PISTOIA. «Poche e secche le parole con cui Pierluigi Bersani
ha affrontato la protesta dei 140 iscritti al Pd che hanno stracciato la tessera
dopo il “caso Bartoli”. “Non credo – ha detto il segretario generale del
partito, rispondendo alle domande dei giornalisti – che la risposta possa
essere: vado fuori. Spero che ci ripensino; ma se uno vuol discutere non se ne
va, altrimenti non discute più”».
Correggiamo il tiro di Fabio
Calamati (è lui che scrive, stamattina, quello che avete letto, sul Tirreno)
. È una correzione minima, ma, come tutte le cose minime, davvero sostanziale: «Poche
e seccate le parole con cui…».
Chissà quanto gli saranno girati,
a Gigi, i marroni, visto che… viene a Pistoia ed è costretto ad
assistere a una emorragia di tessere rosse in diretta.
Del resto è la vita. Che è anche
amara. Lo so perfettamente che Bersani non lo sa perché, pur essendo nato da un
padre artigiano meccanico-benzinaio e piccolo-borghese, è riuscito a sedersi su
una elle poltrone d’oro del Parlamento e – quindi – non patirà freddo neppur
quando SuperMario ci avrà spento il riscaldamento a tutti, e ci rimanderà a
piedi perché finirà col portare la benzina a 3 euro al litro in nome di quella
che chiamava equità mentre mazzolava dipendenti e pensionati e si rifiutava di
tassare le rendite dei grandi patrimoni.
Un po’ fumìno com’è, Gigi
di Bettola, col Toscanello in bocca come Verdi, se lo osservate bene per
come lo descrive Calamati, molto assomiglia al ‘divin fanciullo’ Bertinelli che
sta per riportare l’età dell’oro a Pistoia: parla poco, non dà spazio ai
giornalisti (è la regola prima della democrazia, no? Magari lui è abituato a
parlare da Vespa o da Santoro – ma questi sono solo nomi a caso), ma qui perché
dar credito a quattro poveri scrivani di provincia? Meglio ignorare come fa – e
come ha fatto finora – Bertinelli: sa di superiore e di
raffinato, di petroniana eleganza, anche per un figlio del popolo come lui.
Poi – dopo non aver fatto parola
se non dicendo che i 140 (in realtà 160 con gli anonimi) sono dei qualunque
che non sanno che si discute all’interno e non andandosene –, il Bersa viene assediato
da tutti. Polizia in primis, al Ponte alle Tavole. Tavole anche per
mangiare perché c’erano 400 pasionari in attesa per dare libero sfogo al
loro culto della personalità. Guardate le foto del Tirreno; sono chiare:
guardate il Berti e anche (seminascosto) il Berti-nelli.
Uno stress lungo un secolo,
povero Pier Luigi, se si tiene conto anche dell’incontro in Breda (dove ha
promesso che salverà capra e cavoli), che aveva preceduto l’arrivo alla famosa
sede del Seggio 11.
«Poi, finalmente, Bersani ha potuto
sedersi a tavola», scrive Calamati. Povero Gigi. È andato a cena tardi: ma
pensate a quanta gente ci va ancora più tardi di lui e con ancora meno soldi in
tasca, tipo gli esodati; e capirete che… non glielo ha ordinato il medico di
fare il mestiere che sta facendo, e che, se mangia meno, avrà meno colesteroli
e una salute migliore, nonostante il Toscanello in bocca.
Con questo commento mi sarò fatto
– una volta di più – più nemici e più aspri.
Ma oltre al fatto che non me ne
può importare di meno, voglio ribadire, ad abundantiam, che non sono di
animo pistoiese, che non amo nascondere ciò che penso (si capisce?) e che non
ho da fare nessuna strada e/o carriera, specie ora che vo (fortunosamente) in
pensione.
Quindi posso permettermelo in
assoluto, compagni ortodossi!
Edoardo Bianchini
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[Sabato 14 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Dieci anni sono passati da quando ho lasciato Firenze e sono residente in provincia di PT, a Montecatini. Nel far politica ho avvicinato i partiti di sx, i verdi ed il PD sia di Pistoia che di MCT.Ora non sono iscritto ad un partito ma credo che lo smottamento dei 160 e la polverizzazione degli altri partiti siano il frutto di molloc di segreterie, prive di reali aderenze con il territorio e le cerniere di risoluzione sui gravi problemi mancanti o depotenziate. Il Gigi, dal toscanello proletario, dovrebbe ripercorrere le ultime crisi di segreteria che hanno portato alla emarginazione della Daniela Belliti, ora rientrata, per aver cercato di scrollare il blocco.Se il Gigi capisse questo potrebbe anche comprendere l'attuale crisi della Breda e della intera Valdinievole. Ha ragioni da vendere Edoardo Bianchini.
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