di Luigi
Scardigli
Anche la Chiesa, quella cattolica, a caccia di consensi alla
pari di partiti, movimenti e locali pubblici, ha una grande occasione, che mi
auguro non sprechi.
Sì, perché invece di sbattersi per stabilire se sia più
utile e proficuo aprire le porte che portano alla sacrestia alle coppie di
fatto, a quelle miste, a quelle etero e omosessuali, potrebbe davvero applicare
alla lettera il suo Bignami e
iniziare a fare la conta.
Anche mio padre, del resto, cattolico fervente, me lo ha
ripetuto fin quando ha potuto: «Troppo piene le
chiese, figlio mio!».
L’occasione, a questa Chiesa, la offre uno dei talenti più
promettenti del pianeta calcio, Neymar da Silva Santos Junior, più noto, come
tutti i brasiliani, con il semplice nomignolo Neymar.
Il ragazzo, che ha compiuto venti anni lo scorso 5 febbraio,
attaccante straordinario in forza al Santos e sicura promessa del calcio
europeo, più avvincente e soprattutto più ricco, stamani ha acquistato uno
yacht Azimut (sulla marca siete autorizzati a dubitare, non me ne intendo): 6
milioni di euro! Che li vale tutti, beninteso: 25 metri, linea impressionante,
motore da paura e quattro suite una più bella dell’altra.
Neymar, sono pronto a scommettere, sarà, come buona parte
del popolo verdeoro, un cattolico rigorosissimo, devoto non so a quale santo
(ma per la devozione c’è sempre un santo al quale aggrapparsi).
Nessuno però, durante le ore di catechismo, che avrà
sicuramente osservato nella sua Mogi das Cruzes, città dove è nato, deve
avergli letto quel passo evangelico che recita è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel regno dei cieli. Soprattutto poi, quando la ricchezza arriva e ti
investe così precoce, a venti anni, lasciandoti stordito e incapace di
disquisire e in virtù solo e soltanto di essere un grandissimo calciatore.
Domenica mattina, sull’uscio di tutte le Cattedrali, mettete
un sagrestano a fare da guardia, con lo specifico compito di controllare i modelli
730 dei fedeli e non a certificare che a baciarsi siano un uomo e una donna, un
marito e una moglie.
Cristo detestava i mercanti, non gli omosessuali, le
lesbiche e le puttane.
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[Mercoledì 4 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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