giovedì 12 aprile 2012

EFFETTO-BARTOLI. 139 MILITANTI LASCIANO IL PARTITO (*)


I sottoscrittori del presente comunicato intendono rendere pubblica la loro decisione di non rinnovare le proprie tessere al PD per l’anno 2012. Questa decisione, mossa da ragioni di ordine morale e civile, è stata oggetto di una seria ancorché dolorosa riflessione condivisa da tutti i presenti sottoscrittori e dagli animatori dell’associazione Scegliamo Pistoia.

Motivo della nostra decisione è il trattamento da noi subito, come minoranza interna al Pd pistoiese e come sostenitori di Roberto Bartoli (arrivato secondo alle primarie per il candidato sindaco, con 3500 preferenze, ovvero il 28% nel quadro dell’intera coalizione), da parte della maggioranza uscita dall’ultimo congresso e dalle stesse primarie. In particolare, intendiamo porre all’attenzione dei lettori e dei cittadini il comportamento del segretario comunale Paolo Bruni e del segretario provinciale Marco Niccolai, ripetutamente mancati al loro ruolo di garanti e di coordinatori dell’intero partito e assolventi con programmatica continuità e crescente spudoratezza, almeno a partire dallo scorso autunno, una funzione di salvaguardia unilaterale degli interessi, per lo più personali, di alcune figure di spicco della maggioranza del Partito. A nostro avviso, queste persone hanno tradito, con il loro comportamento, non solo la fiducia dei sostenitori di Roberto Bartoli, ma anche quella dei sostenitori della maggioranza e di Samuele Bertinelli – oltre che l’impegno di mantenere alta la credibilità e la statura morale del PD. Il crescendo di esternazioni irrispettose rivolte alle nostre iniziative politiche, alla nostra militanza e alla persona e alla figura di Roberto Bartoli ci hanno indotto a considerare il PD pistoiese come un contesto incapace di realizzare e incoraggiare quel rinnovamento e quella democratizzazione radicale del panorama politico (non solo locale) che il Partito Democratico si propone di rappresentare per sua stessa vocazione. L’arroganza e il rifiuto del confronto democratico mostrati dalla dirigenza comunale e provinciale del PD sono, a nostro avviso, del tutto antitetici rispetto ai valori a cui questo partito dichiara di ispirarsi, e dunque ci costringono a questa scelta dolorosa ma irrevocabile. Qualche settimana fa, Roberto Bartoli, per ragioni di dignità personale e di etica civile, ha formalizzato, uscendo dal partito, la sua esclusione dal PD, di fatto già decretata dalle esternazioni pubbliche dei due segretari locali e dai documenti interni al partito da loro redatti.
I sottoscrittori del presente comunicato avevano deciso di attendere che fossero concluse le elezioni per il sindaco e il consiglio comunale prima di rendere pubblica la loro decisione di non rinnovare la tessera e di abbandonare il Partito. Sennonché, in un recente comunicato reso in occasione della presentazione della lista per il Consiglio Comunale, il segretario Paolo Bruni, di nuovo ignorando e sminuendo chi nel partito ha posizioni diverse da quelle della maggioranza, e segnatamente dalle sue, ha disinvoltamente affermato che solo pochi tesserati avevano seguito Bartoli fuori dal PD, lasciando intendere che altrettanto pochi lo avrebbero fatto in seguito («L’entusiasmo della campagna elettorale – dice Bruni con riferimento all’affaire Bartoli – permetterà di lasciare alle spalle le polemiche delle ultime settimane» [“La Nazione”, 30 marzo 2012, p. 10]). Pochi giorni dopo, il candidato a sindaco Samuele Bertinelli ha pubblicamente rifiutato di trattare la questione dell’esclusione di Roberto Bartoli, bollandola spregiativamente come questione personale e non civile. Questi fatti spiacevoli, lesivi della nostra dignità, ci hanno indotto a sciogliere più rapidamente del previsto le nostre riserve e a inviare agli organi di comunicazione e di stampa questo comunicato. A difesa della nostra integrità e della nostra onestà intellettuale e politica, ci teniamo a precisare che Roberto Bartoli non ha chiesto a nessuno dei suoi sostenitori e amici di seguirlo nella sua scelta di lasciare il Pd, e che questa decisione è stata presa in modo spontaneo e autonomo, ancorché condiviso. Non da amici o ‘seguaci’ di Bartoli, insomma, ma da individui preoccupati per le sorti della politica e della democrazia a Pistoia siamo a firmare questo documento.
Il Partito Democratico, in questa difficile stagione politica, ha più che mai bisogno di confronto interno, di pluralismo, di rinnovamento. E non è accettabile che, proprio mentre sul piano nazionale si cerca faticosamente di creare questa piattaforma di dialogo e di confronto, in una città come Pistoia (in cui, alle primarie, il Pd si è affermato con ogni evidenza sugli altri partiti della coalizione) la maggioranza interna utilizzi il partito e, a fortiori, le istituzioni per tutelare interessi e ambizioni privati, in un gioco che non ha nulla a che fare con la buona politica e con la democrazia. Al comportamento iniquo e anti-democratico degli organi dirigenti, si allinea evidentemente quello di Samuele Bertinelli, programmaticamente deciso a ignorare questa emergenza democratica che nulla ha a che spartire con logiche personalistiche e ambizioni individuali – ciò che invece si potrebbe imputare proprio alla sua decisione di non affrontare il problema.
Dunque, per sgomberare il campo da ogni ambiguità, noi usciamo dal Partito Democratico, un luogo in cui, almeno per noi, non c’è spazio per il libero confronto, per il riconoscimento del nostro impegno, delle nostre idee, del nostro entusiasmo. Pienamente convinti delle nostre ragioni e del fatto che intercetteranno le sensibilità di molti altri militanti, e convinti che le idee e la giustizia siano più forti di ogni logica di opportunità politica e agonistica, chiediamo a chiunque desideri unirsi a noi di contattarci presso il sito www.robertobartoli.com, oppure su Facebook, mediante la pagina della community di Roberto Bartoli.
Sottoscrivono: Massimo Alby, Caterina Baldi, Martino Baldi, Massimo Baldi, Francesco Bartolini, Giorgio Bartolini, Giuseppina Beacci, Floriano Beneforti, Grazia Biagini, Rossella Biagini, Annunziata Bianconi, Giorgio Cappelli, Tamara Bracali, Lorenzo Cristofani, Valentino Durante, Nicola Cappelli, Romano Fedi, Simone Gori, Giacomo Sguazzoni, Massimo Talone e altri 119 tesserati (totale 139).
L’elenco dei nomi completo sarà consegnato in giornata alla segreteria comunale.

* * *
Sì viaggiare di Lucio Battisti: Quel gran genio del mio amico lui saprebbe cosa fare, lui saprebbe come aggiustare, con un cacciavite in mano fa miracoli…
Sono queste le prime parole che mi vengono in mente a leggere – e a riconsiderare – tutta l’assurda vicenda Bartoli-Pd.
Ci vuole indubbiamente della ricca fantasia per arrivare a combinare dei pasticci di questo genere. Ma la politica è anche questo: sbagliare più che aggiustare.
Bartoli non era un ispirato da Dio, Bertinelli sì.
Bartoli non salirà al soglio di Pietro, Bertinelli sarà incoronato – forse dopo un po’ di perline di sudore in fronte, perché la faccenda non sarà del tutto liscia – e potrà regnare ‘nell’unità dello Spirito Santo nei secoli dei secoli, amen’.
e.b. blogger
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[Giovedì 12 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]

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