di Luigi
Scardigli
PISTOIA. Tramonterà, un giorno, il sole su questa politica e sui
suoi rappresentanti. Ad aspettare, con impazienza, che l’occaso si tinga di
notte, e il loro declino, oltre ad uno stuolo indefinito di indignati, c’è
anche e soprattutto ALBA, la neonata Associazione
per il lavoro e per i beni comuni e l’ambiente che proprio sabato, alla
vigilia dell’ennesima farsa di questa falsa democrazia, le Primarie per il
Centro-sinistra, deciderà se ci siano i presupposti, politici e numerici, per
entrare in gioco e raccogliere le urla, disperate, ma composte,
di quei 27
milioni di italiani (tra cui spiccano nomi eccellenti: Antonino Ingroia, don
Andrea Gallo, Serena Dandini, Oliviero Beha, tanto per farne alcuni) che hanno
potuto bellamente contarsi all’ultimo referendum sull’acqua e che sono gli
stessi che continuano a dire no al nucleare, agli inceneritori, consapevoli che
un altro mondo, figlio di un’altra politica e di ben altri assetti, più che
possibile, sia doveroso.
Stamani, alle 12, presso il circolo Arci Bugiani, Rossella
Amodeo, pensionata della scuola e Giovanni Landi, cotitolare di Papyrus,
i due rappresentanti pistoiesi dell’Alba, con il supporto di un nutrito stuolo
di simpatizzanti, daranno vita alla prima conferenza stampa della loro storia,
spiegando a grandi linee perché questo gruppo eterogeneo di persone, che alla
stessa ora e in altre 31 città italiane (da Nord a Sud, passando energicamente
su Toscana ed Emilia Romagna), rappresentati dai rispettivi colleghi, abbia
deciso di costituirsi provando a dar vita ad un quarto polo politico, che si
discosti, per principio, dal centrodestra e prenda le dovute distanze sia dall’armata
dei grillini che dal centrosinistra imparentato con Sel, a prescindere che
siano Bersani e/o Renzi a rappresentarlo.
«Siamo fortemente convinti che la linea di questo Paese per
i prossimi anni – afferma Rossella Amodeo – sia già stata tracciata e che le
Primarie per il centrosinistra altro non siano che fumo negli occhi: sull’onda
di questo neo-liberismo imperante e al quale i mercati tutto vogliono fuorché
non addomesticarsi, si stanno consumando dei veri e propri oltraggi alla
dignità umana, spacciando per ineluttabili manovre classicamente capitaliste.
Siamo convinti che ci sia spazio e ragione perché la nostra associazione, che
comunque vada resterà in piedi, possa trasformarsi in un nucleo politico
operante: la metà degli italiani è fortemente propensa a non andare a votare e
tra questi, soltanto una sparuta minoranza appartiene all’uomo qualunque. Ci sentiamo in diritto e in dovere di provare a
cambiare».
Lo slogan del movimento, infatti, recita cambiare si può (vedi), che è anche il sito sul
quale si possono consultare programmi e iniziative.
«Abbiamo deciso di fissare l’incontro con la stampa e con i
cittadini domani (oggi, ndr)– aggiunge Giovanni Landi – perché siamo nel
bel mezzo del ballottaggio delle Primarie del centro-sinistra, una falsa
disputa di falsi contenuti dalla quale preferiamo restare fuori e pensare alle
urgenze del paese».
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 29 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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