione dell’area
ex-Radicifil”.
I governanti
regionali, invece di permettere agli uffici preposti, di studiare il progetto
di Repower nei minimi dettagli, per avere certezze sulla sua sostenibilità
ambientale, non hanno alcuna remora a dichiarare alla stampa che starebbero
addirittura facendo pressioni per “stringere i tempi... rendendo così possibile
da parte della Provincia di poter procedere alle autorizzazioni”.
Nella scorsa
primavera, quando la bilancia della Via sembrava pendere pericolosamente dalla
parte degli oppositori alla realizzazione della centrale, i tempi non furono
stretti, anzi, fu data a Repower la possibilità di integrare la propria
documentazione, concedendo alcuni mesi di tempo e pubblicando le integrazioni
volontarie sul sito web della Regione, scandalosamente solo pochi giorni prima
della scadenza per poter consegnare nuove osservazioni.
Riccardo Andreini |
Invece di
accertarsi scupolosamente della qualità del lavoro svolto da pubblici
funzionari pagati con i soldi dei cittadini per tutelarne la salute e l’ambiente
in cui vivono, il Governo regionale, prima “normalizza “ con trasferimenti
mirati gli uffici dell’assessorato all’Ambiente, quindi rende nota, senza alcun
pudore, la volontà, a prescindere, di permettere la realizzazione della
Centrale. Non credo che in questa vicenda i nostri concittadini possano
dichiararsi completamente garantiti.
Speriamo almeno
che a tutti i 90 lavoratori della Radicifil venga davvero garantito un sostegno
al reddito alla fine della cassa integrazione e che possano quanto prima
ritrovare il lavoro, anche gli 85 che molto probabilmente non potranno essere
assunti da Repower.
Perciò restiamo
in attesa di conoscere quali saranno “ tutti gli strumenti utili a garantire la
ripresa produttiva” che l’assessore Simoncini vorrà mettere in campo. Perché
queste dichiarazioni, mentre sottintendono chiaramente l’intento di acquisire
consensi così necessari a far quadrato intorno a Bersani alle primarie del Pd,
sono meno chiare sulle iniziative che potranno garantire davvero un decoroso
posto di lavoro, non solo ai cinque fortunati che Repower assumerà, ma anche a
tutti gli altri loro colleghi ed ai vivaisti che perderanno il lavoro per la
realizzazione della stazione di smistamento vicino a Masiano.
Riccardo Andreini
Presidente Coldiretti Pistoia
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[Venerdì 23
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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