Il
commiato dopo 27 anni di attività – «Ho sempre cercato di rispettare e di
onorare quest’aula»
SERRAVALLE
PISTOIESE. Alessio
Gargini, 27 anni ininterrotti di opposizione/minoranza in Consiglio Comunale.
Ha chiuso con la
seduta del 12 aprile scorso e con questo discorso:
Voglio esprimere
un ringraziamento al Sindaco e all’intero consiglio comunale che mi permettono
di fare questo intervento di commiato, non solo da una legislatura che volge al
termine, ma, da un’aula, questa, che mi ha visto impegnato ininterrottamente per
oltre 5 lustri dai “banchi” della minoranza.
Un esperienza
politica che mi ha arricchito il pensiero, che mi ha fatto conoscere realtà amministrative
e territoriali nelle sue pieghe minime difficilmente esplorabili altrimenti.
Di tutto questo
ringrazio amici e conoscenti che mi hanno di volta in volta rinnovato la
fiducia a rappresentarli e tutti quei cittadini ed avversari politici che pur
nella differenza di opinioni, ma uniti nelle cose essenziali, hanno
riconosciuto la mia responsabilità politica nel costruire e mai nel demolire o
disconoscere queste unità.
Un migliaio e
forse più il numero dei Consigli Comunali, delle riunioni e delle assemblee
alle quali ho partecipato mai silente e impreparato. Ore e ore passate a
studiare documenti e a preparare interventi ma rimango orgoglioso e fiero di
aver dedicato così tanto tempo a questa missione sociale, anche se spesso, mi
ha impedito di essere più presente e attento con mia moglie Alessandra e con le
mie figlie, diventate nel frattempo tutte maggiorenni, con le quali sono
debitore e grato per la loro pazienza, comprensione e riconoscenza.
Sarebbero molte
le cose da ricordare, e bruciano ancora le battaglie perse che il tempo però mi
ha voluto riconoscerne i meriti: il rispetto per un assetto urbanistico a
misura di chi lo vive ed il ricorso continuo a favorire la ricerca di una bellezza
progettuale; la mancata gestione pubblica della discarica; il parco e la Villa di Cantagrillo
sottratti all’utilizzo comune; la sede inopportuna dell’attuale Misericordia ed
il disatteso recupero pubblico per un vero e proprio cinema teatro; l’insediamento
dell’area C4 continuamente trasformata a favore del privato e che di pubblico
non ha restituito quasi niente; l’arredo urbano e la rivisitazione povera e
triste delle nostre piazze specie di Casalguidi e della mancata realizzazione
di spazi verdi e attrezzati anche per un libero esercizio fisico e sportivo non
per forza legato ad associazioni; la perdurante divisione fisica e sociale di
un comune che non riesce ad essere partecipato totalmente dalla comunità. E mi
fermo qui per non annoiarvi.
Non mi sento per
questo come un reduce del Vietnam, di cui è piena la filmografia recente, dove
dopo tanto impegno in battaglia per difendere gli ideali di un popolo e di una bandiera,
la gente non pone riconoscenza e ti isola nonostante la medaglietta che porti
al collo. Non cerco medaglie o riconoscimenti particolari cerco solo rispetto.
Rispetto per
aver cercato di cambiare in meglio il mio paese con tutta la forza e le
capacità che mi sono proprie senza per questo essere mai sceso a compromessi di
carattere morale e materiale. Non ho mai chiesto niente per me e per altri e
non ho mai avuto niente per me e per altri che non fosse il riconoscimento di
un legittimo diritto.
Vorrei cogliere
questa opportunità di parola per testimoniare ciò che sento dentro e fuori di
me perché spero possa essere di aiuto e di stimolo per coloro che si
avvicenderanno nel ruolo di Consigliere.
Oggi siamo di
fronte ad una campagna elettorale dove l’arroganza, il rancore e un vecchio
manierismo politico sembrano aver preso il sopravvento. A Serravalle come
altrove perché il problema ha caratteristiche nazionali.
Se mi è
consentito vorrei richiamare tutti ad essere più moderati e più disponibili ad
ascoltare e a confrontarsi. Dovete far risaltare voi stessi e farvi giudicare
per le vostre vere ambizioni, idee, intuizioni, la vostra vera disponibilità.
Non avete bisogno di cambiare continuamente maschera politica per affermarvi.
Questo è quello che la gente, il cittadino vuole e pretende da noi. E se la
poltrona non ci sarà non ha importanza perché questo è un gioco comune dove a
perdere e vincere e l’intera comunità.
Ho scelto io di
uscire dall’agone politico perché non mi ritrovo in certi atteggiamenti incancreniti
della politica attuale.
Oggi più che mai
è in corso una rivoluzione sociale a cui certa politica è rimasta estranea.
Chiusa com’è nelle sue stanze a preoccuparsi maggiormente di come mantenere
prebende e ad orchestrare logori e lugubri giochi di palazzo.
La politica sta
perdendo il ruolo di guida, di risposta, di amministrazione e non se ne rende
conto.
Sta dimostrando
tutta la sua incoscienza e debolezza. Una debolezza fatta di uomini, per lo
più, che parlano senza sapere quello che dicono. Perché davanti a chi espone il
problema si arrampicano sugli specchi in quanto non hanno realizzato che c’è il
problema.
Troppe le
persone e i politici che hanno assunto posizioni solo per logiche di partito
senza averne mai dimostrato o testato sul campo i meriti. La poltrona sarà
sempre più scomoda per chi non sa o non può apprezzarne per incapacità la vera funzione
sociale.
La società oggi
ha bisogno non solo di piccole ma di grandi risposte. Di soluzioni a problemi
complessi perché arriva al palazzo con disagi enormi, e spesso purtroppo, come
ultima ratio. Viviamo in un paese di piccoli e medi imprenditori che da soli si
sono messi in gioco, hanno rischiato e speso per cercare fortuna con i nostri
stessi tesori fuori anche dai nostri confini, senza nessun supporto, senza
consigli, senza tutele e idee amministrative.
Ci sono
delibere, e non parlo solo di Serravalle, anzi, fatte ieri e già vecchie di 5
anni nei contenuti. Come se la politica attuale deliberasse in differita. C’è
carenza di proposte e ci si limita a guardare adattandosi e anche male.
Mancano
sportelli specializzati di indirizzo e osservatori pronti a dare risposte
concrete e a far cogliere le varie opportunità e troppo spesso, dove
questi”sportelli” sono nati, ci sono persone della casta impreparate o non
idonee messe li ad aspettare che arrivi presto il giusto riconoscimento
pensionistico di così tanto e chinato lealismo o militanza politica,
Oggi più che mai
la polis ha bisogno di competenza perché che lo voglia o no, ha perso. E solo
con competenza, determinazione, cambiamento e meritocrazia si può governare
questo momento storico. Dallo Stato al Comune di Serravalle, non c’è differenza
adesso.
Se vuole
risorgere, la politica deve guardarsi allo specchio e capire che è proprio da
quella società che si è organizzata , da quei cittadini che sono avanti alla
politica e che si sono, nonostante tutto, già evoluti, che deve attingere.
C’è bisogno di
amministratori illuminati e quindi lungimiranti che sappiano anticipare le
esigenze e che indichino con coraggio e determinazione la via da seguire. La
politica è la parte di società che guida la società stessa e non soltanto
quella che amministra e ne spartisce i beni.
Basta con i
mestieranti e gli adattati, la politica non è una giostra dove si va a fare un
giro o il refugium premiale di una militanza. Occorre recuperare il suo ruolo
educativo, propositivo e deve essere un’entità rassicurante e non portatrice di
ulteriore panico al momento storico, di grande crisi economica e di valori, che
stiamo vivendo.
Vi ringrazio e
vi abbraccio di cuore tutti (non serbo rancori) per l’attenzione che mi avete
sempre dimostrato e per aver condiviso con voi e non solo questa esperienza e
questa aula che ho sempre cercato di rispettare ed onorare.
Alessio Gargini
Serravalle P.se 12/Aprile/2012
P.S. – Questo il
commento che mi è arrivato da Valentino Durante: «Saluto con affetto e stima il
Tuo percorso politico, la Tua lungimiranza, le parole – molto belle – di un
commiato politico/consiliare che al mio orecchio risuonano come un
“arrivederci” a una platea più vasta di riformisti che attendono – con speranza
e volontà – un tempo migliore, per un’Italia migliore e più aperta. Con
amicizia Valentino».
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14
aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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