di Marco Ferrari
Da un deficit della spesa corrente di
220mila euro a un attivo di quasi 4 milioni – I ‘misteri della fede’ su una
Comunità Montana fatta fallire dai Sindaci dell’Appennino
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Ormai da diverso, quando faccio colazione, sostituisco la
proverbiale rassegna stampa letta su internet con le letture dalle delibere e
di altri atti amministrativi degli enti pubblici.
È una pratica che non consiglio a
nessuno, perché s’inizia la giornata incazzati. Anche stamani la stessa solfa.
Girando sul sito della Provincia, spunta
fuori il dettaglio di quello che verrà discusso nel Consiglio Provinciale di
oggi alle 15:30.
Argomento clou il bilancio della
Comunità Montana. Quell’ente i cui funerali sono previsti il 1° dicembre nella
Chiesina di Limestre. Funerali già da tempo annunciati, quando ancora era in
agonia, circa sei mesi fa, alla fine di maggio.
Vista la macelleria contabile
raccontata e documentata dal dott. Luca Eller, e le dichiarazioni di disavanzi
per complessivi 220.000 euro, fatte a più riprese dall’ultimo Presidente e
anche Sindaco di Cutigliano, al secolo Carlucci Ceccarelli, uno si aspetterebbe
un disastro, con voragini di bilancio a cui far fronte, quantomeno annunciati
di 220.000 euro adottati come scusa per chiudere baracca e burattini.
Niente di tutto questo: è esattamente
il contrario. Un bilancio da leccarsi le dita, cosa che sta sicuramente facendo
la Presidente della Provincia, dott.ssa Fratoni, e con i beni immobili ancora
da alienare.
Ne viene fuori, se le cifre si
interpretano correttamente, un avanzo economico di 3.734.358,95 euro. Cazzo,
cazzo, cazzo e cazzo (son quattro non a caso)!
Tre milioni settecentotrentaquattromila
trecentocinquatotto virgola novantacinque miseri euro, collocati nella parte di
bilancio definita come corrente. Quella parte, “la corrente”, che secondo i
nostri amministratori era in deficit di 220.000 euro. Insomma un’altra solenne prise
de cul!
I sindaci farebbero meglio ad andare in
Provincia a far presenza e difendere gli interessi della Montagna, cercando di
rimediare a questi casini di cui pure loro sono responsabili, ma...
L’inquilino dell’ultimo piano è a
sciare in settimana bianca; quello al piano di sotto ha gravi problemi con l’acqua;
l’inquilina dell’attico, Silvia Maria Cormio, dice di non aver problemi di
bilancio vedi Tirreno di ieri; l’ultimo rimasto è forse impegnato ancora
con il trasferimento degli uffici.
E così Federica Fratoni prova a tenersi
i dindini e non solo del Bim (vedi),
con le opposizioni che sono a rimorchio di quello che tiriamo fuori noi da
questo blog.
Nella giornata di oggi si sono
registrati due importanti consigli: il primo provinciale, l’altro comunale a
Cutigliano. Importanti perché si parla di dindi, unico valore
riconosciuto dagli amministratori.
Ma vi faremo sapere – e sempre
incazzatissimi.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 29 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
i Consiglieri Comunali dei Comuni della Montagna dovrebbero chiedere le dimissioni immediate dei Sindaci che non solo stanno dimostrando la loro inadeguatezza a sostenere i propri ruoli (non sanno evidentemente ne scrivere ne far di conto) ma soprattutto anche per il motivo che hanno deciso di far decadere, la già votata ed approvata, unione dei Comuni speciale, senza riportare la scelta nei consigli comunali per annullare la delibera presa in precedenza, fatto questo che continuo a ritenere illegittimo e non regolare.
RispondiEliminaSicuramente, "anche questo" mio commento non riceverà nessuna risposta, questione di democrazia!