PISTOIA. Già molte centinaia di elettori
pistoiesi hanno sottoscritto le richieste di referendum per la cancellazione di
alcune recenti norme che sono intervenute sulla regolamentazione del mercato
del lavoro.
In particolare
si tratta dell’art. 8 della legge 148/2011, che consente con accordi aziendali
di derogare ai contratti nazionali di lavoro e alle stesse leggi, e delle
modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che espongono i
dipendenti al ricatto del licenziamento non giustificato.
Il Comitato
referendario pistoiese (cui partecipano IDV, SEL, Federazione della Sinistra,
Verdi, FIOM, CGIL che vogliamo, Lavoro & Società, ALBA, ARCI provinciale, ‘Per
un’altra Pistoia’ e il comitato ACQUABENECOMUNE) ha fatto il punto dell’andamento
dell’iniziativa in un incontro svoltosi lunedì 5 novembre, constatando come,
nonostante il susseguirsi dei colpi di scena che stanno animando questo periodo
pre-elettorale, i cittadini abbiano dimostrato di comprendere in pieno l’alto
valore simbolico della loro adesione alla difesa di diritti che tutelano i
lavoratori e quanti cercano ancora di entrare nel mondo del lavoro.
La firma per i
referendum costituisce un rifiuto a politiche che puntano a far scontare solo ai
lavoratori dipendenti i costi di una crisi economica e sociale la cui
responsabilità ricade interamente sulla ingordigia e sulla assenza di etica di
grandi centri di potere finanziari che sfuggono al controllo democratico.
Il comitato
invita quanti non l’avessero già fatto a esprimere consenso a questa iniziativa
firmando la richiesta dei referendum ai tavolini presenti nei principali
mercati e presso le segreterie dei Comuni.
Per ulteriori
informazioni: referendumlavoropistoia@email.it.
[comunicato]
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[Martedì 6
novembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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