Inizia il corso dell’anno peggiore dell’ultimo
secolo ed è il caso di soffermarsi a riflettere, almeno un istante, su ciò che
ci aspetta.
Ci aspetta una splendida e funzionale
manovra che si basa sull’equità indiscussa di imporre equamente a tutti i normali
delle classi basse e medie – quei normali che in 10 anni hanno visto
abbassarsi il potere di acquisto delle proprie entrate, da pensione o da lavoro
non importa, del 40% – un’ulteriore scurata di almeno un altro 10-15% sul
potere di acquisto per gli aumenti già scattati da ieri.
Le misure di Monti sono eque e democratiche
perché si abbattono indistintamente proprio sul popolo: la minoranza dei
veri ricchi non conta; sono soltanto poche centinaia, numeri trascurabili.
Nel frattempo la Santa Chiesa Romana si
preoccupa molto delle tensioni sociali e, previdente e compunto, Bagnasco ci
dice che «dobbiamo essere più positivi» e
che «occorre creare più coesione nel lavoro e nella società».
Per fare questo, in primo luogo proprio
la Chiesa dovrebbe iniziare da se stessa cominciando con il pagare l’Ici-Imu e chiedendo,
con il massimo sforzo e la massima rigorosa coerenza, di essere trattata alla
stregua di tutto il resto del popolo dei suoi potenziali fedeli: così, per dare
un esempio convincente e per fare, in concreto, quello che diceva Manzoni il cattolicissimo
nei suoi Promessi sposi, dove lo scrittore ricordava che la Chiesa è
come il mare che riceve acqua da tutti i fiumi per poi ridistribuirla equamente
a tutti, a seconda dei bisogni e delle necessità.
Ma questo non accadrà. Questo lo deve
fare il popolo, con pensieri positivi e più senso di coesione nel lavoro e
nella società.
Infine riguardatevi – e chiedetevi se
non sia pura demagogia che aizza l’odio di classe – lo spot sui «parassiti» messo in onda
(ovviamente spendendo quattrini pubblici) dall’Agenzia delle Entrate.
Davvero il 2012 sarà un anno da
cancellare. Avevano ragione i Maya.
e.b. blogger
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[Lunedì 2 gennaio 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
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