PISTOIA. Di tutto quello che si può dire o scrivere, soprattutto ci
interessano le reazioni dei sindacati che traspaiono dalla stampa.
Sono indicative della sempre più delineata presa di
coscienza di quello che sta per accadere alla Breda.
Leggiamo:
Le reazioni. I sindacati uniti
«Dicono di stare calmi
Ma la mossa è chiara»
«Dal punto di vista dell’azienda, i giapponesi hanno avuto
una buona impressione dello stabilimento e dei suoi prodotti». Lo riferisce
Francesco Nebbia, delle Rsu, dopo la «chiacchierata» del coordinamento dei
sindacati interni con l’ad AnsaldoBreda Maurizio Manfellotto. «Purtroppo non
abbiamo avuto modo di parlare con la delegazione Hitachi, ma i dirigenti Breda
ci hanno detto che la visita è un fatto del tutto normale».
Lo hanno già fatto,
negli ultimi mesi, anche i canadesi di Bombardier, partner di AnsaldoBreda per
l’Alta velocità, e gli americani General Electric, che per primi avevano
manifestato interesse per l’acquisizione dopo essere stati scoraggiati dallo
stato dei bilanci. Malgrado le rassicurazioni, le preoccupazioni dei dipendenti
rimangono invariate. Ieri, in parallelo alla visita, i sindacati hanno
organizzato «informative» per analizzare i problemi. «La visita di oggi (ieri)
non è causale», dice Nebbia.
«In ogni caso – aggiunge Jury Citera, anche lui Rsu – prima
di ogni scelta, vogliamo che il Governo chiarisca le sue intenzioni». Per
questo, si rimanda all’assemblea pubblica di lunedì alla «Cattedrale» dell’ex
Breda, alla quale i rappresentanti dell’esecutivo e dei partiti nazionali sono
stati invitati. «In questo momento, ogni ipotesi di vendita equivale a una
svendita – afferma Nicola Riva, segretario provinciale Fiom –. Quello che è
certo, è che noi continuiamo a mantenere la nostra posizione, che è di assoluta
contrarietà a una cessione, almeno nelle modalità, con cui è stata
rappresentata dalla stessa Finmeccanica, dove AnsaldoBreda rischia di essere il
corredo di Ansaldo Sts, quindi una sorta di regalo alla concorrenza
internazionale».
[La Nazione/Pistoia, 18 aprile 2012]
E ora facciamo qualche postilla.
1. «Purtroppo non abbiamo avuto modo di parlare con la
delegazione Hitachi, ma i dirigenti Breda ci hanno detto che la visita è un
fatto del tutto normale». L’informazione filtra solo per interposta persona.
E d’ora in poi sarà così sempre più spesso. Per gli acquirenti esteri i
sindacati italiani fanno la stessa paura e suscitano lo stesso interesse di una
zecca che si attacca a un cavallo: non hanno rilevanza, sono solo degli inutili
microscopici fastidi da eliminare.
2. Malgrado le rassicurazioni, le preoccupazioni dei
dipendenti rimangono invariate. Ieri, in parallelo alla visita, i sindacati
hanno organizzato «informative» per analizzare i problemi. «La visita di oggi
(ieri) non è causale», dice Nebbia. È il segnale, questa non-casualità, che
comunque qualcosa cambierà.
3. «In ogni caso – aggiunge Jury Citera, anche lui Rsu –
prima di ogni scelta, vogliamo che il Governo chiarisca le sue intenzioni». Per
questo, si rimanda all’assemblea pubblica di lunedì alla «Cattedrale» dell’ex
Breda, alla quale i rappresentanti dell’esecutivo e dei partiti nazionali sono
stati invitati. Il Governo chiarirà davvero le sue intenzioni solo perché
Fassina o Bersani o Bertinelli o Fratoni o Enrico Rossi hanno detto così
arringando la folla? Ma non si vede come questo Governo chiarisce le sue intenzioni
in tutto? Vi sembra che questo sia un Governo che chiarisce? O assomiglia,
piuttosto, a un sovrano assoluto e dispotico? Cerchiamo di riflettere a occhi
aperti: l’età delle lotte operaie ascoltate è passata da un pezzo. Ora occorre
essere sanamente realistici.
4. «In questo momento, ogni ipotesi di vendita equivale a
una svendita – afferma Nicola Riva, segretario provinciale Fiom. È esatto.
Riva ha ragione, credo. Il premio della vendita sarà l’Ansaldo Sts, che
rientrava anche nelle mire della General Electric. I giapponesi non possono
cambiare indirizzo rispetto agli americani, perché le leggi della finanza e del
profitto sono queste, fisse e immutabili. Ce le insegna anche il Governo Monti
ogni giorno quando ci taglia una fetta in più come se fossimo dei poveri
prosciutti sul bancone del supermercato.
Tutto il resto – e spiace doverlo ribadire – fa solo
chiacchiera e colore di politici indaffarati nelle loro smanie per la
villeggiatura.
Una villeggiatura che si chiama elezioni amministrative
2012.
e.b.
blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 19 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.