di Edoardo Bianchini
Intervento di Flavio Berini (Pdl) sul
rifiuto di Mazzanti di aprire una commissione consiliare di indagine su una
vicenda oscura e inquietante
QUARRATA. La città della
‘peggio Sindaca’ Sabrina Sergio Gori, è entrata nel tunnel del declino con due
fatti – almeno per quanto se ne sappia – che alla Sergio Gori sono direttamente
riconducibili: il fallimento del progetto delle piste ciclabili e quello della
piscina di Vignole.
All’improvviso si è scoperto (con le pronunce del Tar della Toscana e del
Consiglio di Stato) che le piste ciclabili saltavano per manifesta incapacità
della dirigente Paola Battaglieri (voluta a forza dalla ex-Sindaca) di stilare ‘a
modo’ un bando di gara, rispettando i santi crismi di Dio e della legge.
E sempre all’improvviso si è visto che la piscina di Vignole non si farà
perché la ditta che doveva costruirla, e che è fallita o giù di lì, oltre che
aver fatto male le fondamenta (si è letto che dovranno essere disfatte), è una
azienda di cui farebbe parte il signor Mauro Dugheri, Presidente dalla Uisp
regionale, beneficiaria della piscina stessa: quindi – come tra poco leggerete
nell’intervento di Flavio Berini del Pdl – in aperto e ineluttabile conflitto
di interessi in tutta l’operazione; un conflitto sul quale non sarebbe male che
mettesse mano (si legge) la stessa magistratura, specie ora che a Pistoia,
cadute certe premesse, si aprono certe necessarie conseguenze di maggior
controllo e di maggiore attenzione a certi fatti sinora – come pare e ha
sostenuto anche il Consiglio Superiore della Magistratura nel non confermare l’ex-Procuratore
Capo, Renzo Dell’Anno – ignorati, sottovalutati, trascurati e non visti.
Ma il problema è anche un altro e riguarda altre possibili
incompatibilità sostanziali: incompatibilità che tutti sembrano conoscere (a
Quarrata se ne sente parlare per le strade e – parrebbe – non senza fondamento),
ma di cui nessuno fa ufficiale parola; legami che correrebbero, o sarebbero
corsi, fra funzionari del Comune, responsabili del progetto-piscina, e la
stessa Uisp-Dugheri.
Ora, scoppiato il caso della piscina di Vignole, in cui ha messo mano l’opposizione
guidata da Alessandro Cialdi dell’Udc, i consiglieri di minoranza hanno chiesto
– come abbiamo letto sui quotidiani e sul blog di Andrea Balli – una commissione
consiliare di inchiesta: ma il Sindaco Mazzanti l’ha negata.
Paura? Forse. Personalmente, però, credo che, più che paura, sia il caso
di parlare di terrore che vengano a galla altre cose, e cose che non stanno né
in cielo né in terra; particolari imbarazzanti e sconvenienti sotto profili di
diversa natura.
Di fatto, infatti, anche l’attuale Sindaco – e me ne dispiace, come mio allievo alla scuola media – è in qualche modo impicciato nella faccenda,
datoché era capogruppo di maggioranza quando la piscina iniziò a camminare, e
datoché era Assessore ai lavori pubblici quando la piscina fu al punto in cui
la ‘peggio Sindaca’ di Quarrata prese in mano mestola e cazzuola e piantò, in
un’aureola di gloria e di tripudio trionfante, il primo mattone di questo assoluto
fallimento della sua “improvvida amministrazione della spesa inutile e dannosa”.
Ora Quarrata ha pagato un sacco di quattrini dei cittadini. E questi
quattrini, pubblici, sono finiti, di fatto, nel bidone della spazzatura, e, all’orizzonte
si profilano una serie di cause civili che porteranno a disfare ancor di più le
magre risorse del Comune, con tutta l’incertezza delle giustizia italiana che
tutta Europa, ahinoi, conosce come qualcosa di arretrato, farraginoso e poco
concludente.
Se questo vi sembra il corretto modo di agire e di amministrare, ditelo
voi lettori.
A chi scrive non interessa tanto il dibattito sulla partecipazione o meno
della gente alle scelte – quello spetta ai politici –, ma interessa e genera
preoccupazione la baracca di quattrini che peseranno sulle spalle dei cittadini
innocenti, costretti a doversene far carico senza averlo voluto e senza aver
fatto pasticci: inguaiati, dunque, non per propria volontà.
Nessuno indagherà a livello consiliare, perché Mazzanti, con il terrore
che ha, ha fatto argine alla richiesta di Cialdi e dell’opposizione, e ha
blindato la diga che sta per rompere: ma, se le cose stanno come davvero scrive
Berini, tutta l’opposizione dovrebbe, un bel mattino, tutta insieme, salire le
scale della Procura di Pistoia e presentarsi dal dottor Giuseppe Grieco,
attualmente Procuratore Capo facente funzione, per riferire sui fatti emersi e
per chiederne un tempestivo intervento di argine e tutela di chi non ha voce.
Perché la funzione dell’opposizione non è solo quella di opporsi stando
seduta sui banchi, ma – molto di più: e lo ha detto anche Enrico Rossi in varie
occasioni – sarebbe quella di farlo in maniera efficace tentando di arginare la
mala amministrazione: almeno quando i contribuenti innocenti sono chiamati a
tappare buchi per sperperi e malversazioni – se ci sono – di amministratori
superficiali, approssimativi e incapaci.
E per finire, sono convinto che su questo fatto bene farebbero a
riflettere anche gli abitanti di San Marcello – Silvia Cormio in primis –
dato che, in questo momento, danno ricetto e ospitalità a un’amministratrice
fine come Sabrina Sergio Gori che ha portato – come pare di vedere – Quarrata al
tracollo politico-economico di un centro di 26mila abitanti.
Ecco il testo del commento di Flavio Berini.
LA MOZIONE SULLA PISCINA METTE IN DIFFICOLTÀ IL SINDACO
Premetto che è
con grande dispiacere che dico quello che segue, perché amo questa città e
vorrei che l’amministrazione risolvesse i problemi che affliggono la
cittadinanza.
A Quarrata
invece di ascoltare la popolazione e capire e seguire il cambiamento dei tempi
si preferisce lanciarsi in progetti faraonici che si sono dimostrati superiori
alle capacità di attuazione di questa e della precedente amministrazione
comunale.
Ritengo anche
che oltre alla capacità siano mancate nell’occasione una chiara legalità, e
totali partecipazione e trasparenza. Cavalli di battaglia su cui il sindaco ha
fondato la campagna elettorale dello scorso maggio.
Andiamo per
ordine.
L’appalto delle
piste ciclabili è saltato solo per una questione legale in quanto non sono
state rispettate le regole in uso dal dirigente del comune di Quarrata che ha
indetto la gara (vedasi il giudizio del Tar).
Sulla piscina
poi le cose sono andate peggio. Infatti dopo il bando che è andato deserto non
comprendiamo il criterio con il quale sono stati invitati a trattativa privata 5
soggetti, di cui 4 non hanno risposto o volutamente hanno inviato documenti
errati, o non hanno pagato la dovuta cauzione.
È evidente che a
questi nominativi della piscina non importava niente. Solo all’Uisp interessava
e si è accaparrato l’affare. Allora, viene da pensare, perché non ha
partecipato al bando pubblico, tanto più che ha vinto la gara senza alcuno
sconto? Inoltre la scelta dell’impresa costruttrice, la
Cepa Spa , da parte dell’Uisp racchiude un
evidente conflitto d’interesse in quanto il presidente dell’Uisp (Mauro Dugheri
– n.d.r.) è o era presidente del consiglio d’amministrazione di un’impresa
di cui la Cepa Spa è
socia al 49,5%.
Infine accettare
un ribasso del 47% non è illegale è solo sconsiderato e poco lungimirante
perché in questo caso o chi ha fatto il progetto è un incompetente, ed allora
va licenziato, oppure chi ha fatto l’offerta non è in grado di portare a
termine l’opera. E così è stato.
Pertanto in
tutto quanto sopra non si riscontrano legalità cristallina e adeguata capacità.
Inutile che il sindaco dica, in consiglio comunale, che ho usato parole forti e
che consigli a chi non ci crede di rivolgersi alla magistratura.
Se lui è
tranquillo, come ha affermato, perché non ha consentito la costituzione di una
commissione d’indagine per controllare a fondo il comportamento di tutti gli
attori sopra e sotto le righe? Viene da pensare: cosa vuole nascondere? E tante
volte a pensare male si fa bene.
Anche per la
partecipazione e la trasparenza ne riscontriamo scarsa attuazione.
Il comune non ha
mai chiamato a partecipare la popolazione sulle decisioni dei Piuss, nessuna
notizia è uscita dai salotti che contano, solo i giornali riportano di tanto in
tanto notizie rubate o fatte girare ad arte, nonostante che si stia aprendo una
voragine spaventosa di soldi spesi invano.
È stata una
mozione presentata dall’opposizione che ha costretto il sindaco ad informare il
consiglio comunale sulla piscina.
Quello che
meraviglia è che tutto ciò è avvenuto dopo che il gruppo Idv/Sel della
maggioranza aveva presentato un’interrogazione sulla partecipazione e sulla
trasparenza e dopo che il sindaco nei giorni scorsi aveva ampiamente pubblicizzato
la legalità con lo slogan “Quello che è di tutti è anche tuo”.
Parlar bene e
razzolare male è ormai il vezzo della politica a tutti i livelli.
E così
assistiamo alla desertificazione del sistema produttivo quarratino, alla
chiusura delle mostre di mobili e di tanti negozi, Quarrata si è incamminata
sul viale del tramonto. Sta diventando una città fantasma ed una città
medievale senza sistema viario.
Questo è il
triste risultato che si legge dopo quasi 40 anni di amministrazione di sinistra
Solo un cambio
di mentalità e di capacità operativa (ma dove si trovano…!?) potrà fermare il
declino di Quarrata.
Il timore è che
si chiuderà la stalla quando i buoi sono scappati.
Flavio Berini
Pdl Quarrata
Cliccare sull’immagine
per ingrandirla.
[Giovedì 01
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Per chiarezza con i lettori di questo blog, avverto che questo post è stato spedito per posta elettronica a tutto il Consiglio Comunale di Quarrata, al Segretario Comunale, e – per Pec-posta certificata – al Comune di San Marcello, per informazione e replica, al Sindaco Cormio e all’Assessore Sabrina Sergio Gori.
RispondiEliminaEdoardo Bianchini