giovedì 9 agosto 2012

VANGELO & POLITICA. OVVERO: QUANDO I PRETI AVEVANO LA TONACA


di Alessandro Romiti

Lettera aperta di un fedele al Proposto di Agliana, don Paolo Tofani

Caro Don Paolo,
ti ripeto caro, perché questa volta l’aggettivo non è di circostanza, ma è da intendere nel suo significativo esteso più autentico, considerata la stima, affezione e popolarità che hai dai concittadini aglianesi e altri nel mondo, collocandomi io, certamente, non tra gli ultimi di questi.

È stata sicuramente Betta Caponnetto – ospite alla Misericordia di Agliana lo scorso aprile in una retoricissima assemblea sulla “legalità e la mafia” (vedi) – che mi ha fulminato con quella sua esortazione a diventare delle “sentinelle della legalità”: da quel dì, sono afflitto da una irrefrenabile  voglia di parlare che si combina virtuosamente con gli effetti pro-motori dello Spirito Santo, da Te sapientemente infuso. Eccomi dunque a scrivere questa lettera aperta che ti prego cogliere nel solo suo più schietto significato testimoniale di riconoscenza e stima.
Quando la scorsa domenica ho partecipato la santa Messa delle 8:30 celebrata dal tuo vicario, il camerunese padre Alphonse, ho registrato un clima decisamente diverso nella celebrazione liturgica: attenuato, come se fosse deregolato (con pieno rispetto per il buon padre camerunense) forse più ecumenico e comunque sconosciuto al consueto clima – positivamente urticante, alcune volte fustigatore e altre iconoclasta – che si apprezza nell’ascolto dei tuoi sermoni.
Intanto la predica è finita già alle 8:48 (oh, se tu avessi visto le facce dei fedeli), mentre solitamente la tua omelia – pregna di richiami e censure sui diffusi esempi di modelli antievangelici della nostra società contemporanea – finisce solitamente più tardi, anche alle 9:05. Sai bene, quanto sono attento alle tue persuasive prediche – e non ti critico per la loro estensione – ma debbo dirti che l’aver partecipato a una Messa senza critiche sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, Ruby-rubacuori, i berluscones, le tristi rievocazioni delle vicende arabo-israeliane, gli armamenti e le denunce sui più vari e scellerati degradanti programmi TV, mi ha improvvisamente ricordato gli anni inconsapevoli della fanciullezza, quando in Chiesa s’entrava (perdonami, ma così mi avevano insegnato e io, ho meglio imparato) solo per pregare e partecipare ai Sacramenti, svuotando la mente dal clamore dei fuorvianti messaggi temporali nei quali ci troviamo immersi. Erano tempi diversi, in cui il prete aveva la sottana e cappello e si chiamava “proposto”.
Ebbene, mi complimento perché il tuo modo di fare il prete è così genuino e davvero pregevole, senza fare sconti a nessuno, condotto in modo coerente con il Vangelo (so per certo, che non ti vedremo mai con un X5 sotto il sedere!): le tue illuminati argomentazioni scuotono – come parabole – le coscienze sopìte, ribaltando l’attenzione dei cittadini alienati, affossati nel conformismo più bièco, peraltro ignari di ciò. Io però – perdonami –ho ancora da percorrere molta strada per diventare un buon cristiano: cerco per questo di applicarmi, perseverando nella più genuina e fustigatoria autocritica.
Del resto, noi parrocchiani, abbiamo da tempo imparato a ricevere alcuni Sacramenti “accessori” dai tuoi vicari e non ci lamentiamo mica! Sappiamo quanto sei impegnato con la Caritas diocesana e altre mille competenze assegnate alle tue superiori capacità d’indirizzo e coordinamento che svolgi con grande merito e vantaggio per l’umanità.
Voglio pensare che la guida temporanea del bravo vicario Alphonse, sia per noi l’occasione di una sorta di “vacanza” con l’occasione di un diverso ritmo per l’esercizio di una preghiera esclusiva (alla maniera del periodo del pre-concilio) e, forte della mia esperienza parrocchiale, mi permetto umilmente di segnalarti alcuni nuovi argomenti che potrai sicuramente introdurre nelle tue prediche per ricordare ai sampierani come, anche nel loro orticello, ci sia tanta “gramigna da estirpare”.
Potrai citare e rimarcare bene – come Tu solo sai fare – i più recenti scandali che hanno sconvolto la tranquilla provincia pistoiese (ciò giustappunto dopo la recente tornata elettorale), quali sono la vicenda Untouchables e la connessa “questione morale” (vedi), l’inquietante spregiudicatezza dei nostri politici (vedi), il grave scandalo Aias/Apr (vedi), la mistificazione sfacciatamente propalata dagli amministratori locali (vedi), il recente grave scandalo della Comunità Montana (vedi) e altre amenità che evito di richiamare per brevità.
Comunque, se ritieni di poter trattare ancora vicende di maggiore interesse legate alla politica internazionale, ti consiglio di spostarti dalla Palestina e gli Usa, variando così la dieta: non manca il pregio alla denuncia del genocidio Ceceno (vedi) o la strage di bambine in Cina (vedi) ... ma non hai bisogno del mio suggerimento per l’elencazione dei tanti gravi drammi che coinvolgono poveri ed emarginati di questo pianeta.
Sarai così autenticamente trasversale alle categorie dei cittadini della polis, ovvero alla comunità delle pecorelle e quindi non più classificabile con lo spregevole appellativo di “prete comunista” (detesto questo stigma, perché fuorviante per come chiaramente alieno al Vangelo).
Per conseguenza, sarai dunque maggiormente apprezzato, condiviso e seguito, soprattutto durante le sferzanti prèdiche domenicali.
Con riconoscenza e immutata stima

P.S. – Colgo l’occasione per dirti che il tuo appello lanciato dopo la celebrazione del 22 luglio sull’imminente termine della possibilità di sottoscrizione del referendum “anticasta” (vedi) è stato quanto meno inconsulto e dovuto a suggestionanti interpretazioni dietrologiche. Infatti, questa volta la “stampa strutturata” non ha escluso l’iniziativa della pubblicizzazione più ampia per questioni di censura della partitocrazia ma, più semplicemente, perché sembra che la raccolta delle firme sia nulla, causa il mancato rispetto di altri termini di legge. Dura lex, sed lex.

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[Giovedì 9 agosto 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. L'articolista non lo ha precisato, ma sempre ad Agliana (non mi ricordo dove) c'è un'altro prete, di altra parrocchia, che usa un pregevole X5 BMV per l'esercizio del Ministero. L'automezzo è suo, non lo ha in dotazione dalla Diocesi, sicuramente.Complimenti dunque per la nota, davvero opportuna al caso.
    MDB

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  2. Cristo la perse la pazienza quando trovò al tempio i banchieri che scambiavano gli euri e i mercanti che c’avevano polli e piccioni come alla Cop e prese una frusta e ribaltò tutti i banchi . ma lì la cosa era grave. però il proposto che alla messa di domenica gli girano e s’arrabbia e fa una parte di m…da a una anziana e gli urla 4 o cinque volte “stazzitta” col microfano di vangelico c’ha pochino via.
    gli deve ave fatto male troppo berlusconi che gl’ha levato la tolleranza per i popolani anche se lui è di sinistra. secondo me gli dovrebbe chiedere scusa a quella donnina e dinanzi a tutti.

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