di Luigi
Scardigli
A Palermo e Catania, dove è nata e cresciuta, Emma Dante, il
giusto tributo artistico, ma anche e soprattutto culturale, questo paese
avrebbe stentato a riconoscerglielo. Ma la madre, quando aveva vent’anni,
insisté molto affinché provasse a giocarsi la carta dell’Accademia romana. E
così fu.
Da allora, l’attrice, regista e drammaturga alla soglia dei
cinquanta, portati con latina disinvoltura, macina esperienze importanti,
riconosciute tali da un pubblico particolarmente affezionato e anche dalla
critica, che nonostante la segua di sottecchi, non può esimersi dall’incoronarla
con frequenze imbarazzanti.
Domenica prossima, 15 aprile, alle ore 16, presso il piccolo
teatro Mauro Bolognini di Pistoia, Gli
alti e i bassi di Biancaneve, la sua ultima folgorazione sociale, presentata
dalla Compagnia Sud Costa Occidentale e portata in scena grazie all’interpretazione
di Italia Carroccio, Davide Celona e Daniela Macaluso e in virtù del supporto
luminoso offerto da Gabriele Gugliara.
Favola per bambini e adulti, recita il sottotitolo, in modo
decisamente ingannevole, perché dovrebbero assistere solo i genitori, riuscendo
a capire e tradurre in pratica, al termine della rappresentazione, come si deve
fare il lavoro di mamma e di papà, ma anche solo quello di persona grande, punto di riferimento per una generazione di
adolescenti purtroppo, per causa nostra, alla deriva.
Gli alti e i bassi di Biancaneve, del resto, rappresentano,
tanto nella favola, quanto nell’ischemica e rapsodica visione della regista,
gli eccessi del mondo che circonda ogni essere umano, al quale, Emma Dante,
raccomanda, puntualmente, il contrario, soprattutto il contrario, che non è un’accezione
riduttiva e fatalistica dell’esistenza, ma esattamente la chiave più idonea e
corretta per una ponderata e asciutta considerazione.
Nella stagione nella quale le sproporzioni abbondano con
preoccupante difformità, Emma Dante prova a ridurre e ingigantire la visione
dello spettatore, anziché di quel che gli ruota attorno, in modo tale che in un
qualsiasi momento la linea di comunicazione possa restare, per lo meno,
decodificabile.
Lo spettacolo sarà replicato il lunedì e il martedì
successivi, alle ore 10, sempre al Bolognini, entrambi riservati al pubblico
scolastico.
Che forse capirà, forse!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 13 aprile 2012 - © Quarrata/news 2012]
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