QUARRATA. Il caso Innocenti ha fatto il giro del
mondo: il consigliere voleva votare per le primarie? Non voleva votare per le
primarie? Non è il caso di stare a pensare troppo: il centrosinistra ha una
blindatura da fare spavento, degna – in toto – del Pci, ma meglio, del Pcus. Altro
che Don Camillo e Peppone!
La gente della sinistra ha pura di essere scippata di cosa?
Lo sappiamo bene che vincerà le prossime elezioni: e senza neppure tanta
fatica, perché questa è la legge del contrappasso, dato che loro vanno tutti
alle urne e gli altri stanno a casa o restano al mare.
Eppure quel partito lì – se ancora è un partito e se ancora
ha una sua connotazione (cosa che noi dubitiamo molto) – è pieno zeppo di
ex-democristiani. E mentre Renzi fa l’occhiolino a chi non è Pd e chiede ai berlusconiani
di seguirlo, ci si scandalizza se qualcuno del centrodestra volesse fare anche
un passo nell’altra direzione? Allora è proprio vero che si ha paura delle provocazioni
perché si ha la coda di paglia.
Cerchiamo di capirci: non stiamo dicendo che Innocenti
voleva per forza votare accreditandosi. Non ce importa niente di dirlo e non
abbiamo tesi da portare a dama.
Oggi, tra l’altro, scende in campo anche lui – Innocenti
stesso – e dice che è stata solo una battuta da bar, una provocazione, una
celia. Salute a lui!
Il fatto è che nel frattempo Zirri e Bosi sono scesi in
campo, dopo che aveva parlato anche Federico Gorbi. E i due – il segretario
regionale Udc e il deputato eletto – hanno calcato (secondo Innocenti e non
solo) la mano.
Se Innocenti oggi risponde a Zirri e Bosi, Gorbi, il
segretario provinciale dell’Udc, lo aveva fatto in via riservata con una
lettera personale ai due suoi colleghi. Ma, come si dice, solo quello che non
si fa non sia sa…
Così, gira gira, la lettera di Gorbi ci è arrivata sul
desktop in posta elettronica.
Ed eccola qua:
Caro Lorenzo,
Caro Francesco,
non posso nascondervi la mia profonda amarezza e, perché no,
anche la mia rabbia per il vostro comunicato relativo all’articolo sull’amico
Giorgio Innocenti.
In altri tempi il Segretario regionale del partito e il
parlamentare eletto sul territorio avrebbero prima di tutto consultato il
segretario provinciale e con lui avrebbero concordato non solo il contenuto ma
anche la forma del comunicato.
NON HO SMANIE
DI PROTAGONISMO
Non è per smania di
protagonismo che rispondo ai Sig.ri Zirri Lorenzo e Bosi Francesco, ma in
quanto costretto per i toni offensivi che gli stessi hanno usato nei miei
confronti, contenuti nell’articolo pubblicato sul quotidiano La Nazione,
cronaca di Pistoia, in data 22-11-2012.
Il fatto risale a
Domenica 18-11-2012.
Presso il circolo
di Valenzatico, dove abitualmente mi reco a prendere il caffè, era presente
il seggio per la preiscrizione alle primarie del Centrosinistra, presieduto
da due persone amiche e ben conosciute, alle quali ho chiesto se potevo
registrarmi; questi, molto gentilmente, mi hanno detto che non era possibile
in quanto esiste un regolamento che lo vieta alle persone che ricoprono
cariche pubbliche all’interno di un partito non facente parte della
coalizione di centro sinistra.
Ho preso atto di
questo, affermando che non ero a conoscenza di detto regolamento, ho salutato
e me ne sono andato, senza nessun tipo di polemica.
La stampa, che il
giorno successivo ha pubblicato un articolo al riguardo, non è stata informata
dell’accaduto dal sottoscritto.
Detto questo,
informo i Sig.ri Zirri e Bosi, che non ho il piacere di conoscere, e per
questo caso, la fortuna di non conoscere, che non sono iscritto a nessun
partito politico e quindi nemmeno all’Udc, che sono sempre stato, e sempre lo
sarò, una persona libera, e come tale non devo assolutamente rendere conto
del mio operato a questi Signori.
Per il ruolo che
ricopro, consigliere comunale eletto nelle liste dell’Udc, devo rendere conto
del mio operato ai cittadini della mia città ed in particolare alle persone
che con il loro voto hanno voluto affidarmi questo incarico che onestamente
ed umilmente cerco di onorare.
I Sig.ri Zirri e
Bosi hanno sbagliato persona, le smanie di protagonismo non mi appartengono e
non mi interessano ed il mio passato ne è testimone.
Per quanto poi alle
paventate conseguenze che il gesto comporta, e che in questo momento mi
sfuggono, sono a disposizione.
Giorgio Innocenti
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Se mi aveste contattato prima di prendere carta e penna
avreste appreso che il segretario provinciale, prima di voi, aveva già
provveduto ad assicurare alla stampa e ai cittadini il fatto che nessun
iscritto o eletto dell’Udc sarebbe andato a votare alle primarie della
coalizione di sinistra, nel rispetto che si deve agli altri partiti e perché
noi abbiamo un progetto alternativo; avreste anche saputo che Giorgio Innocenti
era stato semplicemente protagonista di una battuta tra amici al bar; avreste
capito che la stampa ha voluto caricare l’episodio di significati che andavano
ben oltre le motivazioni di Giorgio Innocenti.
Se aveste alzato il telefono per chiamare il segretario
provinciale questi vi avrebbe ricordato che Giorgio Innocenti dedica
gratuitamente e con impegno il proprio tempo per svolgere con coscienza il
ruolo di consigliere comunale di Quarrata senza essere spinto da alcuna smania
di protagonismo.
Il segretario provinciale, se consultato, vi avrebbe
ricordato anche che l’Udc a Quarrata ottiene risultati a due cifre (il 13% alle
ultime comunali) molto più significativi dei risultati ottenuti dall’Udc in
altri comuni (basterebbe ricordare Lucca o Firenze).
Il segretario provinciale vi avrebbe anche ricordato che gli
iscritti dell’Udc di Pistoia sono talmente convinti delle posizioni e dei
progetti del partito che hanno sempre agito in coerenza con la linea nazionale,
fino a correre in alleanza con Fli e con liste civiche in tutti i comuni, senza
rincorrere facili alleanze a sinistra, come in alcune zone della Toscana
(sarebbe per altro molto comodo per ottenere poltrone e per appagare le manie
di protagonismo), o rapporti con il Pdl (con il quale non si dovrebbe
dialogare, salvo casi "speciali", come quello di Lucca, dove si
preferisce rompere il centro per ottenere poi risultati risibili).
Caro Lorenzo, caro Francesco, un partito serio non ha
padroni ma ha tanti iscritti che si confrontano, discutono, delineano un
progetto politico, senza che nessuno pretenda di impartire ordini né si
permetta di tacciare un altro iscritto di smanie di protagonismo o di
scorrettezze.
Questo intervento, per il rispetto che porto a due persone
che come voi considero amiche, rimarrà riservato.
Se però dovesse accadere nuovamente un episodio simile non
esiterò un solo minuto a rendere pubbliche le mie considerazioni, esattamente
come avete fatto voi, senza che vi sia venuto prima in mente di confrontarvi
con chi meglio di voi conosce la realtà territoriale e le persone che con
passione vera e con generosità si impegnano per l’Udc.
Da amico sincero, e non da segretario provinciale, mi
sentirei anche di consigliarvi di contattare l’amico Giorgio Innocenti per un
chiarimento che sarebbe quantomai opportuno.
Federico Gorbi
Segretario
Provinciale Udc Pistoia
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 23 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Questo Giorgio Innocenti è " un ganzo"! Pane al pane e vino al vino; non è certamente un democristiano. Sinceri rallegramenti.
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