di Luigi
Scardigli
Stevie Wonder non è semplicemente un musicista. Stevie
Wonder è qualcosa di più, per quasi tutti quelli che si avvicinano alle note un
vero e proprio punto di riferimento; vale per i neofiti, per i dilettanti, ma
anche e soprattutto per quelli che con la musica, oltre che conviverci, tirano
avanti.
Claudia Tellini, voce incantevole, così come il violino di
Emanuele Parrini, le varie sei corde di Riccardo Galardini, il contrabbasso di
Nicola Vernuccio e la batteria, senza dimenticare gli effetti spalsh, di Walter Paoli appartengono a
quella nutritissima fascia di strumentisti che non possono venerare,
oltre ogni
ragionevole dubbio, Wonder, tanto che da qualche tempo, questa nobile
formazione va in giro a reclamizzare una nuova comunità, che si chiama appunto Steveland.
Domani sera, giovedì, alle 21, presso il teatro Moderno di
Agliana, i cinque vecchi amici di innumerevoli prestazioni saranno insieme per
questa nobile, impegnativa, sontuosa ma divertentissima rilettura.
Sì, divertente perché in inglese, Wonder, vuol dire
felicità e un motivo, dietro un semplice surname, dovrà pur esserci!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 18 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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