QUARRATA. Berini (Pdl) ci invia questa nota sull’incuria
dell’amministrazione nei confronti del cimitero di Montemagno:
In tutto il
mondo si sta celebrando la ricorrenza dei morti e tutti ci recheremo al
cimitero a trovare i nostri cari defunti. Atei o cristiani è una tappa
obbligatoria. Il culto dei morti ha radici nell’uomo essendo nato con l’uomo stesso.
A
Montemagno questa universale
commemorazione sarà ancora turbata dall’incuria del comune che ha poca voglia
di riparare il degrado che da due anni affligge il piccolo cimitero.
Con lo slogan
che non ci sono soldi l’assessore Romiti, nel consiglio comunale del settembre
2012 manifestò l’impossibilità dell’amministrazione ad intervenire in maniera
radicale. Solo qualche modesto rattoppo, disse. E così è stato.
Quello che non
ci convince è il fatto che l’assessore non ci mostrò né una quantificazione del
danno né tanto meno programmò l’intervento risolutivo. Segno evidente che il
comune ancora non ha preso in seria considerazione il danno, nonostante il
tempo trascorso.
Questo
comportamento non è piaciuto al gruppo Pdl che a suo tempo promosse un’interrogazione
in merito e solo per questo motivo il
comune ha provveduto a rabberciare il danno in occasione della festività dei
morti.
Eppure la storia
e l’archeologia ci insegnano che il rispetto della sepoltura dei morti era
celebrato presso tutti i popoli. Nel mondo greco-romano di fronte alla morte
cessavano gli odi e le vendette, tanto che il funesto Achille permise la
sepoltura di Ettore ed il diritto romano sancì la sacralità delle tombe.
In tempi più
recenti “Ugo Foscolo ne “I Sepolcri” dice che una società che non onora il culto dei morti non merita di
sopravvivere, mentre Giuseppe Ungaretti nella sua poesia “Non gridate più” ci
fa capire che chi non rispetta la morte va incontro ad una morte morale, molto
più spaventosa di quella fisica.
Pertanto
l’atteggiamento dell’amministrazione comunale resta un fatto di mancato
rispetto sia verso i morti sia verso i vivi di Montemagno, sebbene l’argomento si sia voluto ammantare
di pretese ragioni economiche. Per il
gruppo Pdl invece non si tratta di una questione economica ma solo di una
precisa scelta politica senza tenere conto dei bisogni della collettività.
Ci auguriamo di
essere prontamente smentiti per la completa soddisfazione nostra e della
popolazione di Montemagno che in gran numero ha votato per questa
amministrazione e che da questa giunta si aspetta qualche considerazione in più,
per il momento assente.
È il caso di
ricordare che, nonostante i voti dei montemagnesi, neppure la strada fu rimessa
in sesto dall’allora Assessore ai lavori pubblici Mazzanti: fo solo rabberciata
perché non c’erano quattrini.
Evidentemente –
Berini non lo sa – per ottenere buoni risultati con gli elettori, il miglior
mezzo è quello di ignorare i bisogni della gente…
Q/n
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[Giovedì 01
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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