martedì 27 novembre 2012

PRIMARIE E VOTI A RENZI: COSÌ PARLÒ ELEANNA

Eleanna Ciampolini

AGLIANA. Come di consuetudine stamani mentre facevo colazione ho aperto le cronache locali e l’occhio mi è subito caduto sull’analisi dei risultati delle primarie svolta dai vari rappresentanti politici del Pd dei comuni della piana.
Addentratomi a buon punto nella lettura mi sono dovuto fermare e, sbigottito, mi sono di colpo messo a sedere “come corpo morto cade”, direbbe il padre Dante.
Ai maldestri tentativi di spostare l’attenzione dalla débâcle toscana di Bersani alla vittoria a livello nazionale a scapito di Renzi si aggiunge il commento del sindaco di Agliana Eleanna Ciampolini che (udite, udite!) addirittura attribuisce la vittoria del rottamatore ai presunti voti del centrodestra (salvo poi correggere subito il tiro, smentendo parzialmente la premessa: le scuole di partito ci sono per questo!).

Insomma, per dirla in soldoni i punti che separano in Toscana il segretario nazionale del Pd dall’enfant terrible di Firenze sarebbero dovuti ai berlusconiani, mobilitatisi in massa, per far vincere Renzi, da sempre considerato, dentro e fuori il partito, una sorta di “berluschino”.
Ovviamente nessuna riflessione e nessuna autocritica (ci mancherebbe!) nei confronti di una classe dirigente bersanian-vendoliana, che ormai la gente non segue più, lontana anni luce dal cuore pulsante dei cittadini, chiusa nella polvere delle segreterie e nei suoi giochini di palazzo.
Il risultato ad Agliana è una disfatta senza appello: nei tre seggi in cui si votava sono rispettivamente 25, 28 e 35 i punti che separano i due sfidanti, nonostante sindaco, giunta, segretario di partito e comitati civici tutti al fianco di Bersani.
È la prova provata di una sconfitta di una intera classe politica che nel nostro comune non ha fatto altro negli ultimi anni che inanellare disastri. Ormai (e per fortuna) è dimostrato con queste votazioni che non siamo più nella logica che la sinistra vince chiunque candidi. La gente vuole risposte concrete, presenza, partecipazione, attenzione ai problemi veri che tutti i giorni siamo chiamati ad affrontare: tutte cose che le amministrazioni succedutesi negli anni soprattutto ad Agliana non hanno saputo dare.
Si è per decenni tenuto conto solamente a ristretti gruppi di potere che, se da una parte si sono rivelati molto utili in fase di voto (vedi i quasi mille voti di differenza alle elezioni del 2009 tra le europee e le comunali!), dall’altra non hanno fatto che acuire il divario profondo tra amministratori e loro sodali e il resto della popolazione.
In una domenica grigia di novembre, in un comune fantasma popolato solamente da cartelli con scritto “affittasi”, in un centro degradato e deserto, tra la sfiducia di chi, nonostante tutto, continua la mattina con coraggio ad aprire le serrande è apparso un raggio di sole con la R moscia e la calata fiorentina: una speranza per quanti ancora credono in una politica di rinnovamento e in una sinistra moderna e social-democratica; un avviso di sfratto per gli attuali inquilini politici aglianesi.
Luca Benesperi
Consigliere Comunale Pdl Agliana

Eppure, caro Benesperi, Q/n è quasi certo che, quando rivoterete per le comunali, se riavrete davanti il buon Paolo Magnanensi come candidato, la maggioranza lo butterà nel pentolone il suo voto: né più né meno di come facevano i vecchi democristiani-pipioni di un tempo.
Perché è inutile dire: Di Pietro ha fatto un disastro, ma Pci e Dc sono ancor qua, in mezzo a noi; mentre il padre della vera moderna socialdemocrazia Tangentopoli lo ha fatto morire laggiù, in Tunisia.
E grazie a D’Alema, che piaccia o no. Perché la verità è come gli gnocchi: quand’è cotta, viene a galla.

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[Martedì 27 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. La chiosa del blogger è davvero centrata e purtroppo autenticamente vera. La provincia di Pistoia è bene che abbia quel che si merita. Il voto amministrativo è da sempre buttato dentro nel pentolone, per "tradizione". Oggi, si incomincia a vedere i risultati di questa drammatica tradizione: il caso Comunità Montana, il Piuss di Quarrata, LeRocchine a Casalguidi, l'inceneritore a Agliana. Anche la eccellentissima sindaca SSG si vanta- reggetevi forte - di aver "rottamato" quelli che l'hanno tenuta assisa al trono per un decennio, nel quale ha governato in un modo semplicemente scandaloso.
    Così è, se vi piace.
    MDB

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