di LUIGI SCARDIGLI
PISTOIA. Il mondo dell’informazione si è così
globalizzato, che spesso non ci si rende conto che la realtà che stiamo vivendo
è sì quella contemporanea, ma avviene lontano da noi, anche migliaia e migliaia
di chilometri.
La riflessione è sorta, spontanea, anzi,
doverosa, in questi giorni, percorrendo, con la macchina, le vie della città:
non so cosa sia caduto, nelle ultime 96 ore, su Pistoia, ma dal cielo, qualcosa
di certamente perverso, corrosivo, acido,
ad insaputa di Giove pluvio, deve
essere sceso, altrimenti, i crateri naturali che si sono formati un po’ ovunque
sul manto stradale non sarebbero altrimenti spiegabili ed io non avrei certo
avuto l’impressione di essere un uomo di Kabul.
Temo che oltre all’inquinamento dei sughi di
carne e delle bestie, nel mondo serpeggi un nuovo batterio; o forse è solo che
l’asfalto con il quale si ricoprono le strade, qui, da noi, è composto da
sterco di vacca e per questo fa semplicemente cacare.
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[Domenica 10 marzo 2013 | 18:51 - © Quarrata/news]
possiamo benevolmente pensare che a causa delle troppe piogge occorse questo inverno , non ci si stato modo di fare manutenzione.
RispondiEliminase a giugno siamo ancora messi così, vorrà dire che non ci è rimasto neanche due lire per spargere un po' di asfalto.
a memoria di pistoiese, delle strade "bucate" come ci sono ora, non si erano mai viste .
urge una jeep. o un sacchetto di catrame.