di LUIGI SCARDIGLI
Da ‘Ticket & Tac’ a ‘Come tu mi
vuoi’ a ‘L’impresario delle Smirne’
PISTOIA. Ancora un fine settimana all’insegna, provvida, dell’imbarazzo
della scelta. Culturale. Sabato sera (ore 21), al Francini di Casalguidi e
domenica, contemporaneamente, a quello di Lamporecchio e al Montand di
Monsummano Terme, l’Associazione Teatrale Pistoiese è lieta di presentare – e
noi di scrivere – tre appuntamenti.
Si inizia con la tragicomicità del duo
Katia Beni e Anna Meacci, che porteranno in scena un’opera già abbondantemente
collaudata, Ticket & Tac, con un
sottotitolo quanto mai didascalico: Divagazioni
in pillole semiserie su salute e benessere, uno spettacolo, per la regìa di
Carmen Femiano, firmato da Alessandro Bini, Katia Beni, Donatella Diamanti,
Bruno Magrini e Anna Meacci e che si ispira, non certo di nascosto, a Good Bye Careggi, libro (edizione
Morgana) firmato a quattro mani da Magrini e Bini e che è a sua volta un’intercettazione
telefonica, vera e/o presunta al 118 dell’ospedale fiorentino, con i
pazienti/mittenti che chiedono all’operatore sanitario/destinatario la ricetta
della felicità, o quanto meno quella che riesca a lenire la solitudine e la
tristezza.
Domenica invece (sempre alle 21),
dovrete fare una scelta: o andare al Comunale di Lamporecchio, ad assistere a Come tu mi vuoi, di Luigi Pirandello,
liberamente riadattato per la bisogna sul corpo di Lucrezia Lante Della Rovere,
che lavorerà in simbiosi con Crescenza Guarnieri, Totò Onnis, Raffaello
Lombardo, Arcangelo Iannace, Andrea Gherpelli ed Emilia Verginellio, per la
regìa di Francesco Zecca, o restare in pianura e farvi allietare da L’impresario delle Smirne, autentico
capolavoro del 1759 di Goldoni che Roberto Valerio ha deciso di rimodellare per
il teatro contemporaneo, rivisitazione così convincente al punto che l’Associazione
teatrale pistoiese, vistolo, ha deciso di impegnarsi nella produzione.
Non posso essere oggettivo, nella
circostanza, perché l’opera goldoniana ho già avuto modo di vederla e
piacevolmente recensirla, in prima nazionale, al Manzoni di Pistoia e vi
assicuro – mi rivolgo ai monsummanesi – è davvero cosa gradevole, un crescendo
di groove, tra l’altro, di recita in recita (stanno girando la Toscana),
assicuratomi da Peter Weyel, il locandiere,
che incontro spesso, in città, a bordo del suo camper riadattato, puntualmente
alla ricerca del tempo vinto.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 13 marzo 2013 | 17:13 - © Quarrata/news]
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