giovedì 1 novembre 2012

PISCINA DI VIGNOLE, UN ENORME BUCO NERO APERTO DALL’EX-SINDACO SABRINA SERGIO GORI


di Edoardo Bianchini

Intervento di Flavio Berini (Pdl) sul rifiuto di Mazzanti di aprire una commissione consiliare di indagine su una vicenda oscura e inquietante

QUARRATA. La città della ‘peggio Sindaca’ Sabrina Sergio Gori, è entrata nel tunnel del declino con due fatti – almeno per quanto se ne sappia – che alla Sergio Gori sono direttamente riconducibili: il fallimento del progetto delle piste ciclabili e quello della piscina di Vignole.

All’improvviso si è scoperto (con le pronunce del Tar della Toscana e del Consiglio di Stato) che le piste ciclabili saltavano per manifesta incapacità della dirigente Paola Battaglieri (voluta a forza dalla ex-Sindaca) di stilare ‘a modo’ un bando di gara, rispettando i santi crismi di Dio e della legge.
E sempre all’improvviso si è visto che la piscina di Vignole non si farà perché la ditta che doveva costruirla, e che è fallita o giù di lì, oltre che aver fatto male le fondamenta (si è letto che dovranno essere disfatte), è una azienda di cui farebbe parte il signor Mauro Dugheri, Presidente dalla Uisp regionale, beneficiaria della piscina stessa: quindi – come tra poco leggerete nell’intervento di Flavio Berini del Pdl – in aperto e ineluttabile conflitto di interessi in tutta l’operazione; un conflitto sul quale non sarebbe male che mettesse mano (si legge) la stessa magistratura, specie ora che a Pistoia, cadute certe premesse, si aprono certe necessarie conseguenze di maggior controllo e di maggiore attenzione a certi fatti sinora – come pare e ha sostenuto anche il Consiglio Superiore della Magistratura nel non confermare l’ex-Procuratore Capo, Renzo Dell’Anno – ignorati, sottovalutati, trascurati e non visti.
Ma il problema è anche un altro e riguarda altre possibili incompatibilità sostanziali: incompatibilità che tutti sembrano conoscere (a Quarrata se ne sente parlare per le strade e – parrebbe – non senza fondamento), ma di cui nessuno fa ufficiale parola; legami che correrebbero, o sarebbero corsi, fra funzionari del Comune, responsabili del progetto-piscina, e la stessa Uisp-Dugheri.
Ora, scoppiato il caso della piscina di Vignole, in cui ha messo mano l’opposizione guidata da Alessandro Cialdi dell’Udc, i consiglieri di minoranza hanno chiesto – come abbiamo letto sui quotidiani e sul blog di Andrea Balli – una commissione consiliare di inchiesta: ma il Sindaco Mazzanti l’ha negata.
Paura? Forse. Personalmente, però, credo che, più che paura, sia il caso di parlare di terrore che vengano a galla altre cose, e cose che non stanno né in cielo né in terra; particolari imbarazzanti e sconvenienti sotto profili di diversa natura.
Di fatto, infatti, anche l’attuale Sindaco – e me ne dispiace, come mio allievo alla scuola media – è in qualche modo impicciato nella faccenda, datoché era capogruppo di maggioranza quando la piscina iniziò a camminare, e datoché era Assessore ai lavori pubblici quando la piscina fu al punto in cui la ‘peggio Sindaca’ di Quarrata prese in mano mestola e cazzuola e piantò, in un’aureola di gloria e di tripudio trionfante, il primo mattone di questo assoluto fallimento della sua “improvvida amministrazione della spesa inutile e dannosa”.
Ora Quarrata ha pagato un sacco di quattrini dei cittadini. E questi quattrini, pubblici, sono finiti, di fatto, nel bidone della spazzatura, e, all’orizzonte si profilano una serie di cause civili che porteranno a disfare ancor di più le magre risorse del Comune, con tutta l’incertezza delle giustizia italiana che tutta Europa, ahinoi, conosce come qualcosa di arretrato, farraginoso e poco concludente.
Se questo vi sembra il corretto modo di agire e di amministrare, ditelo voi lettori.
A chi scrive non interessa tanto il dibattito sulla partecipazione o meno della gente alle scelte – quello spetta ai politici –, ma interessa e genera preoccupazione la baracca di quattrini che peseranno sulle spalle dei cittadini innocenti, costretti a doversene far carico senza averlo voluto e senza aver fatto pasticci: inguaiati, dunque, non per propria volontà.
Nessuno indagherà a livello consiliare, perché Mazzanti, con il terrore che ha, ha fatto argine alla richiesta di Cialdi e dell’opposizione, e ha blindato la diga che sta per rompere: ma, se le cose stanno come davvero scrive Berini, tutta l’opposizione dovrebbe, un bel mattino, tutta insieme, salire le scale della Procura di Pistoia e presentarsi dal dottor Giuseppe Grieco, attualmente Procuratore Capo facente funzione, per riferire sui fatti emersi e per chiederne un tempestivo intervento di argine e tutela di chi non ha voce.
Perché la funzione dell’opposizione non è solo quella di opporsi stando seduta sui banchi, ma – molto di più: e lo ha detto anche Enrico Rossi in varie occasioni – sarebbe quella di farlo in maniera efficace tentando di arginare la mala amministrazione: almeno quando i contribuenti innocenti sono chiamati a tappare buchi per sperperi e malversazioni – se ci sono – di amministratori superficiali, approssimativi e incapaci.
E per finire, sono convinto che su questo fatto bene farebbero a riflettere anche gli abitanti di San Marcello – Silvia Cormio in primis – dato che, in questo momento, danno ricetto e ospitalità a un’amministratrice fine come Sabrina Sergio Gori che ha portato – come pare di vedere – Quarrata al tracollo politico-economico di un centro di 26mila abitanti.

Ecco il testo del commento di Flavio Berini.

LA MOZIONE SULLA PISCINA METTE IN DIFFICOLTÀ IL SINDACO

Premetto che è con grande dispiacere che dico quello che segue, perché amo questa città e vorrei che l’amministrazione risolvesse i problemi che affliggono la cittadinanza.
A Quarrata invece di ascoltare la popolazione e capire e seguire il cambiamento dei tempi si preferisce lanciarsi in progetti faraonici che si sono dimostrati superiori alle capacità di attuazione di questa e della precedente amministrazione comunale.
Ritengo anche che oltre alla capacità siano mancate nell’occasione una chiara legalità, e totali partecipazione e trasparenza. Cavalli di battaglia su cui il sindaco ha fondato la campagna elettorale dello scorso maggio.
Andiamo per ordine.
L’appalto delle piste ciclabili è saltato solo per una questione legale in quanto non sono state rispettate le regole in uso dal dirigente del comune di Quarrata che ha indetto la gara (vedasi il giudizio del Tar).
Sulla piscina poi le cose sono andate peggio. Infatti dopo il bando che è andato deserto non comprendiamo il criterio con il quale sono stati invitati a trattativa privata 5 soggetti, di cui 4 non hanno risposto o volutamente hanno inviato documenti errati, o non hanno pagato la dovuta cauzione.
È evidente che a questi nominativi della piscina non importava niente. Solo all’Uisp interessava e si è accaparrato l’affare. Allora, viene da pensare, perché non ha partecipato al bando pubblico, tanto più che ha vinto la gara senza alcuno sconto? Inoltre la scelta dell’impresa costruttrice, la Cepa Spa, da parte dell’Uisp racchiude un evidente conflitto d’interesse in quanto il presidente dell’Uisp (Mauro Dugheri – n.d.r.) è o era presidente del consiglio d’amministrazione di un’impresa di cui la Cepa Spa è socia al 49,5%.
Infine accettare un ribasso del 47% non è illegale è solo sconsiderato e poco lungimirante perché in questo caso o chi ha fatto il progetto è un incompetente, ed allora va licenziato, oppure chi ha fatto l’offerta non è in grado di portare a termine l’opera. E così è stato.
Pertanto in tutto quanto sopra non si riscontrano legalità cristallina e adeguata capacità. Inutile che il sindaco dica, in consiglio comunale, che ho usato parole forti e che consigli a chi non ci crede di rivolgersi alla magistratura.
Se lui è tranquillo, come ha affermato, perché non ha consentito la costituzione di una commissione d’indagine per controllare a fondo il comportamento di tutti gli attori sopra e sotto le righe? Viene da pensare: cosa vuole nascondere? E tante volte a pensare male si fa bene.
Anche per la partecipazione e la trasparenza ne riscontriamo scarsa attuazione.
Il comune non ha mai chiamato a partecipare la popolazione sulle decisioni dei Piuss, nessuna notizia è uscita dai salotti che contano, solo i giornali riportano di tanto in tanto notizie rubate o fatte girare ad arte, nonostante che si stia aprendo una voragine spaventosa di soldi spesi invano.
È stata una mozione presentata dall’opposizione che ha costretto il sindaco ad informare il consiglio comunale sulla piscina.
Quello che meraviglia è che tutto ciò è avvenuto dopo che il gruppo Idv/Sel della maggioranza aveva presentato un’interrogazione sulla partecipazione e sulla trasparenza e dopo che il sindaco nei giorni scorsi aveva ampiamente pubblicizzato la legalità con lo slogan “Quello che è di tutti è anche tuo”.
Parlar bene e razzolare male è ormai il vezzo della politica a tutti i livelli.
E così assistiamo alla desertificazione del sistema produttivo quarratino, alla chiusura delle mostre di mobili e di tanti negozi, Quarrata si è incamminata sul viale del tramonto. Sta diventando una città fantasma ed una città medievale senza sistema viario.
Questo è il triste risultato che si legge dopo quasi 40 anni di amministrazione di sinistra
Solo un cambio di mentalità e di capacità operativa (ma dove si trovano…!?) potrà fermare il declino di Quarrata.
Il timore è che si chiuderà la stalla quando i buoi sono scappati.
Flavio Berini
Pdl Quarrata
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 01 novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Per chiarezza con i lettori di questo blog, avverto che questo post è stato spedito per posta elettronica a tutto il Consiglio Comunale di Quarrata, al Segretario Comunale, e – per Pec-posta certificata – al Comune di San Marcello, per informazione e replica, al Sindaco Cormio e all’Assessore Sabrina Sergio Gori.

    Edoardo Bianchini

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