di Luigi
Scardigli
QUARRATA. Elio, quello delle Storie
tese, suscita, automaticamente, il buonumore, quello inglese, sottile, mai
sguaiato, eppure forte, deciso, ma elegante.
Pensavo e pensavamo in molti, ieri sera, spettatori de Il barbiere di Siviglia, uno degli
appuntamenti di questa stagione teatrale del Nazionale di Quarrata, che la mano
del polivalente musicista sull’opera di Gioacchino Rossini fosse una di quelle
alla sua maniera, ironica oltre ogni ragionevole fedeltà librettistica. E
invece…
L’obiezione, badate bene, non è certo relativa alla
tassonomia dell’interpretazione, ma alla scarsa volatilità della rilettura,
dissacrata, ma non abbastanza, dall’acconciatura di Elio e dal suo slang, un
mix di dialettalismo meridionale condito da quei meravigliosi nonsenso. Che non
son bastati a divertire un pubblico delle grandi occasioni – la sala era piena
– accorso non certo per i richiami operistici, quanto per la dissacrante vena
devastatrice del mattatore dalle sopracciglia incredibili, portavoce di uno dei
gruppi musicali e satirici più preparati in circolazione.
«Abbiamo in cantiere una nuova incisione – mi ha raccontato
Elio prima dello spettacolo, parlando al plurale in veste di componente delle Storie tese –, ma non abbiamo ancora le idee chiarissime e poi, oltre a
una minore disponibilità economica circa qualsiasi tipo di investimento, anche
e soprattutto musicale, non ha alcun senso che si sforni qualcosa che non ci
convinca del tutto».
Parlando di musica con Elio scatta, automaticamente, l’interesse
e la curiosità di sapere come si trovi dietro quel tavolo di giurato a X Factor.
«La televisione è una macchina indispensabile per restare
sulla cresta dell’onda e poi è una fonte di benessere notevole: quello che
guadagno in tv non riuscirei mai ad intascarlo nemmeno sfornando un Cd ogni sei
mesi. E poi non credere che sia tutto così brutto e artefatto come a volte
appare: ho avuto modo di ascoltare giovani con idee bislacche ma stravaganti e
ho anche avuto la voglia e la forza di promuoverli. Certo, l’irascibilità di
alcune mie colleghe di giuria è sovente irritante, ma nella merda ci siamo
ormai tutti dentro fino al collo; occorre muoversi con discrezione in modo tale
da riuscire a fare qualcosa che non emani un odore nauseabondo».
Domattina
[stamattina –
n.d.r.] è
tempo di Primarie…
«E andrò a votare, come ho sempre fatto. Non credo che abbia
alcun senso manifestare il proprio disamore restando a casa, però non chiedermi
a chi darò la mia preferenza: uno perché non ho ancora deciso e secondo, perché
se anche lo sapessi, non te lo direi».
Torniamo
alla musica, che è meglio.
«Io sono fermo all’età d’oro, quegli anni ’70 irripetibili e irripetuti. Ascolto di tutto, ma non sono
ancora riuscito a scovare qualcosa che rappresenti una novità: tutto quello che
riesco a sentire viaggia su tracce musicali già ascoltate e incise in quel
meraviglioso decennio, dei Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Earth Wind
and Fire, Pink Floyd, Genesis e via discorrendo: dopo, nulla è stato così
importante e innovativo».
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Domenica 25 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.