giovedì 29 novembre 2012

«CAMBIARE SI PUÒ», COSÌ DICE ALBA


di Luigi Scardigli

PISTOIA. Tramonterà, un giorno, il sole su questa politica e sui suoi rappresentanti. Ad aspettare, con impazienza, che l’occaso si tinga di notte, e il loro declino, oltre ad uno stuolo indefinito di indignati, c’è anche e soprattutto ALBA, la neonata Associazione per il lavoro e per i beni comuni e l’ambiente che proprio sabato, alla vigilia dell’ennesima farsa di questa falsa democrazia, le Primarie per il Centro-sinistra, deciderà se ci siano i presupposti, politici e numerici, per entrare in gioco e raccogliere le urla, disperate, ma composte,
di quei 27 milioni di italiani (tra cui spiccano nomi eccellenti: Antonino Ingroia, don Andrea Gallo, Serena Dandini, Oliviero Beha, tanto per farne alcuni) che hanno potuto bellamente contarsi all’ultimo referendum sull’acqua e che sono gli stessi che continuano a dire no al nucleare, agli inceneritori, consapevoli che un altro mondo, figlio di un’altra politica e di ben altri assetti, più che possibile, sia doveroso.
Stamani, alle 12, presso il circolo Arci Bugiani, Rossella Amodeo, pensionata della scuola e Giovanni Landi, cotitolare di Papyrus, i due rappresentanti pistoiesi dell’Alba, con il supporto di un nutrito stuolo di simpatizzanti, daranno vita alla prima conferenza stampa della loro storia, spiegando a grandi linee perché questo gruppo eterogeneo di persone, che alla stessa ora e in altre 31 città italiane (da Nord a Sud, passando energicamente su Toscana ed Emilia Romagna), rappresentati dai rispettivi colleghi, abbia deciso di costituirsi provando a dar vita ad un quarto polo politico, che si discosti, per principio, dal centrodestra e prenda le dovute distanze sia dall’armata dei grillini che dal centrosinistra imparentato con Sel, a prescindere che siano Bersani e/o Renzi a rappresentarlo.
«Siamo fortemente convinti che la linea di questo Paese per i prossimi anni – afferma Rossella Amodeo – sia già stata tracciata e che le Primarie per il centrosinistra altro non siano che fumo negli occhi: sull’onda di questo neo-liberismo imperante e al quale i mercati tutto vogliono fuorché non addomesticarsi, si stanno consumando dei veri e propri oltraggi alla dignità umana, spacciando per ineluttabili manovre classicamente capitaliste. Siamo convinti che ci sia spazio e ragione perché la nostra associazione, che comunque vada resterà in piedi, possa trasformarsi in un nucleo politico operante: la metà degli italiani è fortemente propensa a non andare a votare e tra questi, soltanto una sparuta minoranza appartiene all’uomo qualunque. Ci sentiamo in diritto e in dovere di provare a cambiare».
Lo slogan del movimento, infatti, recita cambiare si può (vedi), che è anche il sito sul quale si possono consultare programmi e iniziative.
«Abbiamo deciso di fissare l’incontro con la stampa e con i cittadini domani (oggi, ndr)– aggiunge Giovanni Landi – perché siamo nel bel mezzo del ballottaggio delle Primarie del centro-sinistra, una falsa disputa di falsi contenuti dalla quale preferiamo restare fuori e pensare alle urgenze del paese».

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Foto di Luigi Scardigli.
[Giovedì 29 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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