PISTOIA. “La chiusura delle sale operatorie nei nostri ospedali per
40 giorni è qualcosa di incredibile e sconcertante, ma è addirittura vergognoso
che tutto stia accadendo sotto una spessa coltre di silenzio”. Lo afferma la
capogruppo Anna Maria Celesti e tutto il gruppo consiliare Pdl di Pistoia
commentando la notizia, confermata anche dal neo direttore generale dell’Asl 3
Roberto Abati, della chiusura delle sale operatorie degli ospedali di Pistoia,
Pescia e San Marcello dal 10 dicembre al 20 gennaio.
“In tutto questo periodo saranno
possibili soltanto le operazioni urgenti, salvavita e oncologiche – sottolinea
Anna Maria Celesti – non per motivi tecnici o medici, ma in nome e per conto
del risparmio. È giusto che l’Azienda sanitaria tenga sotto controllo il
proprio budget, ma è assurdo e folle che lo faccia chiudendo le sale
operatorie, quando invece non si tocca minimamente l’apparato burocratico
cresciuto a dismisura negli ultimi anni”.
Le motivazioni addotte dai vertici dell’azienda
sanitaria riguardano lo “smaltimento di giorni di ferie del personale
altrimenti considerato costo aziendale” e “l’adeguamento ai tagli della
spending review”.
“Ma com’è possibile prendere una
decisione così penalizzante per i cittadini-pazienti?”, si chiedono i
consiglieri del Pdl. “Basti pensare che gli interventi ordinari di ernia
inguinale, di emorroidi o di calcolosi hanno già liste d’attesa di 12-24 mesi e
dopo questa trovata dell’Azienda sanitaria saranno ancora più lunghe, a meno
che il paziente possa permettersi un intervento a pagamento oppure riesca a
trovare una scappatoia - sottolinea il gruppo Pdl -. Non si può proseguire
così. Dove sono le istituzioni? Il sindaco di Pistoia, presidente della
Conferenza dei sindaci, è come tutti i sindaci garante del diritto alla salute
per i cittadini. Perché non interviene? L’Asl di Pistoia è da sempre
sotto-finanziata e ha già ridotto il numero di posti letto e di giorni di
degenza rispetto ad altre Asl della Toscana, senza peraltro avere organizzato a
compensazione il territorio. Ed è solo e soltanto per la professionalità e l’impegno
quotidiano di tutti gli operatori sanitari che la nostra è ancora una buona
sanità. Non è più possibile proseguire così, è indispensabile cambiare rotta e
iniziare a tagliare l’apparato invece dei servizi”.
La capogruppo Pdl in consiglio comunale
ricorda che in Toscana “ci sono 16 Asl, 4 aziende ospedaliere universitarie,
tutte con direttori generali, direttori sanitari, amministrativi e tutta l’impalcatura
burocratica sotto di loro; abbiamo tre Estav per la logistica che di fatto si
sovrappongono nei compiti e nelle funzioni, ne basterebbe uno solo, senza
considerare le 34 reali o presunte Società della Salute. Non si può più pensare
di far sopravvivere l’apparato e tagliare i servizi per i cittadini. Per questo
porteremo la questione in aula chiedendo alle istituzioni, se ci sono, di
battere un colpo”.
[comunicato]
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[Martedì 27 novembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
L'apparato garantisce i voti ed i pistoiesi, nonostante le ripetute vessazioni, continuano sempre a votare nello stesso modo. Pertanto non comprendo il motivo per cui il Sindaco Bertinelli dovrebbe intervenire: rischierebbe solo di perdere consenso.
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