PISTOIA. Il posto per manifestare – detto con ironica preoccupazione
– sembra scelto alla perfezione: la Cattedrale, quel simbolo che fa
acqua, dove appunto è piovuto sùbito ed è stata polemica.
Siamo convinti che l’Hitachi Rail
faccia paura: non potrebbe essere diversamente.
Ma qualsiasi altro potenziale acquirente
farà solo paura: perché chi compra non lo fa per filantropia né, tantomeno, per
immetterci le milionate che, finora, la Breda pistoiese ha da rimettere ai suoi
creditori.
Marta Quilici scrive che “nessuna voce
di calibro nazionale” si è finora levata a difesa della Breda.
Ci vuole molto a capire perché? Cosa
stiamo dicendo da mesi su questo blog? Non abbiamo forse anche scritto che… La
messa è finita?
Ed è finita anche e nonostante le
promesse di Bersani al Ponte alle Tavole. Promesse generiche, di quelle che chi
scrive, in 45 anni di giornali, ha sentito fare migliaia di volte – e sempre
inutilmente: Ne parlerò con… Lo farò presente a… Ma basta, una volta per
tutte, con i ciucci e i lecca-lecca!
Il Sindaco Berti, la Presidente Fratoni
possono dire quello che vogliono: non contano niente. O almeno non contano più,
perché tutto è cambiato, anche se nessuno sembra volerne prendere atto.
Tenero e commovente, da questo punto di
vista, Marco Vettori, presidente del consiglio comunale, che si dichiara pronto
a fare le barricate. Nonostante i suoi problemi, che tutti conosciamo; dinanzi
ai quali ci prende male; quel Vettori di cui ammiriamo la forza di volontà e il
coraggio umano estremo.
Ma anche lui è fuori del mondo e del
tempo. Lui ci parla di Fiat e del 1972: l’archeologia d’ogni catastrofe
industriale di oggi.
Oggi non c’è un euro bucato da
spendere. I partiti – anche quello che lui appoggia – non rinunciano nemmeno
all’ultima tranche degli pseudo-rimborsi elettorali: e lui insiste per
boicottare la Hitachi.
Il tradimento della Breda viene tutto da
dentro casa, come al solito, del resto. La storia – anche quella marxista – ce lo insegna. Lo sgambetto viene dallo stesso partito che
ora vorrebbe renderla eterna e intangibile, questa Breda azzoppata in tutti i
sensi.
Fu quel partito che iniziò ad azzopparla
allorquando lasciò cadere nel nulla l’affaire-amianto.
Edoardo Bianchini
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[Domenica 15 aprile 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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