di Luigi
Scardigli
Quando il gioco si fa duro, si dicevano i fratelli del Blues,
i duri cominciano a giocare.
E siccome questa battaglia delle primarie del centro-sinistra
per l’elezione primaverile di palazzo di Giano va assumendo profili
democraticamente violenti, pare che anche il candidato visionario, Roberto
Bartoli, abbia deciso di affilare le proprie armi chiedendo e, pare, ottenendo,
uno sponsor con i fiocchi: Matteo Renzi.
Sì, lui, il sindaco di Firenze, il primo caso nazionale di
un esponente del Pd che piace poco al Pd, che sta squarciando del tutto le
acque della sinistra, tra chi lo saluta come il vero antesignano della
rivoluzione interna delle poltrone e dei sofà, e chi lo maledice tacciandolo di
un berlusconismo camuffato da terzo millennio.
La realtà dei fatti racconta però che a Firenze, le cose,
quelle di tutti i giorni, sembrano essere sul punto di cambiare davvero e
sembra proprio che a dire agli orchestranti che il concerto deve iniziare, sia
stato proprio lui, il giovanissimo direttore d’orchestra, ammalato, quanto
basta, di protagonismo, è vero, ma animato da uno spirito inevitabile, una
romanticissima tempesta impetuosa che
lascerà, probabilmente, qualche innocente sul campo di battaglia, ma che forse
spianerà le porte ad un nuovo che non può più attendere.
Non si sa ancora quando, dove e come si concretizzerà
realmente la benedizione del noto boy scout fiorentino alla corsa del suo
collega pistoiese.
Ovviamente, visti i tempi, la raccomandazione sponsoristica
avverrà nel giro di breve e si concentrerà, immagino, confidando sulla soavità
dello slang toscanaccio, sull’indispensabilità della (con)(di)visione tra
pubblico e privato: nodo centrale, questo, di uno dei tanti quesiti che
attanaglia la sinistra toscana, italiana, europea e mondiale.
E se fosse proprio Bartoli a (di)segnare la via?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 2 gennaio 2012 – © Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.