mercoledì 28 novembre 2012

MODERNO DI AGLIANA. ASCANIO CELESTINI E I SUOI “DISCORSI ALLA NAZIONE”


di Luigi Scardigli

AGLIANA. È bello, Ascanio Celestini. È bello immaginarselo quando si leggono i suoi libri, quando lo si vede al cinema, quando intavola conferenze stampa, quando canta e suona. Quando recita, soprattutto. Per lui, il teatro, non è un mezzo, ma il mezzo; il mezzo di quello che ha da dire, da dare, da sanguinare, da denunciare e approfitta dei palcoscenici che gli vengono offerti per raccontare l’ultima, con quel suo tono sommesso, che induce a scambiarlo e confonderlo con un padre francescano.

Ascanio Celstini invece è incazzato a bestia, ma ha saputo trasformare la sua adrenalina in calce e sorrisi ed è persino riuscito a tirare su allegramente palazzi: certo, pieni zeppi di follia, ma pur sempre agglomerati urbani.
L’ultimo, in ordine di tempo, si chiama Discorsi alla nazione e il sito sul quale appoggerà i suoi pochissimi ferri del mestiere sarà il Moderno di Agliana, dove sabato prossimo, 1 dicembre, alle ore 21, il giullare di Morena spiegherà, ma senza toni magistrali, quanto sia imperfetta, falsa e malata questa democrazia, sempre più apparente, sempre meno reale.
Non credo che ci sia altro da aggiungere, a questa presentazione: sabato andrò ad ascoltarlo, ad osservarlo, a ribadire la sua bellezza, ad imparare come si sta su un palco senza poco o nulla e poi, considerato che intervistarlo è un dovere al quale Ascanio esige di essere sottoposto, vi racconterò cosa non avevo ancora saputo di importante.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 28 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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