di Marco Ferrari
Di pseudo-cure la Montagna ne ha avute fin
troppe – Il vero problema? La classe politica incancrenita e che non si rinnova
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Riguardo al post Montagna Pistoiese. Iniziative per salvare
il salvabile (vedi),
tratto dalla pagina Facebook di Franco Silvestri: un post vivo che sta animando
non solo il blog ma anche, perlomeno qui in montagna, la discussione verbale.
Quanto scritto dal Sig. Franco, mi ha lasciato inizialmente perplesso per un
aspetto ritenuto come marginale, ma fortemente incoerente con quanto si vuol
far intendere. Questo aspetto risiede nella data del 24 luglio.
Aspetto confermato poi nella risposta di “Pasquino”.
Se il Sig. Franco fosse, come vuol far credere, un residente e conoscente della
Montagna e dei suoi problemi, non caldeggerebbe e soprattutto saprebbe che l’Unione
dei Comuni è tramontata desolabilmente il 22 giugno u.s. in occasione dell’ultima
assemblea della Comunità Montana tenutasi a San Marcello Pistoiese.
Non concordo poi su nulla di quanto viene
affermato e soprattutto proposto come soluzione ai gravi problemi, che non
accadono oggi nella Montagna Pistoiese. Quelli che si vuol far passare come
problemi sono solo le conseguenze.
Sarebbe come individuare nella febbre il
male da curare.
Per abbassare la febbre si può ricorrere a
dosi più o meno massicce di aspirina o panacee varie; il dolore si attenua, passa
e si dimentica, ma poi, si ripresenta inesorabilmente più acuto di prima.
Di queste pseudo cure la Montagna ne ha
avute fin troppe e i risultati sono sotto la vista di tutti. Il problema non è
stata la chiusura della Smi e la relativa panacea del C.i.i.; il problema non è
la soppressione dei treni sulla Porrettana con la relativa aspirina del
servizio sostitutivo effettuato dai pullman della Copit; il problema non è la
chiusura dell’Ospedale di San Marcello Pistoiese, con la panaceiana visita al
capezzale del commissario Cravedi. Il problema, risiede nella così detta classe
dirigente, impostaci, anche nel recentissimo passato di tre mesi fa, da logiche
di partito estranee alla realtà della Montagna Pistoiese.
Classe dirigente che nella migliore delle
ipotesi, e salvo casi sporadici, si è distinta per l’inazione.
Non è pensabile, quindi offrire, con tali
appelli, ulteriori sponde a lor signori. Di queste opportunità se ne stanno creando
da soli anche troppe (vedi fusione dei comuni e progetto Mo.To.Re.). Progetti
in cui di persone nuove, o che sembrano nuove, ce ne sono molte. Come molte
facce nuove erano presenti anche nelle liste delle compagini elettorali delle
recenti comunali di San Marcello Pistoiese (eletti e non pervenuti).
Per sostenere l’iniziativa si vuol poi
concludere con una bella manifestazione, magari di bandiere sventolanti e perché
no, aggiungo io, anche con un bel concertone socialmente impegnato, in piazza
del Duomo?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 11 agosto 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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